Europa / Germania

Sylt. L’isola più a nord della Germania

Una destinazione ideale per gli amanti delle passeggiate e della bicicletta con centinaia di chilometri di sentieri e piste ciclabili in pianura lungo il mare, tra dune di sabbia e la brughiera in una natura incontaminata protetta da 11 riserve naturali.
Giò Rezzonico
02.06.2024 12:00

Itinerario

Giugno 2024

  • List
  • Hörnum
  • Wenningstedt
  • Kampen
  • Westerland

 

Durata del viaggio: 7 giorni

Operatore turistico: Organizzato in proprio

 

 

Una natura incontaminata e austera con 40 chilometri di spiagge, scogliere, dune di sabbia bianca, ampie distese verdi punteggiate da ginestre, erica e profumatissime rose selvatiche, villaggi con antiche case dai ripidi tetti in paglia. Una destinazione ideale per gli amanti delle passeggiate e della bicicletta. Frequentata soprattutto da turisti tedeschi: durante una settimana di vacanza nel mese di giugno non abbiamo sentito pronunciare una parola in lingua straniera.

Sylt, che in tedesco si pronuncia Zült, con i suoi 20 mila abitanti è l’isola più settentrionale della Germania. Appartiene all’arcipelago delle isole Frisone, che si estende al largo delle coste danesi ed olandesi. La si raggiunge in aereo, con voli diretti dalle principali città tedesche, dall’Austria e da Zurigo, in treno oppure in automobile percorrendo l’ultimo tratto in traghetto o su treni navetta.

A torto più famosa per il suo lusso che per le sue bellezze naturali, Sylt ebbe un’esplosione di notorità negli anni Sessanta del Novecento grazie ai soggiorni di Gunter Sachs accompagnato dall’avvenente Brigitte Bardot. Era nota però già a fine Ottocento per i suoi centri termali, caratteristici per le loro eleganti architetture liberty inserite in villaggi di pescatori e  di balenieri. All’inizio del Novecento si distinse anche per le sue spiagge di nudisti, ritratte nelle opere del pittore tedesco Magnus Weidemann, che diventarono una specie di manifesto pubblicitario.

 

Una natura incontaminata

Sylt offre una natura splendida, ma anche fragile per l’esposizione dell’isola a forti venti, piogge e tempeste, che ne erodono la superficie. Le sue condizioni meteo sono molto instabili, come su tutte le isole del nord. In una giornata il sole e la pioggia si possono alternare varie volte. E non fidatevi troppo delle previsioni meteorologiche, perché è sufficiente che cambi la direzione del vento per renderle inattendibili.

Più della metà della superficie dell’isola è ricoperta di dune, che possono raggiungere 50 metri di altezza. La costa ovest si affaccia sul mare aperto del Nord ed è percorsa da 40 infiniti chilometri di splendide spiagge di sabbia bianca, lungo le quali si può camminare a piedi scalzi. La costa est, decretata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, si affaccia invece sul più tranquillo mare di Wadden, che a tratti sembra una laguna con i suoi numerosi sentieri lungo le pianure paludose. Il paesaggio è caratterizzato da forti maree, che si alternano con un ritmo di 6 ore e possono modificare il livello del mare fino a 3 metri. Mare che solo in casi eccezionali in estate raggiunge la temperatura di 20 gradi. Importante ricordare infine che più della metà del territorio dell’isola è protetto da ben 11 riserve naturali.

 

Tra Danimarca e Germania

Fin dal Medioevo Sylt, per la sua posizione geografica, è appartenuta alla corona danese. Nel 1435 l’isola fu divisa fra Danimarca e Germania: il Listland, cioè la regione all’estremo nord, rimase sotto il dominio danese, mentre il resto dell’isola venne amministrato dal ducato di Schleswig. Nel 1864, quando l’esercito danese fu sconfitto da quello prussiano, tutto il territorio di Sylt passò sotto il dominio tedesco. Al termine della prima guerra mondiale venne indetta una votazione per chiedere alla popolazione se desiderava appartenere alla corona danese o allo stato tedesco. 2715 cittdini votarono a favore della Germania, mentre solo 356 optarono per la Danimarca. Le due comunità hanno comunque sempre convissuto pacificamente, grazie anche al fatto che la comunità danese si è socialmente organizzata con istituzioni proprie aprendo tra l’altro una scuola, un centro culturale e una parrocchia.

 

Keitum, antica capitale

Sebbene l’isola sia di piccole dimensioni propone centinaia di chilometri di piste ciclabili e di sentieri. Ma è anche un paradiso per i surfisti, grazie alla sua esposizione ai venti. Sylt è comunque nota in Germania soprattutto come destinazione alla moda per un pubblico esclusivo, che trova splendidi campi da golf e negozi di gran lusso per chi ama lo shopping.

Per scoprire le proposte di passeggiate, dato che non esiste una documentazione cartacea, è consigliabile scaricare da internet l’applicazione di Komoot.

Qui di seguito vi consiglio le gite più significative.

Iniziamo dalla visita di Keitum, antica capitale e certamente il villaggio più affascinante dell’isola, grazie alla sua atmosfera che ricorda il passato. Antiche case, risalenti al Settecento o anche antecedenti, con i loro giardini e ampi tetti in paglia, ricordano i fasti di altri tempi, quando gli uomini viaggiavano in terre lontane per il commercio di spezie, tessuti e tè, oppure facevano la fortuna con la caccia alla balena. Un piccolo museo racconta la storia di questo passato, quando la responsabilità della famiglia e del villaggio era affidata alle donne, data l’assenza degli uomini. Un passato che si può scoprire anche leggendo le lapidi del grazioso cimitero accanto alla chiesa medievale di St. Severin con il suo massiccio campanile quattrocentesco.

