Gran Bretagna

In Inghilterra, nel Galles e in Scozia

Il nostro itinerario parte dal Londra e dirigendosi verso nord est ci porta nella tranquilla campagna londinese, al castello di Windsor, a Stonehenge, a Bath nel Galles, passando per Oxford, e infine in Scozia fino a Cape Wrath percorrendo l’incantevole costa e passando per Edimburgo per poi ritornare nella capitale inglese.
Giò Rezzonico
01.08.2001 12:00

Itinerario

(agosto 2001)

  • 1° giorno Ticino – Londra
  • 2° giorno Londra
  • 3° giorno Londra
  • 4° giorno Londra – Windsor – Stonehenge – Bradford on Avon – Bath (170 km)
  • 5° giorno Bath – Bibury – Burford – Bourton-on-the-Water – Broadway – Chipping Campden – Blenheim Palace – Oxford (190 km)
  • 6° giorno Oxford – Powis Castle – Harlech Castle – Talsarnau (350 km)
  • 7° giorno Talsarnau – Portmeirion – Llŷn Peninsula – Caernarfon – Snowdon – Conwy – Llandudno (160 km)
  • 8° giorno Llandudno – Lake District – Callander (540 km)
  • 9° giorno Callander – Kyle of Lochalsh – Elgol – Talisker (350 km)
  • 10° giorno Talisker – Plockton – Inverewe Garden – Falls of Measach – Ullapool – Achiltibuie (285 km)
  • 11° giorno Achiltibuie – Durness – Cape Wrath – Muir of Ord (330 km)
  • 12° giorno Muir of Ord – Blair Castle – Culross – Edimburgo (380  km)
  • 13° giorno Edimburgo
  • 14° giorno Edimburgo – Londra (700 km)
  • 15° giorno Londra - Ticino

 

Durata del viaggio: 15 giorni

Operatore turistico: Organizzato in proprio 

  

 

 

 

Questo itinerario comprende Inghilterra, Galles e Scozia, ma tralascia la Cornovaglia (si veda «Verso la Cornovaglia»). La Gran Bretagna è un’isola abbastanza lunga: 700 chilometri separano Londra da Edimburgo, la capitale della Scozia. Per giungere poi a Cape Wrath, la punta nord ovest della Scozia, percorrendo l’incantevole costa, bisogna calcolare altri 500 o 600 km di strade, per lunghi tratti a una sola corsia. Il nostro itinerario, sempre per ragioni di tempo, tralascerà anche le isole, salvo quella di Skye. Il periodo più adatto per questo viaggio è la tarda primavera-estate. Anche in luglio e agosto non fa troppo caldo e le condizioni climatiche sono ideali. Rimane l’incognita pioggia: bisogna avere un po’ di fortuna e prevedere percorsi alternativi in caso di sfortuna. Le distanze sono infatti troppo elevate per permettervi sistemazioni in posizioni centrali nelle singole regioni e spostamenti in giornata a seconda delle condizioni meteorologiche. Vi consiglio di partire da Londra, che potrete raggiungere in aereo, e di noleggiare un’automobile per due settimane. Se disponete di un budget limitato, procuratevi una guida dei migliori «Bed&Breakfastst», se no affidatevi alla guida Michelin rossa. Scegliete le residenze storiche trasformate in albergo (guida Michelin, casine in rosso). Contrariamente a quanto pensavo, in Gran Bretagna si può mangiare anche molto bene, ma costa caro. Difficile trovare le vie di mezzo: o ristoranti ottimi o fast food (tipici i Fish and chips). 

 

