Da Blanco spaccatutto a Marco Mengoni primo in classifica: la serata del Festival

Questa la classifica della prima serata, frutto dei voti della sala stampa

1 - Marco Mengoni
2 - Elodie
3 - Coma_Cose
4 - Ultimo
5 - Leo Gassmann
6 - Mara Sattei
7 - Colla Zio
8 - Cugini di Campagna
9 - Mr. Rain
10 - Gianluca Grignani
11 - Ariete
12 - Gianmaria
13 - Olly
14 -Anna Oxa

Un piccolo retroscena dalla sala stampa. L'eroe indiscusso è il tecnico addetto alla votazione dei giornalisti. Il sistema per votare è cambiato e questa persona si è trovata costretta a fare due riunioni durante la giornata. Riunioni, peraltro con una serie di disguidi tecnici, seguite dalla metà dei giornalisti con diritto di voto. L'altra metà durante la serata si è trovata nel panico più assoluto e il nostro eroe è andato ad assisterli uno ad uno. Inoltre, durante le pubblicità, si accertava che tutti i giornalisti votassero correttamente senza risparmiarsi in battute, accolte da risate e applausi. Momenti di sana goliardia che aiutano i giornalisti ad affrontare le lunghe notti in sala stampa.

Potremmo aver appena sentito la grande sorpresa di Sanremo. Mara Sattei con «Duemila ore», brano che è frutto di una vera e propria task force musicale, ha stupito la sala stampa, con un'interpretazione degna di nota. La cantante si candida a finire tra le prime 5. Voto 8

Io ve l'avevo detto che questi sono bravi... I Colla Zio hanno portato tanta energia sul palco con un testo tutt'altro che banale. Vestiti rivedibili, ma che importa! Voto 7

È forte Olly. Non è proprio il cantautorato genovese a cui eravamo abituati, ma «Polvere» è un bel brano che tiene attenti e fa battere il piede. Davvero un esordio convincente per il giovanissimo «zeneize». Sentiremo parlare di lui. O almeno è quello che spero io. Voto 7

Quello di Gianluca Grignani è uno dei ritorni più belli di Sanremo. Anche se la voce non c'è, anche se non sembra troppo in forma. Ma ci emozioniamo con lui mentre canta un pezzo che sente dentro, che racconta della paura di perdere suo padre. È uno vero e, come direbbe lui: 

Il falco va
Senza catene
Fugge agli sguardi
Sa che conviene
E indifferente sorvola già
Tutte le accuse
Boschi e città
Io che son falco
Falco a metà

Voto 6,5

I rappresentanti di Campagna. O i cugini di Lista. Fate voi. Quello che è certo è che si nota marcatamente l'influenza dei Rappresentanti di Lista nel brano «Lettera 22», presentato dai Cugini di Campagna, alla loro prima apparizione al Festival. Una canzone che comunque è piacevole e presenta il gruppo in una veste diversa dagli stereotipi di «Anima mia». Effetto simpatia totalmente riuscito, con applauso convinto della sala stampa. Voto 7

Incredibile al Festival. Blanco doveva presentare il suo nuovo singolo ma, durante l'esibizione, c'è stato un problema tecnico. Che non è stato preso propriamente bene dal cantante bresciano, che ha spaccato vasi e fiori sul palco. «Non è andava la voce e allora ho voluto divertirmi comunque», la sua motivazione accolta dai fischi del palco e da un Amadeus a dir poco esterrefatto, peraltro sbagliando il nome e chiamandolo «Salmo». Quando poi viene inquadrato Gianni Morandi con la scopa che pulisce il palco scoppia l'apoteosi in sala stampa. Un momento che passerà alla storia di Sanremo, dalla parte sbagliata. 

Sorpreso da Leo Gassmann. In negativo. La sua performance è stata piena di imprecisioni, molte di più rispetto alle prove. Però il brano, scritto da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattiti Nucleari, è bello e lui molto simpatico. Non si può non tifarlo. Voto 6 sulla fiducia

È bastato uno stacco pubblicitario per passare dalla lettera contro il sessismo di Chiara Ferragni ai fondoschiena in primo piano di ragazze in bikini durante l'esibizione di Salmo. Il rapper sardo conclude la sua performance con un tuffo in piscina con tanto di microfono. Vabbè. Voto NG

Un monologo che sembra tratto da «Cioè» è la sublimazione della protagonista negativa di questa prima serata di Sanremo: Chiara Ferragni. Robotica, con provocazioni senza senso (perché un nude look dovrebbe essere un messaggio contro l'odio?) e con dialoghi con Amadeus e Morandi che sembrano scritti dagli autori della telenovela piemontese Sogni d'Amore. Per non parlare della polemica di questa mattina in sala stampa: perché lottare contro il sessismo va bene, ma meglio farlo a geometria variabile. Voto 2

Con una giacca rubata a John Snow, Elodie si presenta al Festival con il piglio giusto. Bel ritmo per «Due», brano che sentiremo davvero tanto in radio, in una prova che risulta migliore rispetto ai preascolti. Certo, ancora non riesco a capire come alcuni critici possano definirla «la nuova Mina», ma la cantante che in questo periodo vediamo spesso a Lugano può legittimamente ambire alla finale. VOTO 7,5

