MUSEI & MONUMENTI / Musei

Monte Verità

La collina di Ascona vanta una lunga storia iniziata ai primi del Novecento, quando il Monte Verità divenne il centro di un movimento di ricerca spirituale e di rinnovamento della vita che coinvolse una nutrita schiera di intellettuali, studiosi e artisti provenienti soprattutto dall’Europa del Nord. Per circa un ventennio il parco e i boschi del monte ospitarono lo spirito dell’utopia. Molte tracce testimoniano di quell'epoca. Un percorso museale, in particolare il museo di Casa Anatta, e le visite guidate permettono di immergersi nell'atmosfera di questo luogo, crocevia della cultura mitteleuropea.
Giò Rezzonico
Carla Rezzonico
Giò RezzonicoeCarla Rezzonico
01.01.2022 12:00

 

 

 

 

La visita

Sulla collina asconese, nel 1900, venne fondata una colonia vegetariana che della vita all’aria aperta, dei bagni integrali di sole e del lavoro della terra fece i propri strumenti di critica alla società industriale di fine Ottocento. Il Monte Verità diventò così luogo di incontro tra intellettuali e artisti provenienti soprattutto dall'Europa del Nord.

La bellezza del luogo attira ancora oggi molti amanti della natura che percorrono, durante tutte le stagioni, i sentieri collinari, anche perché – si dice – il monte possiede un magnetismo particolare. 

Un'esauriente guida multimediale (app per smart phone scaricabile da Google Play o da iTunes) in quattro lingue (italiano, tedesco, francese, inglese) permette di scoprire l'affascinante storia della «collina delle utopie».

 

Il museo Casa Anatta

La sede espositiva principale, Casa Anatta, allestita dal celebre museologo e storico dell’arte Harald Szeemann, dopo un lungo restauro che l'ha riportata al suo antico splendore, nel corso del mese di maggio 2017 è stata riaperta al pubblico. Si tratta di un’abitazione in legno di inizio Novecento, costruita e abitata prima da alcuni fondatori della colonia vegetariana e poi dal barone von der Heydt.

La casa ospita dal 1981 la famosa mostra «Le mammelle della verità» di Harald Szeemann. Nel quadro del progetto di restauro e riapertura del complesso museale, l’esposizione è stata riallestita nel massimo rispetto delle intenzioni originarie di Szeemann e dei principi della conservazione dei beni culturali. 

 

Gli altri edifici storici

In precedenza era stato terminato il restauro della Casa Selma (1901), un esempio di capanna aria-luce in cui vivevano i primi ospiti di inizio Novecento. La piccola casetta in legno si presenta oggi come era alla fine degli Anni Venti sia per quanto riguarda i colori delle pareti, sia per l’arredamento, essenziale ed evocativo. L’esposizione al suo interno comprende un video che ripercorre la straordinaria storia del Monte Verità.

Un altro restauro aveva permesso di recuperare anche la cosiddetta «Casa dei Russi», una delle 12 capanne aria-luce del «sanatorio» Monte Verità di inizio Novecento, che deve il suo nome alla permanenza di studenti russi, riparati in Svizzera dopo il fallimento della Rivoluzione russa del 1905.

 

Il Padiglione Elisarion

Situato nel parco, ospita il dipinto circolare «Il chiaro mondo dei beati» (1920 –1939) di Elisàr von Kupffer, che è stato oggetto di un accurato restauro e che rappresenta una testimonianza storica e artistica unica nel suo genere. L'opera di Elisàr von Kupffer si compone di 16 tele, che formano un dipinto circolare scenico di quasi 9 metri di diametro. Realizzato nello stile dei modelli romantici e preraffaeliti, raffigura 84 nudi maschili immersi in un idilliaco paradiso terrestre e raccolti in 33 scene descritte in versi dallo stesso autore.

Il Padiglione Elisarion è parte integrante del complesso museale del Monte Verità, insieme a Casa Anatta, con la mostra permanente di Harald Szeemann, e le capanne aria-luce, esempi delle prime abitazioni dei fondatori della colonia vegetariana.

 

Le attività

Su richiesta, sono possibili visite guidate alla scoperta dell’affascinante storia della «collina delle utopie», alla collezione d'arte del Barone von der Heydt nell'albergo in stile «Bauhaus», ai luoghi di forza del Monte Verità.

Nel 2006 è nata sul Monte un’interessante iniziativa, in sintonia con lo spirito del luogo, che propone un itinerario legato alla storia secolare del tè giapponese e alle sue tradizioni legate alla filosofia Zen. A scadenze regolari, si tiene la cerimonia del tè, secondo un'antica tradizione giapponese che risale a oltre 450 anni fa. Il rituale viene celebrato ancora oggi come nel XVI secolo (prenotazioni al numero telefonico: 091 791 43 00 - 079 311 70 66). 

 

Una curiosità

Nel parco è presente la «Laban’s Training Area», installazione artistica permanente di Miki Tallone, artista plastica ticinese già insignita del premio federale «Swiss Art Award 2012».

Questo progetto prende spunto dallo strumento di lavoro e di studio di Rudolf von Laban (padre della danza moderna che nel 1913 fondò sul Monte Verità la sua scuola estiva di danza): l’icosaedro. Si tratta di un solido platonico composto da 12 vertici e 30 spigoli, con 20 triangoli equilateri come facce, che permette al danzatore di rapportarsi nei suoi movimenti alle tre dimensioni dello spazio.

Miki Tallone ha realizzato un icosaedro in scala 1:1 (20 triangoli equilateri da 142.20 cm di lato), per poi decostruirlo e installare 5 frammenti in altrettanti punti all’interno della proprietà del Monte Verità, così da creare una sorta di ideale «percorso vita artistico».

 

Monte Verità; non solo museo

Il monte ospita un centro congressuale e culturale di fama internazionale, che nella sua attività pone l’attenzione su temi affini a quelli di un tempo: ricerca scientifica e spirituale, arte, benessere fisico e psichico, incontro tra i popoli.

Il Monte Verità è anche il centro congressuale del Politecnico federale di Zurigo, uno degli istituti universitari più quotati al mondo, che organizza seminari e congressi scientifici di livello internazionale.

Il complesso alberghiero, tutelato quale bene culturale per la sua architettura in stile Bauhaus, dal 2010 fa parte della prestigiosa catena Swiss Historic Hotels ed è stato insignito del premio «Albergo storico dell’anno 2013». È immerso in un parco secolare, che ospita una grande varietà di piante indigene ed esotiche favorite dalle condizioni climatiche mediterranee. Il centro comprende anche un ristorante con una vista imperdibile su Ascona e sul Lago Maggiore, dove vengono serviti alcuni piatti rivisitati, legati alla storia del Monte e dei personaggi che lo hanno reso celebre. 

 

 

PER COMPLETARE LA GIORNATA

 

 

 

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