L’itinerario

Il giro del Lago dei Quattro Cantoni

Alla scoperta della Svizzera centrale lungo un percorso ricco di storia e natura.
Alla scoperta della Svizzera centrale lungo un percorso ricco di storia e natura.
Nicola Pfund
05.07.2021 08:18

A volte mi immagino di essere su una mongolfiera e di gustarmi tutto quanto lo splendido scenario del Lago dei Quattro Cantoni dall’alto, nel silenzio degli spazi celesti: il quadro sarebbe molto simile al celebre dipinto di Charles Giron (intitolato «La culla della Confederazione») che adorna la sala del Consiglio nazionale di Berna. Vedrei le nuvole che si muovono sopra le acque mosse del lago, i famosi Mythen, i prati verdi, le cascine e le mucche al pascolo. Questo lago nel cuore della Svizzera e contornato da montagne, dall’alto sembra davvero una cometa caduta dal cielo. Puntando verso nord, nella lingua che bagna il bacino di Lucerna, il quadro si arricchisce di nuovi particolari: la piccola strada che sale, il praticello sulla sinistra, i battelli che solcano le acque, gli sci-lift fermi in attesa della neve, la gente che cammina...

Poi ecco una ciclabile a bordo lago dove un ciclista sorridente pedala leggero guardandosi attorno, verso il lago, verso le montagne, con un vago sentimento di commozione nel petto perché qui, davvero, si respira la storia del Paese. Le vicende di Gugliemo Tell, l’eroe svizzero della libertà, si sono consumate proprio su queste rive. Si dice infatti che nel 1291 abbia appostato il suo nemico nella Hohle Gasse presso Küssnacht dando il via, con l’uccisione del tiranno Gessler, all’insurrezione dei tre cantoni primitivi di Uri, Svitto e Untervaldo contro il dominio asburgico.

Küssnacht si trova sul lago dei Quattro Cantoni, circondato come un fiordo da alte montagne: le più famose sono il Pilatus, il Bürgenstock e il Rigi. Questo spettacolo fa da contorno al piccolo giro del lago, circa 68 km, che vi propongo e che prende avvio da Lucerna per dirigersi dapprima verso Stans e Beckenried dove un battello ci traghetterà in 15 minuti sull’altra sponda, nella piccola località di Gersau.

Gersau, quanti sanno che questo paese dal 1390 al 1817 era addirittura una mini-repubblica autonoma con perfino un proprio esercito? Incredibile, ma è proprio così. A seguito di questo fatto e dell’ostinatezza dei suoi abitanti, pare che nella Svizzera centrale, «fare i capricci» si dica semplicemente «gersauern». I patrizi di Gersau si incontrano ai tavoli dell’osteria «Schiff» sulla Seestrasse. Tra l’altro, i ristoranti di Gersau sono conosciuti dai buongustai per le specialità di pesce. Si prosegue poi verso Vitznau, dove parte la ferrovia del Rigi. La Vitznau-Rigi non è una ferrovia qualsiasi e il Rigi non è una montagna qualsiasi: è dal 1871 che la più vecchia cremagliera d’Europa porta sulla montagna dal famosissimo panorama. Già a metà ’800 il Rigi veniva scalato ogni anno da 40 mila turisti, a piedi o in portantina.

Noi invece continuiamo a pedalare, la meraviglia negli occhi e per qualche chilometro ancora, fino a Lucerna, congedandoci quando il sole è tutto vestito di tramonto e le lunghe ombre hanno ormai coperto i campi e i prati. Solo le cime delle montagne luccicano per gli ultimi raggi del sole. Allora anche i famosi Mythen, dal finestrino del treno che ci riporta a casa, appaiono sotto una luce misteriosa e affascinante.