Regole e documenti per il trasloco

Cambiare casa è molto impegnativo. Non solo perché è necessario trasferire da un’abitazione all’altra, spesso distanti tra loro molti chilometri, un grande numero di mobili, accessori, oggetti e abiti, ma anche per la questione burocratica. Sapere cosa fare in questi casi è fondamentale per evitare brutte sorprese e fare tutto a regola d’arte. Sono tanti i passaggi da seguire in ogni fase, prima e durante il trasloco.
Innanzitutto, come spiegato su ch.ch, servizio offerto dalla Confederazione, bisogna rispettare i termini e i requisiti dei contratti di locazione o di compravendita. Inoltre bisogna comunicare lo spostamento al vecchio comune di domicilio: in alcuni casi viene richiesto di presentarsi di persona, per questo il consiglio è quello di rivolgersi all’ufficio del controllo degli abitanti per capire come muoversi in merito.
Inoltre, non tutti sanno che quando si effettua un trasloco, il lavoratore ha diritto a un giorno di congedo, in modo da facilitare e supervisionare l’operazione, che può richiedere tempo e impegno. Un’opportunità preziosa, che però va richiesta per tempo al proprio datore di lavoro. Inoltre in alcune specifiche circostanze è possibile fare domanda per un congedo più lungo, in particolare se le distanze sono notevoli.
Attenzione poi alla composizione della propria famiglia: se si hanno figli in età scolare, si consiglia di prendere contatto con gli insegnanti e le strutture del nuovo istituto a cui i bambini e gli adolescenti faranno riferimento. Se si ha un cane, invece, bisogna avvisare della partenza e dell’arrivo il nuovo e il vecchio comune di domicilio.
Inoltre occorre ricordarsi di cambiare l’indirizzo presso vari enti: dalle banche al proprio luogo di lavoro, dal medico alla cassa malati, dalle assicurazioni alle casse di compensazione. Nel giorno del trasloco, vanno riconsegnate le chiavi dell’appartamento, meglio con ricevuta, ed effettuato un controllo dei locali con il locatario o il proprietario sia della vecchia che della nuova casa.
Se si è in affitto, bisogna procedere alla disdetta del contratto, sempre nel rispetto dei termini previsti dallo stesso. Se la casa è affittata a una coppia sposata o in unione domestica registrata, la disdetta deve essere firmata da entrambi i componenti. Per quanto riguarda poi le tempistiche, in linea generale bisogna muoversi con almeno tre mesi di anticipo. Va comunque prestata attenzione ai termini di disdetta secondo le abitudini locali.