Prodotto difettoso, come comportarsi

Acquistare un prodotto che si rivela poi difettoso è sempre qualcosa di spiacevole: si entra infatti in un dedalo normativo fatto di garanzie, rimborsi e riparazioni. Secondo la legislazione svizzera, il compratore ha tre possibilità: chiedere la diminuzione del prezzo, la sostituzione con un articolo dello stesso genere o la risoluzione della vendita. Tuttavia, la legge si applica solamente se il venditore non ha disciplinato in maniera diversa i diritti del compratore nel contratto di acquisto o nelle condizioni generali.
In generale la merce si definisce difettosa quando non presenta le caratteristiche promesse ma è il venditore, e non il produttore dell’oggetto, a dover rispondere dei problemi. Notificare i difetti riscontrati direttamente al venditore, possibilmente per iscritto, è la prassi da seguire per il compratore. Attenzione però alla durata della garanzia. Se il venditore non ha escluso totalmente la garanzia dal contratto di acquisto, i termini sono solitamente due anni per i prodotti nuovi e un solo anno per gli articoli di occasione. Se si decide di escludere ogni garanzia ci si espone al rischio di non conformità all’articolo 8 della legge contro la concorrenza sleale. Se il venditore rifiuta di effettuare la riparazione a spese proprie, adducendo come motivazione un caso non coperto dalla garanzia, bisogna valutare se il rifiuto è valido o meno. I casi in cui la garanzia è esclusa sono solitamente specificati chiaramente nelle condizioni generali di vendita. Se invece adduce una utilizzazione non conforme o una colpa da parte dell’utilizzatore, è fondamentale che le sue affermazioni siano basate su un rapporto tecnico specifico. La prova del difetto, invece, spetta sempre al compratore.
Quando il negoziante si dichiara non in grado di riparare l’oggetto entro un termine ragionevole, poiché teme che la riparazione non sia possibile o possa rivelarsi non efficace, il compratore può annullare il contratto di vendita, restituendo l’articolo acquistato e ottenendo il rimborso del prezzo d’acquisto. Se invece dopo la riparazione l’oggetto è nuovamente difettoso, il compratore deve cercare di tutelarsi, chiedendo una ricevuta che menzioni i difetti al momento del deposito dell’oggetto per la nuova riparazione. Al ritiro del prodotto, infine, deve verificarne lo stato in presenza del venditore, per evitare di incorrere in ulteriori problemi successivi. Bisogna ricordare che la legge non accorda al compratore un oggetto sostitutivo nel periodo in cui l’oggetto acquistato è in riparazione.