Keitum, protetta dalle cosiddette scogliere verdi (perché ricoperte di vegetazione), è stata costruita a qualche centinaio di metri dal mare per essere meno esposta alle tempeste. Oggi conta 850 abitanti e 500 proprietari di case di vacanza. I prezzi degli immobili sono tra i più elevati di tutta la Germania. La principale attività del villaggio, come di tutta l’isola, è il turismo e le antiche case, al piano terreno, ospitano eleganti boutiques.

Oltre alla visita del villaggio, Keitum propone anche una bellissima  passeggiata lungo le scogliere verdi e la costa orientale, sulla quale si affacciano austere case di vacanza.

 

Le punte nord e sud

Altre due passeggiate da non perdere sono quelle che girano attorno alle due estremità nord e sud dell’isola e permettono di passare dalle possenti onde del mare del Nord alle acque più tranquille del mare di Wadden.

Iniziamo dalla gita attorno alla punta nord, nel cosiddetto Listerland, che fino al 1866 ha fatto parte della corona danese. Si tratta di una sorta di «gomito» che si estende sopra la cittadina di List, fino a un secolo fa raggiungibile solo a piedi. Qui la terra appartiene ancora alle antiche famiglie di origine danese ed è tuttora a disposizione degli agricoltori locali, che grazie a un antico diritto di successione hanno potuto mantenerne la proprietà. Una lunga gita ad anello parte da List, ma richiede 5 o 6 ore di cammino per una distanza di circa 20 chilometri. Una passeggiata più breve la si può invece effettuare raggiungendo in automobile, pagando un pedaggio di 6 euro, il cosiddetto «gomito» fino al posteggio di Leuchtturm List-ost; da lì si può iniziare il giro ad anello, camminando per un paio d’ore lungo la spiaggia, attorno alla punta più a nord della Germania.

Per la gita alla punta sud, si consiglia di recarsi fino al grazioso villaggio di Hörnum, dove si può posteggiare, e raggiungere a piedi il porto, da cui si parte, camminando lungo la spiaggia, per il giro della punta, seguendo un percorso ad anello oppure andando e tornando lungo il mare.

 

Le scogliere rosse

Un’altra escursione da non perdere è quella che collega i villaggi di Wenningstedt e Kampen, passando per le celebri Rotes Kliff. All’andata si cammina sulla sabbia lungo la spiaggia, mentre il ritorno avviene seguendo un sentiero costiero, che attraversa le dune con splendidi panorami sulla costa. Comprendendo anche la visita dei due borghi bisogna contare tra le 4 e le 5 ore.

Iniziamo dalla visita del grazioso villaggio di Wenningstedt. Posteggiate nei pressi del laghetto, attorno al quale sorgeva anticamente il centro storico. Imboccate l’idilliaco sentiero che lo circonda, su cui si affacciano antiche case e raggiungete la chiesa, dietro la quale troverete una collinetta che ospita la più grande tomba in pietra (Denghood) del nord Europa occidentale, risalente a 5 mila anni fa. È possibile entrare nella camera funeraria ovale (5 metri di lunghezza, 3 di larghezza e 1,80 di altezza) scendendo da una scaletta in ferro. A poche centinaia di metri da questo interessante luogo storico inizia la nostra passeggiata lungo la spiaggia del mare del Nord, che in circa 5 chilometri ci porta a Kampen passando per le famose Rotes Kliff. I toni rossastri della scogliera sono dovuti a un tipo di argilla ricca di ferro, risalente a oltre 100 mila anni fa, che si colora a contatto con l’ossigeno. Si tratta di un materiale molto morbido che viene corroso dalle mareggiate invernali.

Al centro di un magnifico paesaggio composto da dune, brughiere, spiagge, scogli che si affacciano sul mare del Nord, sorge il grazioso villaggio di Kampen: 470 abitanti e milleduecento proprietari di case di vacanza. Già il pittore Emil Nolde e lo scrittore Thomas Mann vi trascorrevano le vacanze.  Lo slogan del villaggio «Al top in Germania» lascia intuire il suo carattere lussuoso con la sua famosa  «Via del Whisky» (Stönwai), dove in 300 metri sono concentrati tutti i brand del lusso internazionale. A rendere piacevole e armonioso il villaggio sono le sue abitazioni, dai prezzi proibitivi, realizzate in mattoni con i tetti in paglia come ha decretato una legge in vigore dal 1913. La via del ritorno verso Wenningstedt avviene lungo un sentiero costiero attraverso le dune con splendide vedute sul mare del Nord e sulla brughiera. Lungo il percorso si accede, tramite una ripida scalinata, alla duna di Uwe, il punto più alto dell’isola a una quota di 52 metri.

 

Westerland, la capitale

All’inizio del ventesimo secolo era considerata la stazione termale più alla moda sulla costa tedesca del mare del Nord. Gli antichi e affascinanti edifici in stile liberty sono però stati abbattuti dalla speculazione edilizia per far posto ad anonimi palazzi moderni. Il centro storico sorgeva attorno alla chiesa, distante alcune centinaia di metri dal mare per resistere alle tempeste. Oggi una via pedonale, su cui si affacciano negozi e ristoranti, porta al lungomare, dove è stato costruito un moderno centro termale con una piscina che riproduce il movimento delle onde. Non molto distante in direzione sud si trova un acquario di scarso interesse con acqua proveniente dal mare.

Non lontano dall’acquario si accede a una passeggiata circolare (Rantumbecken, ingresso dal campeggio di Rantum), che percorre un lungo argine costruito sul mare di Wadden e attraversa, su passerelle in legno, alcuni paesaggi paludosi.

 

 

Per saperne di più

  • Sylt, Marco Polo, Ostfildern 2023 (esiste solo in tedesco)
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