A sud di Londra, nel Sussex e nel Kent
Itinerario
(agosto 2008)
- 1° giorno Londra – Arundel (100 km)
- 2° giorno Arundel – Chichester – Brighton (65 km)
- 3° giorno Brighton – Petworth (90 km)
- 4° giorno Amberley – Lewes – Sissinghurst – Beachy Head (95 km)
- 5° giorno Rushlake Green– Canterbury – Sandwich – Dover (220 km)
- 6° giorno Battle – Rye – Bodiam Castle (110 km)
- 7° giorno Chartwell – Knole – Hever (80 km)
- 8° giorno East Grinstead – Londra (80 km)
Durata del viaggio: 8 giorni
Operatore turistico: Organizzato in proprio
La Gran Bretagna non è un paese spettacolare, dove trascorrete due settimane e vedrete tutto quello che merita. No, va scoperta con calma. Per questa ragione assieme a mia moglie cerco di stabilire itinerari in zone non troppo vaste, scanditi da splendide soste in alberghi immersi nella campagna, come se ne trovano solo nel Regno Unito. Si incontrano quasi solo turisti inglesi. I paesaggi di mare, a cominciare proprio da Brighton, sono un po’ tristi e decadenti. Non sono gioiosi come quelli mediterranei, ma hanno un fascino tutto loro. Le cattedrali sono maestose. Castelli e manieri sono immersi nel verde di una splendida campagna e si ha l’impressione di trovarsi lontani dalla civiltà moderna, anche se Londra è molto vicina. Quei parchi sono una magia. Sembrano naturali e invece l’uomo li ha forgiati, è intervenuto con tatto sulla natura per renderla ancora più bella. Non sono mai appariscenti, sembrano lì da sempre così. Lo spirito di quei parchi lascia trasparire una cultura schiva e ricca di tradizione. Certo, perché qui la storia ha radici profondissime. E allora scoprite le residenze dove Anna Bolena e Enrico VIII consumarono il loro amore che mutò la storia del regno, il «White Garden» che ispirò a Vita Sackville-West i suoi romanzi, la campagna dove Winston Churchill si ritirava per scrivere i suoi saggi, i campi di battaglia dove nacque l’Inghilterra moderna e molto altro ancora.
Se amate castelli e manieri immersi nel verde della splendida campagna inglese questo itinerario non vi deluderà, perché ogni giorno ne visiterete uno o più. Ogni monumento ha una lunghissima storia e durante la visita scoprite mondi diversi con radici profondissime: questa è la Gran Bretagna. Immergendovi in queste storie di vita la vostra curiosità viene stuzzicata. Valido materiale didattico, sempre disponibile sul posto – dove ci sono le audio guide approfittatene – vi permette di collocare singoli episodi nel contesto storico generale.
Castelli e manieri
Dietro questi castelli con imponenti tenute si nascondono spesso progetti di vita. A volte contrastanti. Nel corso della stessa giornata visitate per esempio il Royal Pavilion a Brighton e Petworth House a una sessantina di chilometri di distanza. Sono ai poli opposti: orientaleggiante, stravagante e così poco «british» il primo, raffinato e colto il secondo. Libera interpretazione dell’architettura indiana – si parla di gotico indiano - all’esterno e in stile cinese all’interno il Royal Pavilion è stato edificato alla fine del Settecento dal principe del Galles, diventato in seguito regnante d’Inghilterra con il nome di Giorgio IV. Questa corte balneare, considerata dalle guide turistiche «una delle attrazioni più importanti di un viaggio nell’Inghilterra meridionale», è simbolo dei tempi di Giorgio IV, che amava soprattutto le feste, i banchetti (è esposto un menu con ben 36 portate) e la bella vita. In questa residenza visse con una seducente dama di origine aristocratica (Maria Anne Fitzherbert), che aveva clandestinamente sposato da giovane. Ottima l’audio guida.
Petworth House è invece una magnifica residenza seicentesca, con un’imponente collezione di dipinti, immersa in uno splendido parco considerato la massima espressione della teoria del paesaggio naturale dell’architetto paesaggista Capability Brown. L’intervento umano è consistito nel rendere la natura di questo luogo più armoniosa di quanto già non lo sia. Sontuoso all’interno il palazzo custodisce opere artistiche di grandissimo valore: van Dyck, Bosch, sculture antiche e la più grande collezione di opere di Turner dopo quella della Tate Gallery di Londra. Anche qui, ottima l’audio guida.