Ritorno a Londra trent’anni dopo

Sono tornato a Londra trent’anni dopo. La prima volta ci ero stato a vent’anni, dopo aver terminato la scuola magistrale a Locarno, per un periodo di studio di sette mesi. Erano gli anni Settanta, gli anni dei Beatles e dei Rolling Stones, come canta Guccini. Imparai l’inglese, ma soprattutto approfondii lo spagnolo. Londra è infatti una città poliglotta ed è più facile fare amicizia con gli stranieri, che con gli inglesi. Ci sono tornato da padre di famiglia, con mia moglie e i miei due figli adolescenti. Ci siamo trattenuti solo tre giorni: il tempo necessario per stuzzicare la curiosità di Laura e Matteo per questa affascinante città. Abbiamo quindi proseguito per il nord della Gran Bretagna. Tornando trent’anni dopo, mi sono reso conto più di quanto sono cambiato io, che di quanto sia cambiata la città. Adesso i miei viaggi sono scanditi in giornate molto intense. Allora lo erano in settimane o addirittura in mesi. Ho certo imparato a impiegare meglio il tempo, a selezionare meglio le scelte, ma ora vivo più di testa, mentre allora vivevo di sensazioni: ogni età ha i suoi pro e i suoi contro. È l’unica giustizia di questo mondo! Non voglio pensare a cosa non visiterei di Londra oggi, se avessi a disposizione alcuni mesi. Ora penso che a vent’anni ho sprecato un’occasione. Londra mi era comunque piaciuta negli anni Settanta e mi piace ancora oggi. Alcune caratteristiche di questa città si combinano in modo esclusivo. A livello monumentale Londra ci aiuta a capire parecchi tasselli della storia d’Europa e del mondo. Offre alcuni tra i musei più prestigiosi in assoluto. D’altra parte, se è caotica in certe zone centrali, propone immensi spazi verdi di rara bellezza, lontani dal traffico. Infine, se vi allontanate di non molto dal centro commerciale e dalla city, trovate quartieri come Chelsea e Kensington, che sembrano tranquille cittadine, non appartenenti alla grande Londra. In effetti ho letto che Londra, originariamente, era costituita da un centro con attorno varie cittadine. Con l’espandersi della città queste varie unità si sono fuse, ma hanno conservato la loro caratteristica originaria. Se passeggiate per Chelsea o per Kensington scoprite numerose vie o «square» - caseggiati costruiti attorno a un giardino centrale - con villette a due piani, dove vi verrebbe voglia di abitare. 

 

La capitale e i suoi must

Per terminare ecco cosa non si può non vedere durante un soggiorno breve, troppo breve. Primo giorno. Iniziate dalla storia della monarchia britannica. Da Trafalgar Square raggiungete Buckingham Palace seguendo il fastoso The Mall. Alle 11.30 potrete assistere al cambio della guardia. Dopo una passeggiata nel St James's Park, nel pomeriggio, visitate Westminster Abbey: vi immergerete nella storia (ottime audio guide in italiano). Il secondo giorno iniziate con la visita alla famigerata Tower of London. Conoscerete i personaggi, che il giorno prima avete visto sepolti nella Westminster Abbey, sotto una luce decisamente diversa (ottime audio guide in italiano). Nel pomeriggio visitate l’imponente ma poco attrattiva St Paul's Cathedral e la City. Il terzo giorno dedicatelo alla politica, con la visita del parlamento di Westminster, di Downing Street, dove al numero 10 risiede il premier. Negli edifici sotterranei Churchill diresse le sue truppe nella seconda guerra mondiale («Cabinet War Rooms»). Terminate concedendovi una mezza giornata di shopping nel centro, privilegiando la simpaticissima Soho. Se ce la fate, non mancate una puntatina al British Museum (Stele di Rosetta, marmi di Elgin, bassorilievi del Partenone, ben commentati da un audio guida in italiano). Londra offre però molto di più!

 

La campagna londinese e il Galles

Dopo una visita lampo a Londra, l’itinerario che vi propongo si sviluppa sulla parte ovest dell’isola. In un’ora da Londra raggiungerete il castello di Windsor, residenza estiva della casa reale inglese. Non è una costruzione elegante, ma un’austera fortezza che trasuda un millennio di storia. Qui, come nei principali monumenti del paese, per la visita vi consiglio di utilizzare le audio guide, di ottima qualità. In un paio d’ore da Windsor giungerete nella magnifica Stonehenge, uno dei siti preistorici più suggestivi d’Europa. Cinquemila anni fa furono trasportate in quel luogo pietre enormi, montate in cerchio. Nessuno sa per quale scopo. In un’ora raggiungerete la cittadina termale di Bath, dove potrete visitare le terme romane, molto ben conservate. Il nostro itinerario prevede ora la visita della campagna londinese, con i suoi villaggi costruiti in pietra del luogo, di un colore marrone caldo. Visitate Bibury, Bourton-on-the-Water, Chipping Campden e Stratford-upon-Avon, città natale di William Shakespeare. Prima di raggiungere Oxford non mancate di concedervi una passeggiata nello splendido parco del castello di Blenheim, dove nacque Winston Churchill (museo a lui dedicato). Giungerete quindi ad Oxford, una città che ospita ben 35 colleges, dove si tengono corsi universitari. Una successiva tappa di trasferimento vi porterà nel Galles. Scegliete l’itinerario a seconda delle condizioni meteorologiche: il Parco Nazionale di Snowdon se fa bello, Portmeirion, in caso contrario. Un’altra tappa di trasferimento, circa 500 km di autostrada, vi porterà in Scozia, passando per il Lake District, la zona dei laghi. Prima di arrivare in Scozia, potrete visitare il Vallo di Adriano: una muraglia fatta edificare dal condottiero romano nell’anno 122 della nostra era. È lunga 117 chilometri e taglia letteralmente in due l’isola britannica, all’altezza di Newcastle.

