Malta

Tra natura, preistoria e leggenda

Alla scoperta delle più belle spiagge delle tre isole che compongono l’arcipelago: Malta, Gozo e Comino. Di grande interesse anche la visita ai templi megalitici risalenti al periodo tra il 3800 e il 2500 avanti Cristo. Per concludere non può mancare un itinerario sulle tracce dei mitici Cavalieri dell'Ordine di Malta..
Giò Rezzonico
01.02.2004 12:00

Itinerario

(febbraio 2004)

  • 1° giorno Ticino – La Valletta
  • 2° giorno La Valletta
  • 3° giorno Isola di Malta
  • 4° giorno Isola di Comino e Isola di Gozo
  • 5° giorno La Valletta – Ticino

  

  

Durata del viaggio: 5 giorni

Operatore turistico: Organizzato in proprio

  

  

 

 

L’arcipelago maltese, che si compone delle isole di Malta, Gozo e Comino, distanti una ventina di minuti di traghetto una dall'altra, costituisce un piccolo paradiso del turismo. L'offerta è molto ampia e variegata. Spazia dal turismo culturale (di grande interesse le testimonianze preistoriche), a quello balneare, ai soggiorni di studio per seguire corsi di lingua inglese. In estate, quando le temperature sono più elevate, si privilegiano il mare, gli sport acquatici e la vita nottura. Durante gli altri mesi dell'anno, quando le temperature sono più miti, ci si può maggiormente concentrare sulle proposte culturali, senza però trascurare le bellezze naturali di queste incantevoli isole situate al centro del Mediterraneo.

 

Storia e architettura

Dopo la caduta dell'impero romano e prima dell'arrivo, nel 1530, dei cavalieri di San Giovanni, comunemente denominati dell'Ordine di Malta, le isole appartenente all'impero di Bisanzio, furono conquistate dapprima dagli arabi e quindi dagli spagnoli. I cavalieri dominarono l'arcipelago fino all'arrivo di Napoleone nel 1789. Due anni dopo Malta diventò colonia britannica. Solo dal 21 settembre 1964 è una repubblica e ha un presidente maltese. Dal primo maggio del 2004 fa parte della Comunità Europea.

Questo complesso iter storico lo si riscontra nella lingua maltese: una sintesi degli idiomi di tutte le culture che sono transitate sull'arcipelago. Anche l'architettura ricorda il passato storico. Ci rimangono poche testimonianze dell'epoca romana (I bellissimi mosaici della città romana di Rabat), pochissime dei successive sette secoli e moltissime della civiltà Cristiana.

Le opere più significative risalgono all'epoca aurea dell'isola, quella dei Cavalieri (1530-1789). In questo periodo si andò affermando un vero stile architettonico maltese: una sintesi tra il classicismo rinascimentale italiano e il barocco spagnolo. Civiltà raffinate come quelle bizantine e arabe sono infatti state cancellate: Normanni, Aragonesi e Spagnoli prima e i cavalieri poi, tutti fieri difensori della cristianità, distrussero i segni di una presenza determinante per l'arcipelago, come quella dell'Islam. L'impronta araba è comunque riconoscibile anche in architetture. Gli edifici residenziali e le case civili sono stati costruiti, fino quasi al ventunesimo secolo, con caratteristiche tipicamente arabe, tanto che i villaggi delle isole maltesi sono più assimilabili a un paesaggio nordafricano che sud europeo.

La religione cattolica, che ha determinato la storia dell'arcipelago, è tuttora fortemente ancorata nella costituzione maltese. Lo spirito cattolico non è però origine solo di chiusura, ma abbinato al carattere aperto dei maltesi fornisce anche il pretesto per manifestare un simpatico atteggiamento festaiolo. Da Pasqua all'autunno ogni villaggio celebra la sua festa patronale seguendo canoni ben precisi, che affondano le loro radici nella cultura contadina del XII secolo. I prospetti turistici dell'isola sostengono che non potete dire di conoscere Malta, se non avete partecipato a una «festi».

