Lavoro

Oggi Samsung si ferma

Primo sciopero in assoluto, in Corea del Sud, per i dipendenti del colosso tecnologico – «Non causerà alcuna carenza di spedizioni»
©JEON HEON-KYUN
Ats
07.06.2024 07:36

Primo sciopero in assoluto per i lavoratori del colosso tecnologico Samsung Electronics in Corea del Sud. L'astensione dal lavoro è prevista oggi. «Il primo sciopero alla Samsung Electronics avrà luogo attraverso l'utilizzo delle ferie retribuite, e risulta chiaro che molti dipendenti vi parteciperanno», ha detto Son Woo-mok, capo dell'Unione nazionale Samsung Electronics.

Samsung Electronics è uno dei maggiori produttori di smartphone al mondo e una delle poche aziende che a livello globale sviluppa chip di memoria di fascia alta usati per l'intelligenza artificiale generativa.

La direzione dell'azienda aveva avviato a gennaio i negoziati con i sindacati, ma le due parti non sono riuscite a ridurre le loro differenze: il gruppo, in una nota, ha spiegato di essere «impegnato con le organizzazioni dei lavoratori» e di volerlo essere anche in futuro. «Non vi è alcun impatto sulla produzione e sulle attività commerciali perché il tasso di utilizzo delle ferie retribuite il 7 giugno è inferiore a quello del 5 giugno dell'anno scorso», che, come venerdì, è stato inserito tra un giorno festivo e un fine settimana.

Circa una decina di lavoratori ha protestato davanti alla sede principale della Samsung a Seul, scandendo slogan per il «rispetto del lavoro. Non vogliamo un aumento del 6,5% o un bonus del 200%!». Samsung Electronics è l'unita filiale di punta del colosso sudcoreano Samsung Group, la più grande conglomerata a controllo familiare del Paese che domina gli affari nella quarta economia asiatica.

La società di ricerche TrendForce con sede a Taiwan ha rilevato che lo sciopero non avrà impatto sulla produzione di Dram e Nand Flash, né causerà alcuna carenza di spedizioni. Samsung rappresenta una parte significativa di produzione globale di chip di fascia alta, ma lo sciopero coinvolge i dipendenti della sede centrale, non i lavoratori delle linee di produzione, ha affermato TrendForce.