 

La Scozia, un colpo di fulmine

Ed eccoci in Scozia. Un colpo di fulmine! Ho avuto la fortuna di visitarla con il bel tempo. La sua costa nord occidentale mi ha affascinato. Il mare del nord, ha davvero uno charme tutto suo. Non è un mare giocherellone, come quelli a cui siamo abituati dalle nostre parti. È austero. Incute rispetto, ma è eccezionale. La parte più bella del paese è la poco popolata regione delle Highlands. A cavallo tra il 1700 e il 1800 i suoi abitanti, mossi da eccessivo spirito autonomo, vennero spediti nelle città e molti non ritornarono più. Ecco perché percorrerete chilometri e chilometri senza incontrare una persona o una casa, ma solo pecore, ovunque. La Scozia è straordinaria per chi ama i paesaggi marini. Offre moltissime mete: isole selvagge, siti preistorici molto interessanti (isole Orcadi, Ebridi e Shetland). Se splenderà il sole e avrete tempo a disposizione potrete iniziare dalla regione dei laghi: Trossachs. Sembra sia molto bella. Io l’ho sacrificata per dedicare più tempo al mare. Raggiungerete quindi, seguendo il percorso più diretto, l’isola di Skye. Girate l’isola seguendo le strade costiere e perdetevi per le stradine di campagna. Attorno alle «Cuillin» scoprirete paesaggi fantastici. Lasciate Skye, proseguite verso nord lungo la costa. Se il tempo sarà bello, non mancate la deviazione Applecross proposta dalle guide. Costeggiando il lago Loch Maree giungerete all'Inverewe Garden. Questi giardini, grazie alla corrente del golfo, propongono una vegetazione straordinaria, nonostante si trovino alla stessa latitudine di San Pietroburgo. Proseguite, sempre lungo la costa, fino alla punta nord ovest della Scozia. Per raggiungere Cape Wrath dovrete lasciare l’auto a Keoldale e in 10 minuti di barca attraverserete il Kyle of Durness e quindi in mezz’ora abbondante, in pulmino, giungerete in questo luogo idilliaco, dove mare, cielo, prati verdi, spiagge e scogli vi daranno l’illusione di essere giunti al capo del mondo. Ritornate verso sud passando dall’entroterra (Altnaharra Lairg). Prima di Inverness, a Muir of Ord. Non potrete fare a meno di visitare Loch Ness, il lago famoso per il mostro. Proseguite quindi verso Edimburgo. Se siete amanti del golf visitate la penisola di St Andrews, dove nel 1754 nacque il primo club al mondo con 18 buche. Giunti a Edimburgo, visitando il castello, scoprirete la fiera storia della Scozia, che, prima di entrare a far parte della Gran Bretagna (1710), combatté strenuamente contro gli inglesi per la sua indipendenza. Anche se storicamente discutibile, prima di partire per il viaggio vedete il film «Braveheart» di Mel Gibson.

Dalla capitale scozzese una lunga trasferta in autostrada ci riporterà a Londra.

 

 

Per saperne di più

  • Londra, Le Guide Mondadori, Milano 2000
  • Londra, Meridiani, Dicembre 98-Gennaio 99
  • Gran Bretagna, La Guida Verde Michelin, Milano 2000
  • Grand-Bretagne, Guides Bleus Hachette, Paris 1994
  • Inghilterra, Lonely Planet, Torino 2005
  • Inghilterra del sud, Touring Club Italiano, Milano 2003
  • Gran Bretagna, Touring Club Italiano, Milano 2000
  • Gran Bretagna Irlanda, Touring Club Italiano, Milano 2005
  • Scozia, La Guida Verde Michelin, Milano 2007
  • Scozia, Rough Guides, Milano 2005
  • Scozia, Clup Guide, Torino 2001
  • Scozia, Lonely Planet, Victoria/Australia 1997
  • Scozia, Touring Club Italiano, Milano 2003
  • Scozia, Le Guide Mondadori, Milano 2000
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