Parco Botanico del Gambarogno
La visita
Il parco si estende su una superficie di circa 17'000 metri quadrati e si sviluppa su un dosso e lungo le scarpate digradanti di una piccola vallata dove scorrono due idilliaci ruscelli. Il clima del luogo, caratterizzato da estati soleggiate e da inverni freddi e senza sole, è ideale per la coltivazione di camelie, rododendri, azalee e magnolie. Nel parco si trova pure un vivaio, con una vasta scelta di agrumi. Durante l'anno vengono organizzati anche numerosi corsi di giardinaggio.
La storia
Le origini del parco risalgono al 1955, quando il vivaista Otto Eisenhut acquistò il terreno e creò un’azienda di giardinaggio. In un primo tempo coltivava soprattutto alberi di Natale, mentre in seguito iniziò un’attività di vivaista. Ad aprirgli gli orizzonti è stato l'incontro con due interessanti personaggi: Sir Peter Smithers, ex segretario generale del Consiglio d’Europa e proprietario di uno splendido parco a Vico Morcote, e Piet Van Veen, un ex medico dentista di origine olandese, specialista di magnolie, camelie e iris. Mosso da una grande passione, Eisenhut ha così iniziato ad ampliare il suo assortimento dedicando al parco tutto il tempo libero, pur continuando la sua attività di vivaista. Il parco è stato aperto al pubblico nel 1989. Dal 2000, la fondazione Parco botanico del Gambarogno ne cura la valorizzazione e assicura continuità a questa preziosa offerta paesaggistica.