Ecco come evitareuna vacanza da cani

Il meschino fenomeno di abbandonare i «migliori amici dell’uomo» ai bordi delle autostrade prima di partire in vacanza, ve lo diciamo da subito, in Ticino fortunatamente non c’è. Le partenze estive sono tuttavia un momento delicato per entrambi – pelosetti e padroni – sia che si decida di portare i cani con sé, sia che si preferisca non viaggiare con loro. Quando si parte per le vacanze, i cani non vanno in ogni caso mai lasciati a casa da soli: un vicino, per quanto fidato, amorevole e disposto a dargli da mangiare, dicono gli esperti, non riuscirà mai a sostituire una presenza fissa. Bisogna quindi prendere qualche precauzione.
Dove lasciarli, di chi fidarsi?
Una buona alternativa al viaggio con il cane può essere la scelta di affidarsi e affidarlo ad una struttura apposita. Se un cane viene abituato fin da cucciolo a trascorrere le vacanze in un rifugio o una pensione per animali, da adulto non dovrebbe infatti avere nessuna difficoltà a ripetere l’esperienza.


In Ticino ci sono molte strutture che si occupano di ospitare cani e gatti mentre i padroni sono in viaggio. Il loro costo varia tra i 25 e i 50 franchi al giorno per i cani (a dipendenza della taglia e della pensione) e un po’ meno per i gatti. Malgrado la capillarità sul territorio di queste associazioni, il numero crescente di cani (aumentati di oltre 5.000 unità in dieci anni) rende i posti disponibili spesso insufficienti. A confermarcelo è il presidente della Società protezione animali (SPAB) Emanuele Besomi. «In Ticino ci sono circa 250 posti disponibili per gli oltre 30.000 cani che lo popolano. Questo rende necessario che i padroni si muovano per tempo, prenotando già nei mesi di marzo o aprile». In sostanza, il soggiorno per l’amico a quattro zampe va quindi pianificato più o meno in corrispondenza della richiesta che facciamo al lavoro per le nostre vacanze.
Anche se ogni singolo caso è uno di troppo, come accennato all’inizio, gli abbandoni di cani in Ticino sono rarissimi, ci conferma Besomi. Si parla all’incirca di tre episodi all’anno e non sembrano avere nessun nesso con la partenza in vacanza. «Sono piuttosto casi classificabili come sociali in cui non si riesce più a prendersene cura. Spesso questi abbandoni avvengono comunque nelle vicinanze dei rifugi, dove si sa che l’animale verrà preso in carico da qualcuno».
Un elemento di cui bisogna invece tener conto è la possibilità che ci siano strutture abusive o che comunque non adempiano ai requisiti di spazio, igiene o quant’altro imposti dal Cantone, spiega ancora il presidente della SPAB. Diffidare quindi di chi preferisce non fare entrare i padroni all’interno delle pensioni per vedere le condizioni delle gabbie e delle strutture!
Informarsi e ancora informarsi
Per affrontare un viaggio sereni, l’Ufficio del veterinario cantonale consiglia sul proprio sito di informarsi almeno due mesi prima della partenza con le autorità veterinarie, l’ambasciata o la dogana del Paese di destinazione sulle condizioni d’entrata nel Paese in questione. Solo le autorità del Paese di destinazione sono infatti competenti in materia. Molte informazioni, tra le quali gli indirizzi delle strutture veterinarie estere, possono essere consultate sul sito dell’Ufficio federale di veterinaria (UFV).
Prima della partenza è anche molto utile munire il proprio animale della targhetta su cui lasciare un numero di contatto (con prefisso internazionale), consiglia ancora Emanuele Besomi. Questo perché il microchip può essere letto dalla polizia o dal veterinario ma se il cane dovesse essere ritrovato da altre persone, queste possono così rintracciare il proprietario più velocemente.
