Curiosità

Scoprire la Svizzera attraverso mille domande

Maurizio Cattaneo con un simpatico testo ci aiuta a conoscere segreti, storia e peculiarità del nostro Paese
© CdT/ Chiara Zocchetti
Mauro Rossi
Mauro RossieRed. AgendaSette
22.12.2020 08:25

Lo conosciamo davvero il Paese in cui viviamo? Oppure della Svizzera, delle sue diverse regioni linguistiche e del suo patrimonio (storico, culturale, geografico, ecc...) abbiamo un’idea solamente vaga e stereotipata? A scoprirlo in maniera divertente e costruttiva ci aiuta un libro, Mille100undici domande sulla Svizzera e sugli svizzeri, scritto dal ticinese Maurizio Cattaneo (Fontana edizioni) che in forma di quiz regala un ritratto leggero ma allo stesso tempo profondo di una terra che nasconde segreti, caratteristiche e curiosità delle quali, probabilmente, in molti non sospettano neppure l’esistenza. Ne abbiamo parlato con l’autore.
«Questo libro nasce da molto lontano» ci spiega Cattaneo. «25 anni fa, (era il 1996) creai infatti un gioco di società per ragazzi, dedicato al Ticino: era una sorta di Gioco dell’oca attraverso 66 comuni del cantone, per ognuno dei quali avevo creato una schedina con lo stemma e tre domande. Da maestro pensavo che fosse un modo simpatico per conoscere il nostro territorio. E così è stato: il gioco ha avuto un buon successo che portò alla realizzazione di un libro che permetteva di conoscere il territorio ticinese attraverso una serie di domande. Visto il successo anche di quell’iniziativa ho pensato che l’operazione potesse essere ripetuta ampliando all’intera Svizzera il discorso. È stato un processo decisamente più laborioso (ci sono voluti anni per raccogliere le informazioni, coordinarle, eccetera... ) ma alla fine ce l’ho fatta».

Un dettaglio della copertina del volume Mille100undici domande sulla Svizzera e sugli svizzeri di Maurizio Cattaneo, con Prefazione di Filippo Lombardi (Fontana edizioni).
Un dettaglio della copertina del volume Mille100undici domande sulla Svizzera e sugli svizzeri di Maurizio Cattaneo, con Prefazione di Filippo Lombardi (Fontana edizioni).

Partiamo dal titolo, Mille100undici domande: come mai questo numero? Ha un significato particolare?
«Quando ho iniziato il progetto avevo in testa una vecchia canzone dei Rokes, Le opere di Bartolomeo, da loro presentata a Sanremo del 1968 e che recitava “Millecentoundici buchi tutti in fila...” che poi mi tornava alla mente ogni volta che ci lavoravo sopra. Una volta terminato il libro e scoperto che ero arrivato a quota 1100 mi è dunque sembrato simpatico aggiungerne altre undici in modo da ricollegarmi alla canzone e rendere il numero più.... simpatico».

Non deve essere stato tuttavia semplice impostare 1.111 domande sulla Svizzera mantenendo sempre il giusto equilibrio tra storia, geografia e curiosità...
«In realtà lo è stato. Di curiosità e di cose da raccontare e da dire sul nostro Paese ce ne sono tantissime: basti pensare che in questo libro ci sono solo 40 domande sul Ticino al quale in precedenza dedicai un intero libro di quiz... Non è dunque difficile trovare degli spunti; più complicato, invece, tradurli in quesiti semplici capaci di incuriosire, di appassionare. Un mio collega mi ha detto: le domande che poni all’interno del libro sono come le ciliegie, una tira l’altra, ne leggi una e poi hai voglia di proseguire, di andare avanti. È uno dei migliori complimenti che potessi ricevere perché significa che sono riuscito a creare quella curiosità, quell’interesse che mi riproponevo».