 

I mitici Cavalieri dell'Ordine di Malta

Uno degli itinerari più suggestivi che si possono percorrere sull’isola, che richiede una giornata, è certamente quello sulle orme dei mitici Cavalieri di San Giovanni, o altrimenti definiti dell'Ordine di Malta. L'ordine nacque nell'XI secolo con un intento medico assistenziale nei confronti dei pellegrini che visitavano la Terra Santa. Ma con le Crociate i Cavalieri, provenienti da otto diversi paesi (Provenza, Alvernia, Francia, Italia, Argovia, Germania, Castiglia e León e Inghilterra), si trasformarono anche in combattenti per la cristianità. Approdarono a Malta nel 1530 per volontà di Carlo V, dopo che l'isola di Rodi, loro precedente sede, era caduta nelle mani dei Turchi. Ma i Turchi si fanno vivi presto anche a Malta. In due occasioni: nel 1551 e nel 1565. Grazie al coraggio dei Cavalieri e alle loro straordinarie fortificazioni furono però «gloriosamente» respinti. Tanto che i cronisti dell'epoca descrivono queste vittorie come l'affermazione del bene sul male. Le grandi potenze europee, colpite dal coraggio dei maltesi durante l'assedio turco, misero a disposizione enormi ricchezze per trasformare Malta in un baluardo contro l'Oriente. Birgu venne ribattezzata Vittoriosa e la capitale, nel 1571, si trasferì a La Valletta, edificata ex novo sul modello delle città fortificate europee. Su tutta l'isola si costruirono fortificazioni e torri d'avvistamento, chiese e palazzi. L'arcipelago conobbe 200 anni di grande splendore. 

Visitando l'arcipelago troverete ovunque tracce dell'epoca dei Cavalieri. Ci limiteremo qui ad elencare i luoghi di visita che non potrete mancare, iniziando da Birgu, oggi Vittoriosa, l'antica capitale, dove ammirerete le fortificazioni, il Forte Sant'Angelo tuttora abitato da un Cavaliere, il Palazzo dell'Inquisitore e quelli delle cosiddette «Langues», cioè appartenenti ai Cavalieri provenienti da una stessa «nazione». Ma veniamo a La Valletta, una città completamente edificata nella seconda metà del Settecento, che presenta un tessuto urbano estremamente omogeneo. Anche qui visiterete le fortificazioni, i palazzi dei Cavalieri, il Forte Sant'Elmo con la Sacra Infermeria, le numerose chiese, le animate strade del centro e il «tempio» dei Cavalieri: la suggestiva Concattedrale di San Giovanni Battista dove ad ognuna delle otto «Langues» è dedicata una cappella e dove il pavimento è costituito da un'ininterrotta sequenza di oltre 400 pietre tombali di Cavalieri. Tra le opere più pregevoli della cattedrale vanno segnalati due capolavori del Caravaggio. 

Anche la cittadella di Victoria, la capitale dell'isoletta di Gozo, ha assunto l'attuale assetto nel Seicento con l'intervento dei Cavalieri. In questo periodo si andò affermando un vero «stile maltese»: una sintesi tra il classicismo rinascimentale italiano e il barocco spagnolo.

 

Un viaggio nella preistoria

Una delle scoperte più sorprendenti di questo viaggio, anche perché relativamente poco conosciuta, riguarda l'epoca preistorica. I ritrovamenti sono di eccezionale interesse, anche se a livello internazionale non viene ancora loro riconosciuta l'importanza che meriterebbero. Quelli qui menzionati possono essere visitati in un giorno, date le brevi distanze tra un sito e l'altro.

Nell'arcipelago sono stati scoperti finora oltre venti templi megalitici risalenti al periodo tra il 3800 e il 2500 avanti Cristo. I più interessanti sono quelli di Tarxien, Hagar Qim, Mnajdra e Ggantija. Sembra che la costruzione di questi luoghi di culto fosse opera di architetti che seguivano progetti, piani di costruzione e di decorazione ben precisi. Lo si desume da alcuni modellini rinvenuti negli scavi, ed esposti all'eccezionale Museo Nazionale d'Archeologia di La Valletta. I templi avevano entrate monumentali formate da immense pietre alte fino a 6 metri e pesanti fino a 50 tonnellate. Questi edifici erano suddivisi in celle ovali, dove venivano officiati sacrifici di animali. Probabilmente erano dedicati a divinità femminili. Tutto ciò ci lascia presagire che si trattasse di una civiltà patriarcale. Particolarmente suggestivi i siti di Hagar Qim e Mnajdra. Sorgono in un contesto naturale grandioso, in riva al mare. È dello stesso periodo - tra il 3800 e il 2500 avanti Cristo - anche lo straordinario Ipogeo di Hal Saflieni, un vastissimo cimitero sotterraneo scavato su tre livelli, dove sono stati rinvenuti ben 7 mila scheletri umani risalenti a quell'epoca. Si ritiene fosse il luogo di sepoltura di una casta di sacerdotesse. In questo sito venne rinvenuto uno degli oggetti più straordinari esposti al Museo d'Archeologia di La Valletta, dove sono stati raccolti gli oggetti rinvenuti durante gli scavi nei templi. Si tratta di una statuetta lunga 12 centimetri. Rappresenta una «donna dormiente», di generose dimensioni, sdraiata su un fianco sopra un lettino. Nessuno potrebbe immaginare che quella statuetta abbia più di 5 mila anni. Ma attenzione, per visitare l'Ipogeo dovete prenotarvi con settimane di anticipo. Potrete invece entrare senza difficoltà al Museo Nazionale d'Archeologia di La Valletta, dove sono raccolti gli originali di statue e bassorilievi rinvenuti nei vari siti. Celebri sono anche la cosiddetta «Venere di Malta», proveniente da Hagar Qim, e la «divinità grassa», una statua imponente alta oltre 2 metri, rinvenuta a Tarxien.