Alla corte di Enrico VIII e Anna Bolena
Proseguiamo ora il nostro percorso alla scoperta di altre storie di vita. La più appassionante e triste è certamente quella di Hever Castle per il ricordo dell’unione romantica e tragica fra Anna Bolena e Enrico VIII. Tra i due nacque una passione tanto grande che il re per divorziare dalla sua precedente moglie e per sposare Anna staccò l’Inghilterra dalla Chiesa cattolica romana cambiando così il corso della storia del suo paese. Dal matrimonio non nacque però un figlio maschio ed Anna fu condannata a morte per alto tradimento. In questo romantico castello del XIII secolo, circondato da un fossato colmo d’acqua e acquistato dalla famiglia Boleyn nel XV secolo, Anna trascorse la sua infanzia e fu prima amante e poi moglie del sovrano. Nella stanza di Anna è ancora conservato il «Book of Hours» che la giovane regina portava con sé il giorno della sua esecuzione, il 19 maggio 1536. La residenza ospitò più tardi un’altra delle sei mogli di Enrico VIII, Anna di Clèves, e poi cadde in rovina. All’inizio del Novecento un milionario americano (William Waldorf Astor,) s’innamorò del castello e della sua storia, compì un grandioso restauro e rese il palazzo più lussuoso di quanto era all’epoca di Anna Bolena. Si visitano i fastosi interni e lo splendido parco con un prezioso giardino all’italiana, che accoglie una collezione di sculture antiche. Ottima l’audio guida.
Sulle orme di Virginia Woolf
Sul nostro percorso incontriamo un’altra interessante figura femminile, quella della scrittrice Vita Sackville-West, amica di Virginia Woolf e autrice di numerosi romanzi che ben rendono l’atmosfera di questa splendida campagna del Kent. Il primo incontro avviene a Knole Castle. Con i suoi 7 cortili (i giorni della settimana), le sue 52 scalinate (le settimane dell’anno) e le sue 365 stanze (i giorni dell’anno) la scrittrice – che qui vi trascorse l’infanzia - paragonava Knole Castle a un «villaggio medievale». La residenza, considerata una delle più prestigiose d’Inghilterra, fu progettata nel ‘400, appunto sulla base del calendario, da un arcivescovo di Canterbury. È circondata da un enorme parco naturale, dove, per la gioia dei bimbi, un branco di cervi si lascia fotografare ed avvicinare.
Vita Sackville-West la ritroviamo a Sissinghurst Castle, una magnifica dimora del periodo Tudor. «Come l’ho vista – scrive Vita – me ne sono innamorata. Fu un colpo di fulmine. Occorreva però agire senza perdere tempo, perché il castello sprofondava nello squallore e nella sporcizia e il giardino gridava aiuto». La torre divenne il suo studio e il giardino il suo monumento: «il classicismo più severo del disegno è unito all’originalità più esuberante nella scelta delle piante». Di particolare bellezza il celebre roseto e il «White Garden», dove, come suggerisce il nome, ci sono solo fiori bianchi. È oggi considerato come uno dei giardini inglesi più famosi e più belli e un magnifico esempio dell’arte di architettura del paesaggio.
Nell’eremo di Winston Churchill
Chi ama i racconti epici apprezzerà Bodiam Castle, un tipico castello medievale circondato da un fossato colmo d’acqua. Fu costruito nel XIV secolo per impedire ai Francesi, in cerca di saccheggi, di risalire il fiume e di inoltrarsi all’interno delle terre.
Molto interessante anche la visita di Arundel Castle, splendida residenza dei duchi di Norfolk, dove il corpo di guardia ed il mastio originario, sono sopravvissuti a 750 anni di storia. Interessante il commento dell’audio guida.
