Le nostre prove

Renault Captur si rifà il trucco ma si conferma agile e scattante

Il nuovo modello adotta il recente linguaggio stilistico promosso dal direttore del design Gilles Vidal - L'ibrido mantiene i consumi entro limiti interessanti
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
12.02.2025 16:29

Crossover di successo della casa francese, la Renault Captur è stata recentemente rinnovata e si presenta sul mercato più attraente che mai, particolarmente nella versione che abbiamo avuto modo di provare, il top di gamma rappresentato dalla linea “Esprit Alpine E-Tech full hybrid 145 CV”.

Un modello che è dotato di serie di cerchi in lega diamantati da 19", cornici vetri in nero lucido, lama anteriore tipo F1 in grigio, climatizzatore automatico, keyless entry, pedaliera in alluminio, strumentazione digitale da 10,2", sistema multimediale openR Link con touchscreen da 10,4’’, Google integrato e smartphone replication disponibile con o senza cavo.

Con i suoi 423 centimetri di lunghezza la Captur è molto compatta all’esterno, eppure non lesina spazio nell’abitacolo, che è modulabile per adattarsi alle molteplici esigenze della clientela. Sicuramente questo modello si adatta meglio alla circolazione in città che per i lunghi viaggi, tuttavia non lesina nulla in fatto di comfort e la posizione di guida piuttosto rialzata offre tanta sicurezza e un’ottima visibilità.

La nuova Renault Captur adotta il nuovo linguaggio stilistico del marchio francese promosso da Gilles Vidal, direttore del Design Renault. Questo nuovo stile, caratterizzato da linee tese e precisione dei dettagli, gioca con la luce e i materiali per conferire un look percepito più dinamico e valorizzante e presenta un inedito frontale molto accattivante.

L’abitacolo è impreziosito da sellerie inedite e dai nuovi display per il conducente. Il sistema multimediale OpenR Link con Google integrato offre il meglio della tecnologia di bordo con Android Automotive 12, novità mondiale assoluta per il segmento B, in grado di assicurare la stessa esperienza intuitiva degli smartphone. Con un’architettura elettronica completamente nuova, la sicurezza si esprime ai massimi livelli con dispositivi di assistenza alla guida di ultima generazione, tra cui la guida ibrida predittiva e l’Active Driver Assist, per una guida autonoma di livello 2.

Vettura agile e scattante, la Captur sa mantenere i consumi entro limiti più che accettabili grazie alla buona sinergia del sistema full hybrid che vede la propulsione alternata di continuo tra il motore termico da 94 CV e quello elettrico da 49 CV. In questo modo, la percorrenza assicurata dall’elettrico è molto buona, specialmente quando ci si deve muovere in città.

Dotata di nuovi ammortizzatori, la nuova Captur versione Esprit Alpine è un’auto molto confortevole, capace di ospitare senza problemi cinque passeggeri, molto silenziosa e facile da guidare. La risposta dello sterzo è ottima, l’Esprit Alpine è dotata di pneumatici 225/45 su cerchi da 19 pollici e permette un’esperienza di guida decisamente interessante assicurando un’ottima tenuta di strada e mettendo al bando il rollio. Inserendo la modalità di guida “Sport” la vettura offre una risposta molto dinamica alle sollecitazioni del conducente che qualora volesse guidare al risparmio deve inserire la modalità di guida B per permettere un ampio recupero di energia. Forse, in questo senso, è peccato non aver previsto più modalità di recupero, garantendo anche la guida “one pedal”.

La scheda

Motore: quattro cilindri a benzina con supporto elettrico
Cilindrata: 1.598 cc
Potenza complessiva: 145 CV e 149 Nm
Velocità massima: 170 km/h
Accelerazione da 0 a 100 km/h: 10,6 sec.
Consumi: 4,9 l/100 km
Emissioni CO2: 109 g/km
Categoria di efficienza energetica: C
Prezzo base del veicolo: 27.900.- franchi

Mi piace
Ottima posizione di guida e abitacolo che garantisce una buona qualità percepita. La versione Esprit Alpine offre grande comfort e tanta qualità, inoltre questa nuova generazione si presenta con un design raffinato.

Non mi piace
Un limite potrebbe essere legato alla trazione, che è solo anteriore. L’impossibilità di regolare il recupero di energia in frenata.