Una casa museo per Luigi Rossi

Parla Matteo Bianchi, che ha raccolto a Tesserete opere e archivio del bisnonno - LE FOTO
Raffaella Castagnola
07.05.2014 05:05

Matteo Bianchi dopo gli studi di lettere all'Università di Zurigo ha svolto una breve attività di critico d'arte. Dal 1986 ha diretto per vent'anni il Museo di Villa dei Cedri di Bellinzona. Intanto a Milano sviluppa l'attività della casa editrice Pagine d'Arte che dal 2007 condivide con sua moglie Carolina Leite fra la Capriasca e Parigi. Nella sua casa museo di Tesserete ha riunito l'archivio e le opere (provenienti dalla sua famiglia) dell'artista Luigi Rossi.

Quando è nata l'idea di una casa-archivio e chi l'ha realizzata?

«La fortuna di crescere in mezzo ai quadri di Luigi Rossi, che è mio bisnonno, vuol dire ricevere una buona educazione sentimentale e culturale. È stata mia nonna a trasmettermi la conoscenza dell'opera di Luigi Rossi, coltivata durante gli studi grazie ai miei professori Ottavio Besomi e Dante Isella, poi approfondita con Rosanna Bossaglia nella preparazione della prima monografia dedicata all'artista nel 1979. Il volume, presentato alla Biblioteca cantonale di Lugana, dall'allora direttore e amico Adriano Soldini, mi ha poi suggerito il percorso da seguire, legato nella cultura e nell'affetto alla figura di Luigi Rossi: dalla mostra di Villa Ciani e Villa dei Cedri alla pubblicazione del catalogo ragionato del 1999, con il sostegno della Cornèr Banca, ha preso corpo il desiderio di rianimare opere e carte dell'archivio di famiglia nell'intento di offrire allo sguardo del visitante interessato questa meraviglioso patrimonio. Il progetto della casa museo in Capriasca, che è stata la regione dipinta e amata dal pittore, è stato realizzato dagli architetti Bernegger e Quaglia: l'invenzione dello spazio è stata condotta nel rispetto della doppia funzione di casa e museo».