 

Mdina, spirituale e silenziosa

Un discorso a sé va riservato alla suggestiva, silenziosa e spirituale Mdina. È l'antica capitale, densa di storia, con un tessuto urbano medievale, che presenta begli esempi di architettura normanna con minimi interventi dell'epoca dei Cavalieri. Rappresenta insomma la testimonianza più interessante della Malta antecedente all'arrivo dell'Ordine nel 1530, anche se fu in gran parte distrutta da un terremoto nel 1693. Da qui l'origine barocca di alcuni suoi palazzi, ricostruiti naturalmente dai Cavalieri. 

 

Le spiagge più belle

Trattandosi di un arcipelago, il mare la fa naturalmente da padrone. Le spiagge di sabbia sono piuttosto rare. La più suggestiva la troverete sulla costa nord occidentale dell'isola di Malta. Non mancate la Golden Bay e la Ghajn Tuffieha Bay, non lontane dalle imponenti scogliere a strapiombo («cliffs») di Dingli. Ma non perdete nemmeno, più a sud, sempre sulla costa occidentale, la grotta azzurra, situata sotto un suggestivo arco di roccia scavato dal mare. Quando le acque sono calme la si può raggiungere a bordo di un «luzzu»: le coloratissime barche dei pescatori maltesi, contrassegnate a prua dagli occhi verdi e azzurri di Osiride, una sorta di talismano contro gli spiriti del male, il cattivo tempo e la pesca infruttuosa. Una moltitudine di queste pittoresche imbarcazioni la potrete ammirare nel romantico porticciolo di Marsaxlokk, il villaggio di pescatori a pochi chilometri dalla grotta azzurra. I posti di mare più rinomati e più affollati si trovano invece sulla costa nord-orientale di Malta. Qui troverete l'atmosfera tipica di una riviera adriatica in miniatura: alberghi di ogni standard con attrezzature per qualsiasi genere di sport acquatico, locali notturni e occasioni di divertimento di ogni sorta. 

Anche l'isola di Gozo offre incantevoli paesaggi marini. Proprio sotto la Grotta di Calipso, dove secondo la leggenda Ulisse trascorse sette lunghi anni ammaliato dalla ninfa dei mari Calipso, si trova la suggestiva Ramla Bay, che significa in maltese baia sabbiosa. Sulla costa occidentale dell'isoletta rimarrete incantati anche dall'«Azure Window» (Finestra Azzurra), un celebre arco roccioso che si staglia nel mare e dal misterioso «Fungus Rock» (Rocca del Generale), uno scoglio che deve il suo nome a una rarissima pianta rossa afrodisiaca che cresce proprio lì. Se il mare è calmo, vi consigliamo la gita in barca alla scoperta di questi affascinanti paesaggi.

Per chi ama il mare è d'obbligo anche un'escursione a Comino, un'isoletta praticamente disabitata, che ospita solo un piccolo albergo quattro stelle. Immergersi o tuffarsi nelle acque della Blue Lagoon, sembra sia un'esperienza indimenticabile, se avete la fortuna di trovarla non troppo affollata.

 

 

Per saperne di più

  • Malta, DeAgostini-Baedeker, Novara 1997
  • Malta, Touring Club Italiano, Torino 2002
  • Malta, Meridiani, Marzo 2008
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