La realizzazione di questo libro è stata dettata unicamente da questa voglia di incuriosire, o anche dalla consapevolezza che ne sappiamo davvero poco del Paese in cui viviamo?
«C’è anche questo aspetto, è inutile negarlo. In primis a guidarmi è stato però il piacere della curiosità, dello scoprire: una passione che mi porto dentro da sempre e che probabilmente viene dal mio passato scoutistico che è stata la mia grande palestra di curiosità. È in quell’ambito infatti che ho coltivato il piacere di vedere, di scoprire e di capire le cose che mi circondano. Non si tratta infatti di una cosa così spontanea, tuttavia se c’è un’educazione in tal senso un simile approccio alla vita diventa più facile. Io ho avuto la fortuna di essere educato in tal senso, tanto che ogni volta che mi ritrovo in un luogo mi viene naturale approfondire la sua conoscenza, indagare, scoprire chi lo abita, le loro tradizioni e cosa c’è dietro ogni cosa, che si tratti di un edificio piuttosto che di un evento caratteristico. Attraverso questo libro ho poi cercato di trasmettere quanto ho scoperto agli altri nella speranza di suscitare in ogni lettore la stessa curiosità».

© CdT/ Chiara Zocchetti
© CdT/ Chiara Zocchetti

In questo suo lungo e approfondito viaggio attraverso la Svizzera, qual è la cosa che l’ha maggiormente colpita?
«Difficile dirlo: sono davvero tante le cose che mi hanno toccato, tanto che, nella parte conclusiva del libro, ho voluto dedicare uno spazio a quelli che definisco “Les Coups de cœur”, ovvero 26 luoghi, uno per ciascun cantone, che mi hanno provocato un brivido particolare. Dovendo però sceglierne uno direi l’Älggialp, nel canton Obvaldo, che è il centro geografico della Svizzera. Un luogo che si raggiunge al momento unicamente percorrendo una strada di montagna terribile al termine della quale ti ritrovi però in un meraviglioso anfiteatro naturale dove c’è un particolare monumento sul quale, fino a qualche anno fa venivano incisi i nomi di tutti gli “Svizzeri dell’anno”. Si tratta di un luogo semplice ma nello stesso tempo estremamente suggestivo e affascinante proprio per questo suo essere il vero cuore del Paese».

Ci ha detto in precedenza che sulla Svizzera ha già pronte altri 1.111 quesiti: significa che questo libro avrà un seguito, oppure ritiene il suo percorso alla scoperta della Svizzera ultimato?
«Non so se ci sarà un seguito librario a questo testo. Quello di cui sono certo è che la mia voglia di scoprire il Paese non è scemata, anche perché più lo conosci più hai voglia di approfondire la sua conoscenza, tanto che ho un elenco ancora lunghissimo di posti che mi sono ripromesso di vedere, di visitare: luoghi non particolarmente conosciuti che spesso ho scoperto attraverso le mie indagini durante le quali ho compreso come la nostra pur piccola (almeno rispetto ad altri Paesi) Svizzera sia come un pozzo senza fondo. Più ti ci cali, più scopri cose nuove. Se in passato sono riuscito a pubblicare un libro con 1.000 domande dedicate al Ticino, chissà quante curiosità si possono ancora scovare nel resto del Paese...».

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L’AUTORE

Maurizio Cattaneo è un docente di sostegno alle Scuole Medie di Tesserete. Classe 1958 si è diplomato in pedagogia all’Università di Friburgo e ha lavorato quale assistente della stessa università prima di tornare in Ticino. Oltre che appassionato «esploratore» della Svizzera è attivo nello scoutismo e ha avuto pure un’esperienza quale allenatore di basket in carrozzina. Per Fontana editore ha già pubblicato 1000 e più domande sul Ticino (attualmente esaurito).

Scoprite di più sul libro Mille100undici domande sulla Svizzera e sugli svizzeri e testate il vostro livello di «svizzeritudine» con il settimanale ExtraSette n.51, disponibile sull’APP CdT Digital.