Il caso

Riuscirà Bluesky a battere X?

Dopo essere stato disponibile per un anno solo tramite invito, il social network finanziato da Jack Dorsey, ex CEO di Twitter, potrebbe diventare il nuovo rivale della piattaforma di Elon Musk – Ma come funziona?
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Red. Online
10.02.2024 12:30

Prima Mastodon. Poi Threads. E ora, Bluesky. La piattaforma X di Elon Musk ha un altro rivale. L'ennesimo, verrebbe da dire. Ma con una marcia in più. Già, perché il nuovo social network che promette di rubare la scena a quello dell'imprenditore sudafricano è stato voluto e finanziato proprio da Jack Dorsey. L'ex CEO e co-fondatore di Twitter che, tra le cose, avrebbe iniziato a lavorare a questo progetto già nel 2019. 

Nelle scorse ore, Bluesky ha aperto ufficialmente le porte a tutti coloro che vogliano iscriversi alla piattaforma. Per un anno, dal giorno del suo lancio, infatti, era stato possibile iscriversi solo tramite invito. Una fase chiamata «beta a numero chiuso»  che, tuttavia, aveva attirato ben tre milioni di utenti. E ora, promette di raggiungere ancora più persone. Basti pensare che, in un solo giorno, ha già guadagnato oltre 850 mila iscritti. 

Ma guardiamo il nuovo social nel dettaglio. Che cos'è e come funziona, soprattutto, Bluesky? Tanto per cominciare, si tratta di una piattaforma di microblogging, che utilizza un protocollo di trasferimento autenticato (AT), ossia un protocollo decentralizzato per social network. Sviluppato, guarda caso, proprio da Twitter Inc. In parole più semplici, si tratta di una piattaforma, disponibile sia sul web che sui sistemi operativi di iOS e Android, su cui le persone possono condividere brevi post. Esattamente come, ancora oggi, succede su X.

Le differenze tra le due piattaforme, infatti, sono davvero minime. Anche su Bluesky, gli utenti possono scrivere i loro pensieri o condividere fotografie, così come possono seguire – e in casi necessari bloccare o silenziare – alcuni account. Il tutto è organizzato in un feed che ricorda, neanche a dirlo, quello di X, con a lato suggerimenti sugli utenti da seguire.

Qualcosa che cambia, però, analizzando bene la piattaforma, c'è. Eccome. Tanto per cominciare, su Bluesky non esiste un organismo di controllo centralizzato. Il suo punto di forza, però, è quello di godere di un team di moderatori che monitorano gli utenti, accertandosi che le regole della community vengano rispettate. E non è tutto. Rispetto agli altri social, dove i post vengono mostrati in base al numero di "likes" ricevuti, sulla piattaforma di Dorsey tutti i contenuti appaiono, rigorosamente, in ordine cronologico. Un po' come accadeva su Twitter tanti anni fa, quando la mascotte era ancora un uccellino e nessuno ancora immaginava che, un giorno, sarebbe finito tra le mani di Elon Musk. Di più, oltre a questa caratteristica, diversamente da ciò che si vede su X, su Bluesky sono banditi anche tutti i post pubblicitari o sponsorizzati che potrebbero, in qualche modo, disturbare l'esperienza dell'utente.

L'ultima differenza con le altre piattaforme riguarda invece i messaggi privati. Diversamente dalla grande maggioranza di social network e social media, infatti, Dorsey non ha previsto una sezione dedicata alle conversazioni private tra utenti. Tuttavia, è possibile creare delle «stanza di discussione personalizzate» e algoritmi per personalizzare il flusso di post che appaiono nel feed (fatta eccezione per quanto riguarda l'ordine cronologico che permane in ogni caso). 

Bluesky, dunque, potrebbe riuscire a decollare e a «rubare» a X anche gli utenti più affezionati? Sì no forse. Il suo amministratore delegato, Jay Graber, in un post pubblicato proprio su X, ha scritto che «le cose stanno cambiando». Ma solo il tempo ci dirà se, effettivamente, aveva ragione.