Ma quanto guadagna il fondatore di OnlyFans?
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Non deve sorprendere il tentativo, da parte di Twitter, di monetizzare i contenuti per adulti. Un tentativo, appunto, abbandonato sul nascere per vari motivi. L’intuizione, tuttavia, era corretta: i soldi, beh, sul web si fanno (anche) così.
Chiedetelo al proprietario di OnlyFans, Leonid Radvinsky, per tutti semplicemente Leo. Cittadino statunitense di origine ucraina, a suo tempo aveva fondato il sito MyFreeCams mentre in questi anni, appunto, si sta divertendo con il citato OnlyFans. Per chi non lo sapesse, citiamo dall’immancabile Wikipedia, un servizio di intrattenimento tramite abbonamento. Che consente a molte pornostar, ad esempio, di farsi apprezzare da un pubblico ampio. Fatte le premesse, arriviamo al nocciolo: la piattaforma di Radvinsky ha appena dichiarato di aver pagato al suo proprietario circa 517 milioni di dollari in dividendi dalla fine del 2020 a oggi. Incredibile, ancorché logico se pensiamo che i profitti sono aumentati grazie all’effetto pandemia: chiusi in casa, molti si sono rifugiati proprio nei contenuti pornografici per passare il tempo (e tenersi occupati).
Quasi un milione al giorno
OnlyFans ha registrato profitto al lordo delle imposte per 433 milioni di dollari nell’anno conclusosi il 30 novembre scorso. Sette volte tanto rispetto a quanto incassato nel 2020. Radvinsky, nello specifico, si è beccato 284 milioni di dollari in dividendi per il 2021 cui bisogna aggiungerne altri 233 nel 2022. Quest’anno, in pratica, il proprietario ha incassato più o meno un milione al giorno. Mica male.
Attiva nel 2016, la piattaforma basata a Londra offre la possibilità a chiunque di aprire un profilo a pagamento e, appunto, di offrire contenuti in abbonamento ai propri follower. OnlyFans, per ogni transazione, trattiene una quota del 20%. La gamma di contenuti che si può trovare sul sito, evidentemente, è ampia. Ma il successo, dicevamo, è legato a doppio filo alla presenza di molta pornografia. Una categoria che Onlyfans aveva dichiarato, a sorpresa, di voler abbandonare non più tardi di un anno fa. Salvo poi fare marcia indietro dopo aver notato (eufemismo) più di un utente in subbuglio.
Verso una TV in streaming
Radvinsky, manco a dirlo, è un personaggio piuttosto discusso. Un passato nell’intrattenimento per adulti e nel marketing, è l’unico proprietario della holding di OnlyFans. Anni fa, nel 2004, fu citato in giudizio nientepopodimeno che da Microsoft per il presunto invio di milioni di e-mail ingannevoli agli utenti di Hotmail. Il caso, in un successivo momento, venne archiviato anche perché gli avvocati dell’imprenditore ribadirono a più riprese che le accuse erano prive di fondamento.
Il fatturato, si legge nel rapporto annuale, è salito a 932 milioni di dollari. Una crescita netta, nettissima se pensiamo ai 358 milioni dell’anno precedente. OnlyFans, d’altronde, ha raddoppiato il numero di abbonati e incrementato di un terzo e oltre il numero di creatori.
E nel futuro, che cosa ci sarà? L’azienda ha spiegato che fra le priorità per il breve termine ci sono la sicurezza informatica, una migliore moderazione dei contenuti nonché la promozione del nuovo servizio di streaming video (OFTV). Tradotto: l’obiettivo è fare soldi. Ancora e ancora.