Terminiamo questa veloce carrellata a Chartwell con la residenza di uno dei personaggi storici più importanti del Novecento: Sir Winston Churchill. Il celebre statista amava questo luogo immerso nel dolce paesaggio del Kent. Acquistò nel ’22 la casa di epoca medio-Vittoriana e la ristrutturò. Fu una casa di famiglia e il suo eremo, dove poteva rilassarsi dipingendo nel giardino o nel suo studio (molte opere sono oggi esposte), ma fu anche al centro della sua carriera politica. Qui concepì una gran parte dei suoi scritti. Dopo la seconda guerra mondiale Sir Winston, nonostante la sconfitta elettorale, fu generalmente riconosciuto come il più grande inglese vivente. Nel 1946 un gruppo di amici acquistò la casa in modo che lo statista potesse continuare a vivere qui e, dopo la sua morte, diventasse museo. È visitata giornalmente da una moltitudine di inglesi che rendono omaggio a questo grande saggio della storia del XX secolo.
Dove nacque l’Inghilterra moderna
A Battle potete visitare i luoghi in cui si disputò la violenta e sanguinosa Battaglia di Hastings, che segnò la nascita dell’Inghilterra moderna. Sulle alture di questa collina i Normanni, condotti da Guglielmo il conquistatore, il 14 ottobre del 1066 vinsero le truppe inglesi del re Harold. Attraverso un’audio guida potete rivivere i momenti salienti di quella cruenta battaglia durata un’intera giornata. Per commemorare la vittoria, Guglielmo il conquistatore, diventato re d’Inghilterra, fece erigere una vasta abbazia. Oggi se ne possono visitare solo le affascinanti rovine, perché venne distrutta durante la cosiddetta Dissoluzione, quando cioè Enrico VIII, per le vicende che abbiamo visto prima, decise di staccarsi dalla Chiesa di Roma e distrusse molti luoghi di culto cattolici. L’altare maggiore della chiesa, per ordine di Guglielmo, fu eretto proprio sul posto dove cadde re Harold.
Importanti cattedrali
Canterbury, con la sua celebre cattedrale, è considerata la capitale ecclesiastica d’Inghilterra. La cittadina è molto gradevole e offre un’atmosfera medievale.
Fu Sant’Agostino, inviato in queste terre da Roma, a convertire la popolazione pagana al Cristianesimo. La sua missione ebbe tanto successo che Canterbury diventò il cuore della chiesa inglese e Agostino fu consacrato primo arcivescovo.
La cattedrale fu costruita in varie tappe dall’XI al XV secolo. Presenta pertanto diversi stili: dal romanico alle varie forme del gotico. Dal ‘400 a oggi i mutamenti sono stati davvero pochi. Persino i bombardamenti del 1942, durante la Seconda guerra mondiale, hanno miracolosamente risparmiato questo simbolo della chiesa britannica.
A rendere ancora più celebre questo luogo di culto fu l’assassinio dell’arcivescovo Thomas Becket nell’anno 1170. Secondo la tradizione quattro cavalieri di Enrico II presero il sovrano alla lettera quando lo sentirono esclamare che sarebbe stato opportuno sbarazzarsi di «questo importuno in sottana». Thomas fu barbaramente assassinato. Due anni più tardi fu canonizzato e la sua tomba attirò immediatamente una folla di pellegrini. La cattedrale divenne così il più importante luogo di pellegrinaggio di tutta l’Europa del nord.
Ne «I racconti di Canterbury» di Chaucer, un classico della letteratura inglese, attualizzato da Pier Paolo Pasolini, vengono riferite numerose storie di pellegrini giunti nella cattedrale attratti dalla figura dell’arcivescovo martirizzato.
Chichester, tipica e graziosa cittadina del sud dell’Inghilterra caratterizzata da un’omogenea architettura settecentesca, ospita un’altra splendida cattedrale costruita tra il 1091 e il 1184. «È caratterizzata dallo stile e dall’ingegno romanico, anche se ogni movimento architettonico del Medioevo ha lasciato la sua traccia» (Guida Michelin verde). Il gioiello della cattedrale è costituito da alcune lastre di pietra scolpite nel XII secolo raffiguranti scene della resurrezione di Lazzaro. Splendide anche due vetrate di Marc Chagall (1887-1985), che non sono l’unico elemento moderno inserito in questo monumento antico, attento a costituire un trait d’union tra passato e presente.
