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Esplorando l’Islanda, terra ghiaccio-fuoco

L’isola, geologicamente recentissima, vanta un tesoro naturale e storico davvero unico, tra geyser ancora in attività, aree geotermali, luoghi di culto suggestivi e scorci da cartolina
Godafoss, Una delle cascate più famose in Islanda
Red. Online
09.01.2020 06:00

Islanda, terra del fuoco e del ghiaccio: il primo ha origine nelle profondità terrestri ed emerge in superficie sotto forma di magma e lava. L’isola, geologicamente recentissima («appena» 20 milioni di anni), ospita infatti una trentina di vulcani, tra i quali si ricordano l’Helkla e l’Eldell. Accanto a loro, numerosissimi geyser, scenografici getti d’acqua calda recentemente sfruttati dagli abitanti del posto per riscaldare le loro abitazioni. Uno spettacolo affascinante, che non smette di meravigliare i tanti visitatori di questi luoghi immersi nella natura. Di tale attività ne è testimone l’isola di Surtsey, formatosi a seguito di un’eruzione vulcanica solo pochi decenni fa, nel 1967.

Ma l’Islanda è anche dominata dai ghiacciai (che ricoprono il 10 per cento della sua superficie) come testimoniato dall’etimologia del nome stesso: «Island”, ovvero “terra ghiacciata». Un fenomeno che è legato alla presenza di numerosi rilievi e alla latitudine: la parte settentrionale sfiora il circolo polare artico, nonostante il clima risulti temperato dall’azione della corrente del Golfo.

Un patrimonio unico

L’isola, come è facile intuire, è un vero e proprio tesoro di gioielli naturali, tutti da scoprire, accanto a testimonianze di una storia antichissima. Sono infatti tanti i luoghi d’eccezione da inserire nel proprio itinerario turistico, capaci di lasciare i visitatori a bocca aperta. A partire, naturalmente dalla capitale, Reykjavík, posta a sud ovest dell’isola. Qui svetta la suggestiva Hallgrímskirkja, la cui costruzione si è conclusa soltanto nel 1983, dopo 38 anni di lavori. Impossibile non notare l’immensa facciata, formata da blocchi di cemento a costituire due ali ai lati del campanile. Non mancano i locali, i negozi e i ristoranti, mentre il tessuto urbano vede casette in lamiera colorata alternarsi a edifici all’avanguardia: un punto di incontro tra le anime diverse della città. Chi ama il mare può poi imbarcarsi per fare tappa nell’isoletta di Viðey, poco distante. Qui si trova la suggestiva Image Peace Tower, una struttura luminosa voluta da Yoko Ono in memoria del cantante John Lennon.

Fuori dalla capitale

A sud ovest della capitale si aprono poi numerosi percorsi immersi nella natura – meravigliosi gli Alaskan Lupin, fiori azzurri provenienti dall’Alaska – e le tante aree geotermali qui presenti. Tra queste, a 39 chilometri da Reykjavík, si ricorda la famosa Laguna Blu, tra le attrazioni più visitate dell’Islanda. Qui è possibile dedicarsi ad attività ricreative o a esperienze di relax.

Sempre nell’area sud occidentale dell’isola sono presenti le suggestive cascate di Gullfoss (ovvero, dall’islandese, «cascata dorata»): questo gioiello naturale regala ai suoi spettatori giochi di luce unici. Gullfoss fa parte del cosiddetto Cerchio d’Oro, uno dei percorsi turistici più noti: oltre alla cascata, comprende il Parco nazionale Þingvellir, un’area protetta legata ad un evento storico cruciale. Qui, attorno all’anno 1000, gli islandesi decisero di adottare il cristianesimo come unica religione dell’isola. Da non perdere poi l’area geotermale di Haukadalur, dove si trovano i geyser Geysir e Strokkur. Il secondo, in particolare, continua a dare spettacolo anche ai giorni nostri: «erutta» infatti ogni circa dieci minuti. A poche ore da Reykjavík si trova infine la penisola di Snæfellsnes, dominata dal vulcano Snæffels, che ospita il ghiacciaio Snæfellsjökull, menzionato anche nel romanzo di Jules Verne, «Viaggio al centro della Terra».