Burocrazia

Certificato ereditario: ecco come si richiede

Un documento necessario per accedere alla propria quota di patrimonio, ma anche per intestare o vendere fondi e proprietà immobiliari. Occhio a tempistiche e costi.
Un documento necessario per accedere alla propria quota di patrimonio, ma anche per intestare o vendere fondi e proprietà immobiliari. Occhio a tempistiche e costi.
Red. Online
04.07.2021 18:00

Poter disporre della parte di eredità che spetta, ma anche intestare e vendere una proprietà immobiliare o un fondo su cui si possono vantare dei diritti: sono queste le situazioni più comuni per le quali si richiede un certificato ereditario. Si tratta di un documento essenziale per sbrigare molte pratiche, spesso delicate, e che viene richiesto per legge in diversi contesti: per esempio, dagli istituti finanziari per prelevare denaro dal conto del defunto o per procedere con alcune questioni burocratiche relative ai propri possedimenti.

Entrando più nello specifico, il certificato ereditario può essere richiesto sia in presenza che in assenza di testamento o contratto successorio. Nel caso questi non vi siano, gli eredi legali sono autorizzati a richiedere il certificato; al contrario, quando esiste questa documentazione, il certificato ereditario può essere richiesto solo dopo l’apertura ufficiale della successione da parte dall’autorità competente. Per mezzo dell’apertura ufficiale sarà quindi possibile sapere chi è autorizzato a fare domanda. Detto questo, qualunque sia la situazione in cui si richiede il certificato ereditario, bisogna tenere presente tempi e costi. L’attesa può essere anche piuttosto lunga, seppur in presenza di semplici accertamenti legati all’eredità. Mediamente si parla di un periodo compreso tra le 6 e le 12 settimane. Per quanto riguarda i costi, invece, questi sono variabili e vanno da alcune centinaia ad alcune migliaia di franchi. A incidere sono soprattutto le spese supplementari e quelle, spesso onerose, che riguardano il rilascio di altra documentazione eventualmente da richiedere, come documenti dello stato civile svizzero o provenienti dall’estero.

A seconda del Cantone, la domanda va effettuata all’ufficio competente in materia di successione, all’autorità comunale preposta alle divisioni ereditarie, a un notaio o alla Prefettura del distretto. I documenti solitamente richiesti sono una copia del certificato di morte (da richiedere all’ufficio di stato civile); un estratto del registro di stato civile che certifichi che si ha diritto all’eredità e le dichiarazioni previste – ovvero la dichiarazione di accettazione di tutti gli eredi legali e non, oppure la prova della scadenza del termine - che dimostrino che non si è rinunciato all’eredità. In ambito di eredità, va anche ricordato che, se non viene redatto un testamento o stipulato un contratto successorio, il diritto stabilisce che cosa accade al patrimonio in quella che viene definita successione legale. Quest’ultima, nella ripartizione degli averi, prevede al primo posto il coniuge superstite o il partner registrato superstite e i discendenti come figli, nipoti e pronipoti. Se non vi sono coniugi né figli, l’eredità va ai genitori e/o ai loro discendenti. Se non vi sono genitori né discendenti, ereditano i nonni e/o i loro discendenti. Se non vi è nessun parente fra quelli menzionati, l’intero patrimonio spetta al Cantone o al Comune.