Cittadine e villaggi
Abbiamo già detto dei piacevoli centri storici della medievale Canterbury e della settecentesca Chichester. Il villaggio più affascinante toccato dal nostro itinerario è però certamente Rye. Anticamente faceva parte dei cinque porti della Lega marittima del Kent e del Sussex creata da re Edoardo il Confessore per fornire navi ed uomini alla difesa del regno. Nel corso dei secoli il mare si è ritirato e oggi si trova a 3 chilometri di distanza. Amata da artisti e scrittori Rye mantiene il fascino del passato quando era un covo di crudeli briganti. Il borgo si compone di tre arterie longitudinali collegate tra loro da numerose stradine, dove passeggiando avete l’impressione che il tempo si sia fermato.
Molto simile, anche se meno affascinante di Rye, appare Sandwich, anch’esso membro della Lega marittima del Kent e del Sussex, attraversato dal fiume Stour.
La cittadina di Lewes, anch’essa graziosa, si articola come numerosi altri villaggi che si attraversano lungo l’itinerario attorno alla strada principale («High Street»). È dominata da un imponente castello del XVI secolo, da cui si gode di una splendida vista sui tetti rossi del borgo.
Paesaggi di mare
In Inghilterra la moda dei bagni di mare fu inaugurata e lanciata a Brighton. La sua spiaggia, affiancata da un lungomare con eleganti architetture georgiane, regency e vittoriane, le viuzze tortuose di ciò che rimane dell’antico quartiere dei pescatori, i vasti viali verdi e fioriti fanno di Brighton la regina delle stazioni balneari britanniche. Il rinnovato interesse per quello che un tempo era un villaggio di pescatori lo si deve al dottor Richard Russell, che verso la metà del XVIII secolo decantava i benefici dei bagni di mare. Con la costruzione, attorno al 1840, della linea ferroviaria che la collegava alla capitale, Brighton diventò una piccola Londra sul mare.
Passeggiando sul lungomare si intuisce lo splendore del passato, anche se oggi la cittadina appare un po’ trasandata. Palazzi moderni contrastano con l’eleganza delle costruzioni ottocentesche, in particolare Brunswick Square del 1825/7, uno dei complessi architettonici più prestigiosi del lungomare assieme all’architettura vittoriana del Grand Hotel e del Metropole.
Le bianche scogliere di Dover
Dulcis in fundo non potevano mancare in un viaggio nell’Inghilterra del sud le bianche scogliere. Le più affascinanti non si trovano però a Dover, come tutti noi pensiamo, ma pochi chilometri ad ovest di Eastbourne. A Beachy Head le bianche falesie raggiungono un’altezza di 150 metri. Verso ovest la costa forma un vasto pianoro che si conclude in colline più piccole anche se meno spettacolari. Si tratta delle «Seven Sisters», accessibili solamente a piedi. Una splendida passeggiata corre lungo tutto il tragitto, che si può percorrere comodamente tra mare, falesie bianche e una campagna verde e incontaminata.
A Dover le bianche scogliere, rinomate in tutto il mondo, si estendono per 16 chilometri su entrambi i lati della città, ma il tratto più bello è a est, noto come il «Langdon Cliffs». Dal parcheggio in Upper Road, seguendo i cartelli «White Cliffs», si giunge a un posteggio, da cui parte una piacevole passeggiata a piedi di circa 3 chilometri lungo la sommità della scogliera. Il paesaggio è affascinante, ma meno selvaggio che a Beachy Head. Ci troviamo infatti sullo stretto con il movimentato porto di Dover alle spalle.
Per saperne di più
- Londra, Le Guide Mondadori, Milano 2000
- Londra, Meridiani, Dicembre 98-Gennaio 99
- Gran Bretagna, La Guida Verde Michelin, Milano 2000
- Grand-Bretagne, Guides Bleus Hachette, Paris 1994
- Inghilterra, Lonely Planet, Torino 2005
- Inghilterra del sud, Touring Club Italiano, Milano 2003
- Gran Bretagna, Touring Club Italiano, Milano 2000
- Gran Bretagna Irlanda, Touring Club Italiano, Milano 2005