Princess Camilla e i poveri: «Ecco cosa intendevo»

Forse ha peccato d’ingenuità o forse ha pensato che l’importante fosse far parlare di sé. Così, quando nella clip di presentazione per il programma di MTV «Riccanza» Camilla Neuroni ha parlato della Svizzera, non deve aver troppo riflettuto sulle conseguenze che le sue affermazioni avrebbero scatenato.
Il risultato è stato una pioggia di commenti feroci, ma anche un’impennata di popolarità per la 25.enne luganese. Stava esagerando? O pensa davvero che i «poveri in Svizzera non ci sono e se ci sono si trovano nei bunker»? Abbiamo voluto dare la parola a lei, a Princess Camilla.
«Sono cose che avrei detto - ammette, da noi contattata - ma forse non in quel modo. Ho un po’ enfatizzato, diciamo che ho voluto essere un po’ provocatoria», ci racconta al telefono. «D’altronde, il mio video di presentazione è stato quello che ha raccolto più visualizzazioni e ha creato molto scalpore», dice con una punta di orgoglio.


«Quando mi è stato proposto di partecipare al programma ero un po’ titubante. Poi mi sono detta che poteva essere divertente e non mi sono pentita della mia scelta. Dopo che già la clip di presentazione ha creato scompiglio, sono curiosa di vedere come risponderà il pubblico martedì (l’8 ottobre quando partirà la nuova stagione di «Riccanza Deluxe», ndr)».



Tornando alla frase incriminata, Camilla spiega il suo punto di vista: «Non intendevo dire che in Svizzera i poveri non esistono, parlavo dei senzatetto, che non ci sono. D’altronde, da noi appena cade qualcosa per terra subito si pulisce, non è nemmeno paragonabile a quanto si vede per le strade di Milano». Alla «princess» facciamo però notare che sempre più ticinesi faticano a far quadrare i conti. Una problematica, quest’ultima, che però le suona nuova. «Ne ho sentito parlare solo da qualche giorno, ossia da quando il popolo del web ha postato sotto al mio video alcuni articoli che riferiscono del fenomeno. Mi pare che il Ticino sia sempre più simile all’Italia, da quanto ho potuto capire. Devo dire però che, pur essendo svizzera, vivo poco la realtà ticinese. Sto prevalentemente a Milano, quando non sono in giro per l’Europa». In pratica, ammette, «ho trascorso a Lugano solo gli anni del liceo. Non posso dire di conoscere davvero il Ticino. Né seguo la politica elvetica: quando voto mi faccio spiegare un po’ i temi da mio papà e poi seguo le sue indicazioni».

Parlando del suo curriculum, Camilla racconta di aver frequentato scuole prestigiose e di vantare una laurea in economia. In effetti, ci spiega, «mio padre vorrebbe che noi figli portassimo avanti il lavoro che lui ha iniziato con l’azienda di famiglia. Ma mentre mio fratello ne è poi diventato l’amministratore delegato, io sognavo di andare a New York e Londra». Per volere di suo padre ha studiato economia a Londra, dove si è laureata - «anche in tempi brevi, non mi sono troppo distratta», tiene a precisare - e ha svolto alcuni stage in diverse aziende di moda, come pure nell’azienda di famiglia, «ma non direttamente con mio padre, che ci teneva non avessi trattamenti di favore». «Però ho resistito solo tre mesi, poi mi sono avvicinata al mondo della tv, conducendo alcuni programmi calcistici e di intrattenimento, finché non è arrivata la chiamata da MTV», prosegue.
Insomma, in tv Camilla ci è finita «per caso», ma «ora il mio sogno è questo». Una decisione, la sua, che il padre ha accettato, malgrado avesse inizialmente piani diversi per la figlia: «Con mio fratello, che da uomo dovrà mantenere la sua famiglia, mio padre è stato più severo, con me si è dimostrato più morbido».

Ma com’è la giornata tipica di una princess, come si definisce lei? «Faccio cose normali, certo la mattina non mi sveglio alle 7. Mi alzo alle 9 o alle 10 e poi esco, vado in giro, vado in barca. Quando sono a Lugano vado spesso al Principe Leopoldo o al Diamond. Ma frequento anche i ristoranti in centro». Le sue amicizie? «Persone di tutti i tipi». «L’importante è chi ho di fronte si dimostri bravo con me, onesto e simpatico». Malgrado nel passato di Camilla ci siano flirt con alcuni personaggi del mondo del calcio, di cui però non ci vuole fare nomi (si è parlato ad esempio di Kylian Mbappé), lei sostiene di «non fare distinzione» quando conosce un ragazzo: «Ho avuto molte esperienze deludenti con ragazzi gelosi e troppo possessivi. Più tutta una serie di ‘’casi umani’’».