Pinacoteca Züst
Giovanni Serodine (1600-1630), secondo il notissimo storico dell’arte italiano Roberto Longhi, «non soltanto è il più forte pittore del Canton Ticino, ma uno dei maggiori di tutto il Seicento italiano». Le tre opere di questo autore che si possono ammirare alla Pinacoteca Züst sono la «Vergine dei Mercedari», il «Ritratto di giovane disegnatore» e il «San Pietro in meditazione».
La Pinacoteca Züst è il museo pubblico che possiede il maggior numero di opere – tutte di ottimo livello – di Giuseppe Antonio Petrini di Carona (1677-1758/59), uno dei protagonisti del Settecento ticinese e lombardo.
L’anima più locale della Pinacoteca è rappresentata da quasi cento dipinti e oltre duecento disegni di Antonio Rinaldi (1816-1875), pittore nativo di Tremona, a pochi passi da Rancate. Rinaldi condivide con gli altri artisti dell’Ottocento ticinese, ben rappresentati nella collezione – Luigi Rossi, Adolfo Feragutti Visconti, Pietro Anastasio, Ernesto Fontana, Gioachimo Galbusera, solo per citarne alcuni – la frequentazione dell’Accademia di Brera a Milano, vera fucina di talenti e fecondo crogiolo che stimolava i confronti culturali tra giovani provenienti da aree distanti.
La raccolta della Pinacoteca ha avuto origine dalla collezione privata di Giovanni Züst (Basilea 1887 - Rancate 1976) ed è stata poi arricchita da nuovi acquisti, donazioni e depositi. Titolare della ditta di trasporti Züst&Bachmeier di Chiasso, il collezionista si stabilì a Rancate, in una bella villa in stile russo costruita nell’Ottocento dagli architetti Botta già attivi alla corte degli zar.
La Pinacoteca, ospitata negli spazi suggestivi della vecchia casa parrocchiale, rinnovata e ampliata dall’architetto Tita Carloni (1967), è oggi attiva nella promozione culturale grazie alla proposta di esposizioni temporanee. Si tratta in genere di mostre di ricerca, curate da personalità di spicco del mondo dell’arte, che privilegiano la riscoperta di artisti ticinesi e lombardi che hanno lavorato sul territorio.