Si sveglia dal coma e racconta tutto

WASHINGTON - Cosa succede durante due settimane in un coma indotto dagli stessi medici per salvare la vita di una giovane donna? Claire Wineland - la ragazza il cui corpo fu "congelato" per giorni per combattere una setticemia potenzialmente letale lo racconta così: "È come essere all'interno dei sogni che facciamo la notte, ma amplificati, più intensi. Senti tutto ciò che accade nel mondo reale, ma ciò che percepisci passa attraverso uno strano filtro nel cervello".
Originaria di Redondo Beach in California, Claire oggi ha 18 anni, cinque ne sono passati da quelle due settimane che hanno cambiato la sua vita, ma ora la giovane ne ha fatto un video posto sul suo canale YouTube dal titolo "Clarity Project". Obiettivo del progetto: "Iniziare una conversazione su cosa significa essere malati, sul lato affascinate della vita di una persona malata".
Nata con la fibrosi cistica, Wineland venne colpita da una grave infezione, il coma farmacologico venne deciso per salvarle la vita: "Continuavo a sognare l'Alaska anche se non ci ero mai stata - dice la giovane nel video - tutto era molto vivido, la scenografia meravigliosa. E l'esperienza diveniva confortante quando udivo voci conosciute dei miei cari. Ma quando non riconoscevo le voci mi sentivo persa". Al suo risveglio la ragazza realizzò di essere stata immersa nel ghiaccio dai medici per combattere la febbre altissima. Secondo Michael DeGeorgia, neurologo dell' "University Hospitals Case Medical Center", il cervello di pazienti in coma farmacologico tenta di dare un senso a ciò che sta accadendo nella realtà, spesso in modi simili.