Quattro suggerimenti per essere tolleranti

Alla base del corretto funzionamento di una società civile c’è la predisposizione ad accettare opinioni diverse dalla propria e la capacità di rapportarsi con gli altri in maniera rispettosa e costruttiva. A fondamento di questi comportamenti c’è una virtù, la tolleranza, che non sempre risulta facile applicare. Ecco quindi alcuni consigli per mettersi alla prova.
Accantonare i pregiudizi
Nell’arco della vita ogni individuo costruisce la propria identità intorno ai propri valori, alle proprie convinzioni ed esperienze. Difendere le proprie idee per proteggere la singola individualità è più che naturale, ma a volte bisogna saper mediare tra opinioni contrastanti per riuscire ad instaurare un rapporto pacifico e civile con i membri della società che sostengono posizioni differenti dalla nostra. Per riuscire a tollerare questa contrapposizione, il primo passo da compiere è quello di imparare a riconoscere i propri pregiudizi, ovvero le distorsioni cognitive che la nostra mente sviluppa in modo inconsapevole per proteggere le nostre idee. Quando riceviamo un’informazione che si oppone alle nostre convinzioni, tendiamo automaticamente a rifiutarla, etichettandola come una notizia falsa o ignorandola del tutto. Al contrario, se riceviamo dei dati che si accordano alla nostra opinione su un determinato tema, li utilizziamo per confermare la nostra idea indipendentemente dalla loro veridicità. Accorgersi di questo meccanismo di distorsione può portarci a sostituire questi automatismi con un atteggiamento mentale più aperto: valutare oggettivamente le informazioni, al di là delle convinzioni personali, è il primo passo per diventare più tolleranti nei confronti degli altri.
Imparare ad ascoltare
Un altro consiglio utile per chi fatica ad accettare le opinioni altrui è quello di esercitarsi nell’ascolto. Spesso non siamo realmente interessati ad ascoltare quello che pensano gli altri, ma cerchiamo di imporre la nostra posizione senza sentire ragioni. Un atteggiamento tollerante richiede invece di recepire i pareri di chi la pensa diversamente, analizzarli senza pregiudizi e valutarli nella loro validità oggettiva. Questo processo non comporta necessariamente che le idee altrui abbiano la meglio sulle nostre, ma aiuta a mettersi in discussione per instaurare un rapporto positivo con le altre persone.
Valutare tutte le alternative
Spesso l’intolleranza porta con sé un certo grado di ignoranza. Se non riusciamo a comprendere le posizioni degli altri, tendiamo a valutarle aprioristicamente in maniera negativa facendo ricorso a stereotipi o etichette sociali, con l’unico risultato di sbarrare le porte alla diversità e di chiuderci in una bolla.
Cambiare idea
Infine, per diventare più tolleranti è necessario essere in grado di cambiare opinione. Non sempre questo processo viene visto positivamente, perché significa riconoscere di essersi sbagliati e può essere interpretato come un segno di debolezza. Niente di più errato: cambiare idea dopo essere venuti a conoscenza di nuove informazioni è sintomo di maturità e saggezza. Albert Einstein sosteneva che «la misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario». Per avere una mentalità più flessibile e rispettosa di tutte le opinioni, occorre essere disposti a cambiare idea. Per citare un altro premio Nobel, lo scrittore francese Anatole France, ricordiamoci che «se non cambiamo, non cresciamo. Se non cresciamo, non stiamo davvero vivendo».