Sentiero glaciologico di Robiei
Il ghiacciaio del Basodino ha una superficie di 2 km quadrati e si situa tra i 2500 e i 3120 metri d'altitudine. Come in quasi tutti i ghiacciai delle Alpi, si sta assistendo a una veloce riduzione della sua superficie e del volume, tanto che, secondo gli esperti, il suo destino sembra segnato. Entro pochi anni – sostengono – non resteranno che pochi residui di ghiaccio a ridosso delle creste più alte.
La teleferica che porta a Robiei è stata realizzata dalle Officine idroelettriche della Maggia (Ofima). Questa società negli anni '50 ha costruito le dighe che accumulano l’acqua necessaria alle centrali idroelettriche della regione.
L'itinerario
Il periodo ideale per apprezzare la ricca flora della zona sono i mesi di luglio e agosto. La teleferica che da San Carlo in Valle Bavona sale a Robiei è in funzione da metà giugno all'inizio di ottobre. La regione è popolata da numerosi animali: stambecchi, camosci, marmotte, lepri, ermellini (rari), topi campagnoli e numerosi uccelli, tra cui la maestosa aquila reale. Alcune baite, cascine e «sprügh» (spazi ricavati sotto grandi massi) ricordano la vitale importanza dell’alpeggio su queste montagne.
I ghiacciai da secoli esercitano il loro fascino e già alla fine dell’Ottocento Federico Balli fece edificare nel villaggio di Bignasco, all'imboccatura della valle, l’Hôtel du Glacier, per i turisti attratti dal mondo delle Alpi e delle nevi perenni del Basodino.
Il «sentiero glaciologico» si snoda in un ambiente alpino fino alla quota di 2430 metri, con partenza e arrivo a Robiei (1890 m). Il percorso inizia alla diga del lago di Zött, raggiungibile in una quindicina di minuti a piedi dalla stazione della teleferica, su strada asfaltata attraversando due brevi gallerie illuminate. Dalla diga il sentiero porta alla sommità della morena orografica destra del ghiacciaio del Basodino (punto più alto), attraversa poi quasi orizzontalmente la grande placconata rocciosa sotto il fronte del ghiacciaio fino alla morena opposta (orografica sinistra) e scende verso Robiei dopo aver superato il corte di Randinascia.
Il percorso non presenta difficoltà tecniche particolari, ma alcuni tratti richiedono prudenza, soprattutto nel passaggio di nevai e corsi d'acqua, e rispetto delle indicazioni riportate nella guida. Quale sentiero alpino, con marcatura bianca e rossa, richiede un equipaggiamento adeguato al terreno e alle condizioni meteorologiche dell’alta montagna.
Visita didattica alla diga di Robiei
Per iniziativa delle Officine idroelettriche della Maggia (Ofima) è stato aperto al pubblico un cunicolo all’interno della diga di Robiei: è così possibile visitare l’interno di una parte dei manufatti che hanno profondamente modificato il paesaggio dell’alta Val Bavona. Le dighe sono imponenti opere in calcestruzzo concepite dall’ingegno dell’uomo per accumulare le enormi quantità di acqua necessarie alla produzione di energia idroelettrica. Il percorso didattico spiega come le dighe si inseriscono nel naturale ciclo dell’acqua e illustra le tecniche di costruzione, il controllo della sicurezza e la trasformazione della forza dell’acqua in energia elettrica. La suggestiva passeggiata nei cunicoli della diga è unica nel suo genere in Ticino ed è gratuita. La chiave d’accesso è depositata all’albergo Robiei e si ottiene previa consegna di un documento. La temperatura all’interno della diga è di circa 8° C e il tasso di umidità elevato: prevedere dunque un abbigliamento adeguato.
Durata: 30 minuti