Sentiero di Gandria e Parco degli ulivi
Si può partire dal parcheggio di San Domenico a Castagnola, da cui si accede anche al parco della splendida Villa Heleneum, sede museale. Poco dopo essere passati sotto un pittoresco arco che segnala l’inizio del sentiero, si può scegliere se continuare lungo il percorso principale, in riva al lago, oppure prendere la deviazione sulla sinistra che sale al Parco degli Ulivi. Si consiglia di optare per questa seconda soluzione, perché il percorso principale lo si potrà seguire sulla via del ritorno.
Il Parco degli Ulivi occupa circa 20 mila metri quadrati di una zona naturale e terrazzata sulle pendici del Monte Brè. Diciotto tavole didattiche redatte in quattro lingue illustrano storia, botanica, coltivazione e curiosità dell’olivo. Questo parco, esposto a sud e protetto dai venti, gode di un clima mite anche durante la stagione invernale. Infatti, oltre agli ulivi, vi crescono cipressi, mirto, alloro e in primavera i prati ospitano colorate fioriture. La forte pendenza del terreno si supera grazie a scalinate e sentieri, che si inerpicano fino a raggiungere spiazzi panoramici sul lago e le montagne circostanti, tra cui spicca il San Salvatore. Lungo il pendio si incontra anche un vasto vigneto donato negli anni Sessanta alla Città di Lugano da una baronessa tedesca. Da quei 1750 ceppi di Merlot nasce il vino offerto dal Municipio luganese agli ospiti nelle occasioni ufficiali.
Il sentiero che scende dal Parco degli Ulivi si ricongiunge con la spettacolare passeggiata in riva al lago, lungo la quale si affacciano alberi secolari. Gandria è un affascinante villaggio che si specchia nel lago: con il suo insieme di casine e case appoggiate le une alle altre, merita una visita senza fretta. A testimoniare l’importanza dell’ulivo in passato, l’imponente «Ulivo del Carlin» vicino al piccolo porto e una mola in pietra che serviva a frantumare le olive per estrarne l’olio, ora collocata nei pressi del municipio.
Dopo la visita del villaggio, certamente uno dei più belli del Ticino, si ritorna al punto di partenza percorrendo il sentiero in riva al lago, senza più salire tra gli ulivi.