Repubblica Ceca / Praga

Straordinario salotto del Settecento

Sulla collina dove sorge la cittadella antica sorta attorno al castello e alla cattedrale. Nel cosiddetto «Piccolo Quartiere», delizia settecentesca. Sul celebre Ponte Carlo e nella piazza del centro, una delle più belle al mondo. Nell’antico cimitero e nelle sinagoghe del quartiere ebraico.
Giò Rezzonico
01.10.2003 12:00

Itinerario

(ottobre 2003)

  • Praga

 

Durata del viaggio: 3 giorni

Operatore turistico: Organizzato in proprio

  

  

 

 

Praga è certamente una delle più belle città europee. Le sue dimensioni la rendono particolarmente piacevole per un fine settimana prolungato. In tre giorni si possono comodamente visitare i principali monumenti e qualche museo. Certo, per una visita approfondita sarebbe necessaria una settimana, che vi permetterebbe di approfittare anche della vastissima offerta musicale (classica, opera, etnica), teatrale (famosi i teatri delle marionette) e museale.

Comunque potete iniziare con un fine settimana e vi assicuro che vi verrà voglia di tornare. Scegliete un albergo in centro: potrete così visitare la città spostandovi a piedi. La cucina boema è molto gustosa, ma non è facile trovare ristoranti non turistici. I praghesi sembrano apprezzare particolarmente i piatti stranieri, soprattutto quelli francesi e italiani (mai viste tante pizzerie) e i fast food. La città nel periodo post comunista si è infatti assolutamente occidentalizzata. L’avevo visitata per la prima volta nel ’69 all’indomani della Primavera di Praga. Ci sono tornato nel 2003, parecchi anni dopo la caduta dell’impero comunista: era irriconoscibile. Era diventata un salotto, una metropoli tranquilla e piacevole, dove potrete «perdervi» senza timore per le viuzze del centro storico.

 

Nel ‘400 era più estesa di Parigi e di Londra

Quella che possiamo ammirare oggi è soprattutto la Praga barocca del XVIII secolo. Ma la città conobbe il suo massimo splendore nel Medioevo, in particolare sotto il regno (1346–78) di Carlo IV, imperatore del Sacro Romano Impero e sovrano saggio e colto. A quei tempi Praga era più estesa di Parigi e Londra ed ebbe la prima università d’Europa. Per 400 anni fu sottomessa agli Asburgo. Ebbero anche sovrani illuminati, come Rodolfo II, che diffuse a Praga lo spirito del Rinascimento. Per ottenere per la prima volta l’indipendenza, seppure per un breve periodo, Praga dovette attendere fino al 1918. Durante la Seconda guerra mondiale fu poi occupata dai nazisti e dopo la liberazione seguirono 40 anni di grigio comunismo. Il vero sapore della libertà i praghesi lo assaporano però solo a partire dalla Rivoluzione di velluto del 1989, quando diventarono davvero indipendenti. 

 

Tre giorni in città

Le zone turisticamente interessanti sono cinque: il castello, il «Piccolo Quartiere», la città vecchia, quella nuova e il quartiere ebraico.  Alla collina su cui sorge la cittadella antica, dovrete dedicare almeno una giornata, con la visita del castello, della cattedrale di San Vito, delle fortificazioni, degli splendidi monasteri barocchi di Strahov e di Loreto. Le romantiche viuzze di questa parte della città vi daranno la sensazione di tornare indietro nel tempo. Non perdete il museo d’arte antica del Palazzo Sternberg. Il cosiddetto «Piccolo Quartiere» occupa invece le pendici della collina che separano il castello dalla Moldava, il fiume che attraversa la città. Qui l’attività edilizia si è pressoché arrestata alla fine del ‘700. Passeggiando ammirerete splendidi palazzi e l’imponente chiesa di San Nicola. Non mancate la romantica isola di Kampa.

Per raggiungere la città vecchia, vero cuore di Praga, dovrete attraversare il trecentesco Ponte Carlo, il monumento più famoso della città, con le sue deliziose statue. Attorno alla indimenticabile piazza Staroměstské náměstí (Piazza della Città Vecchia) sopravvive un dedalo di viuzze. Grazie ai suoi edifici storici splendidamente restaurati la piazza è considerata uno degli spazi urbani più vivibili al mondo. Non mancate, allo scoccare delle ore, di immergervi nella folla di turisti che assistono, davanti all’Orologio astronomico del Municipio, alla processione dei dodici apostoli. Nel Medioevo Praga ospitava un’importante comunità ebraica, che abitava un quartiere confinante con la città vecchia. Estremamente suggestiva è la visita dell’antico cimitero e delle sinagoghe. In particolare la sinagoga Pinkas: sui suoi muri si leggono i nomi del 77'297 ebrei deportati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, che non fecero più ritorno. Concludete la visita del quartiere recandovi al convento di Sant’Agnese, che propone una straordinaria collezione di tavole del Tre, Quattro e Cinquecento.

 

 

Per saperne di più

  • Prague, Le Guide Vert Michelin, Clermont-Ferrand 2000
  • Praga, Le Guide Mondadori, Milano 2003
  • Praga, DeAgostino-Baedecker, Novara 1992
  • Praga, Lonely Planet, Torino 2003
  • Praga, Meridiani, Dicembre/Gennaio 2004
  • Praga, Meridiani, Settembre 1993
  • Angelo Maria Ripellino, Praga magica, Torino 1973
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