Saab 900, originalità scandinava
La Saab 900 è stato uno dei modelli iconici di Saab e forse il primo che ha permesso alla scomparsa marca svedese di ottenere notevoli risultati commerciali fuori da casa propria e dall’Europa. Infatti, questa vettura è stata molto apprezzata dalla clientela in Nordamerica. Lanciata nel 1978, fin dal suo esordio è stata caratterizzata da una notevole originalità, fatta di linee tese, ampie superfici vetrate, motori efficienti (quasi sempre turbo) e una notevole attenzione per la sicurezza. Rispetto alla 99 che sostituiva, il nuovo modello disponibile come berlina tre o cinque porte e, in seguito, come amatissima cabriolet, evidenziava un evidente miglioramento nella guidabilità. Al debutto fu proposta in quattro versioni, tutte mosse da unità di 2,0 litri: GLS con motore 4 cilindri aspirato da 108 CV, GLE a iniezione da 118 CV e carrozzeria cinque porte, EMS uguale nella meccanica ma in variante tre porte e infine la Turbo, il cui propulsore sovralimentato erogava 145 CV.
Per esattamente vent’anni la 900 sarà costantemente aggiornata e affinata esteticamente, arriveranno nuovi modelli sportivi come la Aero, i vari restyling manterranno aggiornata la linea della carrozzeria, mentre le dotazioni e le finiture miglioreranno costantemente e in maniera decisa, consentendo a questo modello di meritarsi uno spazio anche su mercati molto impegnativi come quello elvetico o in Italia e Francia. La 900 Turbo merita un discorso a parte, essendo diventata un riferimento per tanti automobilisti che cercavano ottime prestazioni, elevata elasticità e consumi ancora “umani” – all’epoca molti propulsori sovralimentati erano assai voraci – al punto da meritarsi la nomea di “turbo da famiglia”.
Una nomea che evocava nel contempo un elevato grado di sicurezza, mentre molte testate specializzate di quei tempi rimarcavano l’ottima impressione che offriva l’abitacolo, dove erano decisamente apprezzati la plancia e i comandi, l’impianto di condizionamento dell’aria e il posto guida, comodo quanto ergonomico anche grazie al sedile regolabile in altezza. Riscontri positivi per la 900 arrivavano anche dal servosterzo pronto e preciso, dal potente impianto frenante a quattro dischi e dalla tenuta di strada sempre sincera e prevedibile. Già nel 1981 è stata introdotta la variante berlina quattro porte (denominata Sedan), apprezzata dagli americani, e insieme a lei arrivano affinamenti meccanici (cambio a 5 marce, pompe acqua e benzina modificate, nuovo spinterogeno), mentre all’interno sono ulteriormente migliorati dettagli come consolle centrale, volante, rivestimenti di portiere e bagagliaio, sedili e volante. Tre anni dopo Saab ha lanciato la variante due porte della berlina, mentre l’anno prima aveva fatto il suo esordio il sistema di gestione della sovralimentazione APC (Automatic Performance Control), che consentiva un miglioramento dei consumi grazie a un sensore sulla testata che rilevava la frequenza sonora del battito in testa, riducendo la pressione di sovralimentazione in misura adeguata. Sempre in quegli anni debutta la versione supersportiva (e grintosa) Aero, come pure il motore turbo 16 valvole con intercooler e iniezione da 175 CV, mentre risale al 1987 un primo ritocco “cosmetico” alla 900 che coincide con l’esordio della bella versione Cabriolet. Infatti la robusta trazione anteriore scandinava ha saputo richiamare l’attenzione di un’ulteriore fetta di utenti grazie alla sua versione più “glamour”, la Cabriolet, prodotta per entrambe le generazioni del modello, la prima serie in listino dal lancio al 1993 e la seconda assemblata tra il 1993 e il 1998.
Tra il 1988 e il 1991 arrivano altri “rinforzi” alla gamma, come l’aspirato 2,0 litri 16 valvole da 133 CV già usato dall’ammiraglia 9000 e nel ’90 arriva la 900 EP (EcoPower), il cui 4 cilindri offre maggiore omogeneità di marcia grazie a marce più corte e alla pronta risposta del turbocompressore più piccolo. Per gli Stati Uniti, Saab elabora un 2,1 litri da 141 CV adattato alle severe normative locali.
Tre anni dopo debutta la nuova serie, primo modello prodotto dopo l’acquisizione della maggioranza azionaria della marca svedese da parte di General Motors. Questa nuova generazione ha esordito in tre allestimenti: 900i (4 cilindri aspirato), S (4 cilindri aspirato o turbo) Se (4 cilindri turbo o V6) e Cabriolet. Oltre all’adozione del V6 di 2,5 litri di derivazione GM, la nuova 900 era disponibile con le motorizzazioni di 2,0 o 2,3 litri – a seconda del mercato di destinazione. L’arrivo del nuovo modello vide il debutto del Saab Information Display sui modelli S o SE, che permetteva al guidatore di avere informazioni in tempo reale e anche di attivare la modalità Black Panel che disattivava gran parte di luci e strumenti del cruscotto per cancellare riflessi e distrazioni nella guida notturna. Restava costante la presenza del blocchetto dell’accensione nel tunnel centrale, pure allo scopo di avere più spazio per le ginocchia in caso di scontro frontale.
La nuova Cabriolet è arrivata nel 1994 e la gamma non è più mutata – esclusi affinamenti di dettaglio alle dotazioni come l’adozione del tergilunotto e del contagiri sulla 900i – fino all’uscita di produzione nel ’98. Un’uscita “relativa”, considerato che questo modello ha solo cambiato denominazione (9-3) rimanendo in listino ancora per qualche anno.
La scheda (Saab 900i Sedan Automatic, 1984)
Cilindrata: 1'984
cc
Potenza e coppia: 110
CV, 161 Nm
Velocità massima: 160
km/h
Accelerazione: 0-100
km/h in 16”
Consumo medio: 11,2
l/100 km
Peso a vuoto: 1'220
kg
Dati da auto-motor-und-sport.de/oldtimer