TREKKING & PANORAMI / Panorami

Monte Lema

Dalla verde terrazza naturale del Monte Lema (1624 m) si dominano le vallate del Ticino meridionale e i laghi di Lugano e di Locarno. L’imponente scenario spazia anche sulle Alpi grigionesi e bernesi, sulle cime vallesane e si estende sulla Pianura Padana fino a Milano. Raggiungibile da Miglieglia (10 minuti di cabinovia), è anche punto di partenza/arrivo della spettacolare traversata in quota Tamaro-Lema. In vetta ci sono un osservatorio astronomico, un piccolo parco giochi e un ristorante. Per chi vuole abbinare la gita al Lema con una camminata (circa 3 ore) proponiamo un itinerario denominato «Tra Cielo e Terra». Consigliamo di salire in vetta con le telecabine e di scendere a piedi.
Giò Rezzonico
Carla Rezzonico
Giò RezzonicoeCarla Rezzonico
01.01.2022 12:00

 

 

Il sentiero tematico «Tra Cielo e Terra» permette di riscoprire le pendici del Monte Lema; un territorio limitato del Malcantone, che si sviluppa dai comuni di Miglieglia e Novaggio fino alla vetta. Nel passato in questo comprensorio gli abitanti potevano far pascolare il bestiame, raccogliere le castagne, procurarsi la legna secondo tempi e regole precise. Oggi è una zona interessante dal punto di vista naturalistico, caratterizzata da boschi di castagno, faggio, rovere e agrifoglio.

La passeggiata prevede una camminata di circa tre ore. Da Miglieglia si raggiunge il Monte Lema con le telecabine. Il percorso a piedi scende dalla vetta all’Alpe di Piano Pulpito, prosegue verso la Forcola e poi in direzione di Cima Pianca. Il primo tratto del sentiero, fino alla Forcola, è il più spettacolare. Si cammina infatti a cavallo tra due laghi: il Lago Maggiore a destra e il Ceresio a sinistra. Il panorama  spazia da un lato su Cannero con le rovine dei castelli che spuntano dall'acqua e su Luino; dall'altro lato sul golfo di Lugano e su Ponte Tresa. Bella lungo tutto il tragitto anche la vista sui villaggi del Malcantone immersi nel verde.

Grazie a una breve deviazione dal sentiero principale, ombreggiata da faggi secolari, si raggiunge una costruzione in sasso (il «turbin»), risalente al 1853 e utilizzata in passato per la conservazione dei latticini prodotti all’alpe. Al suo interno, un piccolo corso d’acqua garantiva infatti una temperatura costante.

Continuando la discesa verso Miglieglia, si giunge a un parco giochi molto speciale, con grandi strumenti musicali in legno che aspettano i visitatori-musicisti. Nella zona Caroli si attraversa invece un arboreto didattico, che raggruppa una sessantina di specie di alberi e arbusti dei boschi ticinesi. Sul percorso è stato anche realizzato un piccolo «museo del boscaiolo», che raccoglie attrezzi e memorie di lavoro.

Per chi volesse aggiungere a questa bella passeggiata una pagina artistica, due suggerimenti sono d'obbligo: la visita alla chiesa di S. Stefano al Colle a Miglieglia (si trova alla fine dell'itinerario, accanto al cimitero), che custodisce stupefacenti affreschi del XVI secolo; e un giro nel nucleo di Novaggio, autentica galleria di murales dipinti da diversi artisti contemporanei. 

  

 

PER COMPLETARE LA GIORNATA

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