Parco Ciani
La visita
Il parco beneficia di una fortunata posizione geografica e gode di un clima mite che ha reso possibile l’impianto di una ricchissima vegetazione subtropicale. Una delle sue maggiori attrazioni è proprio la fioritura stagionale, i cui colori, sapientemente combinati, si abbinano alle sfumature del lago e del paesaggio. Ogni anno il disegno delle aiuole viene modificato, suscitando la curiosità degli abitanti della città.
Il Parco Ciani è suddiviso in due zone ben distinte. La prima, adiacente a Villa Ciani, è accessibile dall’ingresso principale situato alla fine del lungolago. Presenta caratteristiche sia del giardino all’italiana che del giardino all’inglese, con ampie aiuole fiorite impreziosite da arbusti e alberi provenienti da tutto il mondo.
La seconda parte del parco si estende dalla darsena fino al fiume Cassarate e ha un carattere più naturalistico. Le specie arboree che la caratterizzano sono autoctone, tipiche dei boschi ticinesi: querce, tigli, platani e aceri. All’interno di quest’area boschiva è situata la zona per i bambini, ricca di attrezzature da gioco adatte a tutte le età.
La riqualifica della foce del fiume Cassarate – che entra nel Ceresio proprio all'estremità del Parco Ciani – ha valorizzato ulteriormente gli spazi, offrendo al pubblico una nuova area verde e di relax. Dalla foce è particolarmente bello il panorama sulla città.
Nel parco sorgono diversi edifici: Villa Ciani, il Palazzo dei Congressi, la darsena, il Museo Cantonale di Storia Naturale e la Biblioteca Cantonale, un'opera architettonica avanguardistica degli anni '40 del secolo scorso ideata dagli architetti Rino e Carlo Tami.
La storia
La storia del Parco Ciani inizia attorno al 1845, con l’acquisto della proprietà da parte dei fratelli Ciani, nobili commercianti di Milano. I Ciani ristrutturano e ampliano l’edificio esistente e parallelamente iniziano la costruzione del parco. Subito però devono affrontare un fastidioso problema: i periodici allagamenti dell’area causati sia dal fiume Cassarate che dal lago. La questione viene risolta costruendo un muro di contenimento e rialzando tutto il terreno fino a circa un metro e mezzo sopra il livello dell’acqua. Nel 1912 la villa e il parco vengono acquistati dalla Città di Lugano.
PER COMPLETARE LA GIORNATA