Il Papa con il «Mon Clero»
Prima le immagini, spettacolari ancorché finte, dell’arresto di Donald Trump, sulla scia di quanto il tycoon aveva dichiarato. Ora, in queste ore, Papa Francesco con un morbido e lussureggiante cappotto alla moda, tant’è che qualcuno – ironizzando – su Twitter ha sentenziato rifacendosi al famoso marchio di piumini: «Mon Clero». Di vero, ancora una volta, non c’è nulla. Ma a stupire è proprio la qualità o, se preferite, la capacità dell’intelligenza artificiale di creare immagini verosimili.
Immagini che, nel caso specifico, hanno tratto in inganno fra i tanti la modella americana Chrissy Teigen. Che, in seguito, ha cinguettato tutta la sua meraviglia: «Pensavo che il piumino del Papa fosse vero e non ci ho pensato due volte. Non vedo come potrò sopravvivere al futuro della tecnologia».
Le immagini del pontefice con un lungo giaccone invernale sono, banalmente, una delle tante creazioni di Midjourney. Ovvero, un generatore di immagini basato appunto sull’intelligenza artificiale. C’è chi, con questo mezzo, si è divertito ad esempio a immaginare Elon Musk ai tempi dell’Unione Sovietica, in qualità di ingegnere. Con risultati inquietanti, invero.
Gli esperti, in generale, temono che la tecnologia in rapido, rapidissimo sviluppo dietro questo tipo di immagini potrebbe presto minare la nostra capacità di distinguere le foto false, che possono essere generate in pochi secondi, dalla realtà. Midjourney, nello specifico, è stato utilizzato per creare l’immagine del Papa divenuta virale. Un’immagine inizialmente condivisa su una pagina Reddit dedicata all’arte generata dall’IA, salvo poi essere ripubblicata su Twitter senza contestualizzazione. Prima che qualcuno rivelasse la natura fittizia della foto, l’immagine aveva già guadagnato milioni di visualizzazioni.
Henry Ajder, esperto di intelligenza artificiale e presentatore della serie radiofonica della BBC The Future Will be Synthesized, ha riconosciuto che la tecnologia basata sull’intelligenza artificiale si è sviluppata alla velocità della luce nell’ultimo anno. Soprattutto, non mostra segni di rallentamento. Non solo, ha proseguito, gli strumenti sono diventati «radicalmente accessibili» e facili da usare per chiunque, ma sono pure diventati più sofisticati, generando immagini che sembrano sempre più realistiche. «Gran parte di quell’immagine sembra davvero buona, soprattutto a prima vista la gente potrebbe pensare che il Papa stia davvero adottando il senso della moda italiana». Di più, le incongruenze che – dopo uno sguardo più attento – è possibile cogliere a detta dell’esperto potrebbero essere appianate nel giro di pochi mesi o anni.
La perfezione è vicina, insomma. Con tutte le conseguenze del caso: «Alcune di queste immagini sono già molto, molto difficili da determinare se siano reali o meno. Il che ci dà un’idea di come i malintenzionati, agenti che diffondono disinformazione, potrebbero utilizzare questi strumenti, in particolare quando alcuni dei difetti del modello attuale iniziano a essere addestrati e scompaiono».
Le risate legate al Papa con il «Mon Clero» sono giustificate. Ma pensando ai possibili usi impropri dell’IA c’è poco da stare allegri.