Aumentare il confort in auto
I cani così come i gatti reagiscono in modo molto diverso tra loro alle vacanze. Il viaggio, il luogo di soggiorno sconosciuto, il cambiamento della quotidianità e molti altri fattori comportano sempre un certo stress per l’animale che può essere vissuto in maniera più o meno turbolenta. Durante il viaggio, l’animale deve avere sempre acqua a disposizione ed è meglio che stia in uno spazio separato rispetto alle persone, come la parte anteriore dell’auto. Importante tuttavia controllare che non faccia troppo caldo perché, anche con l’aria condizionata accesa, la temperatura può essere elevata. Ogni 2 o 3 ore i cani dovrebbero inoltre uscire dalla macchina e sgranchirsi.
Viaggiare in aereo
Prima di affrontare un volo con il proprio animale sarebbe utile verificare con la compagnia aerea le disposizioni in merito e chiedere consigli al veterinario di fiducia. Così come per il viaggio con i mezzi su strada o su rotaia, anche in volo l’acqua deve essere sempre disponibile. Se si fa ritorno in Svizzera da un Paese con elevato rischio di rabbia urbana, per il rientro potrebbe essere necessaria un’autorizzazione in caso di arrivo diretto a un aeroporto svizzero. Ulteriori informazioni su come viaggiano gli animali in aereo sono disponibili sul sito dell’Associazione internazionale del trasporto aereo, IATA.
Per chi resta in città: mai senza acqua e occhio alle zampe
L’estate, si sa, può essere impegnativa per gli animali anche quando hanno i propri umani vicini. Ecco quindi che, anche rimanendo in città, ci sono delle accortezze da prendere. «I cani, soprattutto quelli piccoli e bassi, soffrono molto il calore emanato dall’asfalto – ci ricorda Besomi –, attenzione quindi a non portarli a passeggio nelle ore più calde, anche perché il rischio che si brucino le zampe è alto. Quando è possibile, inoltre, meglio optare per terreni erbosi». È poi fondamentale avere sempre con sé dell’acqua anche per i cani, soprattutto quando ci si sposta anche per brevi tratti in auto. «Gli animali non vanno mai lasciati nelle vetture – insiste infine il presidente della protezione animali – nemmeno con i finestrini abbassati».
Curiosità e cose da sapere
Dio li fa, poi li accoppia
Prima di procedere all’acquisto di un cane è utile conoscerne a fondo la natura. È consigliabile visitare diversi allevatori, rifugi e pensioni per animali per trovare il cane adatto a noi.
Finché morte non ci separi
Se non succedono imprevisti, instaureremo con il nostro cane un rapporto intenso destinato a protrarsi per 10–15 anni.
Appuntamenti e rituali
Il nostro cane ha bisogno di attenzioni costanti e cure: va portato a fare una passeggiata ogni mattina, mezzogiorno e sera.
La scuola non finisce mai
Anche per le razze non soggette all’obbligo è consigliabile frequentare corsi di formazione e perfezionamento. Il motto «non si finisce mai di imparare» vale tanto per il cane quanto per il padrone.
Non si vive di solo amore
Quando si decide di portare a casa un cane bisogna anche considerare se si è in grado di sostenere una spesa annua tra i 1000 e i 2000 franchi per almeno 10–15 anni: questa è la somma necessaria per far fronte ai costi ricorrenti che derivano dall’avere al nostro fianco un cane (cibo, imposta sui cani, corsi di educazione canina, controlli regolari presso il veterinario).
Verso l’infinito e oltre
Prima di partire con il vostro amico a quattro zampe è bene assicurarsi di essere in regola con le vaccinazioni, in particolare contro la rabbia; avere l’identificazione con microchip o il tatuaggio, e aver provveduto al trattamento antiparassitario come zecche o tenia.
5mila in dieci anni
L’amore dei ticinesi per i cani è confermato dalle statistiche. In dieci anni gli amici a quattro zampe sono passati dai 25.677 del 2009 ai 30.792 di quest’anno.