Se è il gruppo italiano più amato di sempre ci sarà un motivo. Il medley delle più famose canzoni dei Pooh infiamma non solo l'Ariston ma anche la sala stampa. Canzoni che non hanno ancora stufato gli appassionati. E mai lo faranno. La sorpresa di Riccardo Fogli epica. Un'esibizione che rimarrà nella storia del Festival, pari a quella dei Ricchi e Poveri del 2020. Bravi, bravi, bravi. Voto 10

Questo gruppo mi emoziona sempre. Non sono oggettivo e ho pianto più del dovuto con le loro canzoni. È la coppia più bella della musica italiana, certo ci voleva poco visto che fino a pochi anni fa lo scettro era detenuto da Albano e Romina. Lei meravigliosa e simpaticissima. Lui canta da schifo ed è l'unico rapper che non fa una rima neanche per caso, ma ogni uomo innamorato dovrebbe provare empatia per lui. VOTO 10 - Potete anche dire che esagero ma in questo caso non mi interessa...

Interpretazione davvero convincente quella di Ultimo, che si conferma il grande antagonista di Marco Mengoni per la vittoria finale. Il suo brano Alba è ricco di intensità: purtroppo per lui a votare stasera ci sarà la sala stampa, con cui ha dei precedenti non proprio idilliaci. E i commenti di alcuni giornalisti lasciano pensare che non saranno teneri con lui. Oggettivamente, penalizzarlo solo perché inviso alla stampa sarebbe un'ingiustizia. VOTO 9

L'autoironia di Gianni Morandi è davvero contagiosa: il suo show dove suona i suoi brani più brutti fa sorridere anche la sala stampa. Un momento di sano divertimento per un cantante che trova sempre un modo per rinnovarsi. VOTO 8

Sorrideva sempre a Sanremo, quando l'abbiamo incrociata ai vari eventi. Ma una performance a dir poco da rivedere per Ariete: la canzone, scritta con Calcutta, è davvero bella e ricca di significato. Le stonature sono però davvero tante: la differenza con il brano registrato ascoltato nei preascolti di Milano è davvero notevole. VOTO 5,5

Sarò breve: in un Festival che dura 6 ore a puntata potevamo fare a meno dell'ospitata di Elena Sofia Ricci? 

SI

Un Marco Mengoni a dir poco in splendida forma si candida per la vittoria finale. Con un vestito preso dalla versione BDSM di «Scuola di Polizia» e una voce spaziale, il cantante viterbese emoziona con la sua «Due vite». Sarà dura batterlo. Voto 9

Non c'è che dire: «Brividi», la canzone vincitrice dell'ultima edizione del Festival, è invecchiata davvero bene. A distanza di un anno è ancora un piacere sentirla, con la sala stampa incantata. Al momento l'esibizione di Mahmood e Blanco è la migliore. Ma non sono in gara? E chi se ne frega, la musica è musica, sempre. VOTO 10

Presentato da un'imbalsamata Chiara Ferragni, che sembra aver recitato il compitino, Mr. Rain ha sorpreso l'Ariston. Accompagnato da un coro di bambini, il rapper veneto ha suonato al piano e soprattutto mostrato grande padronanza del palco, con una canzone forse ingenua ma ad effetto. Leggeremo molte delle sue frasi sui social. Peraltro il primo ad essere applaudito dalla sala stampa. VOTO 7,5

La prima gaffe di Sanremo è di Amadeus, che sbaglia il nome di Gianmaria e lo chiama Sangiovanni. Un'esibizione non indimenticabile la sua, con alcune stonature che ricordano il miglior (o peggiore) Tananai. Un collega in sala stampa commenta: «Ma canta in corsivo?». Ha vinto Sanremo Giovani, ma anche nelle prove è sembrato il meno convincente. VOTO 5

Si comincia subito con la «ticinese» in gara. Anna Oxa incanta l'Ariston con la sua classe e la sua eleganza, ma soprattutto con una voce che non risente dell'età. Toni epici in un brano scritto da Francesco Bianconi dei Baustelle. Decisamente un ottimo inizio di Festival. VOTO 7

Non si può dire che l'esibizione di Roberto Benigni, tra le battute sulla lunghezza del Festival e il valore della costituzione, sia brutta. Ma non sarebbe male cominciare a sentire qualche canzone... in fondo è per questo che siamo qui, o no?

La reazione, piuttosto tiepida, della sala stampa all'inno di Mameli cantato da Gianni Morandi.

Si è partiti forte. Dopo il minuto di silenzio in omaggio alle vittime del terremoto in Turchia, Amadeus ha salutato l'arrivo del presidente italiano Sergio Mattarella. Successivamente l'inno italiano cantato da Gianni Morandi e poi l'esibizione di Roberto Benigni. Forse un po' «too much». La sala stampa non sempre gradire particolarmente.

Mancano ormai pochi minuti a uno dei Festival più attesi di sempre. Tanti i grandi nomi che tornano in gara, da Giorgia a Marco Mengoni. Per non parlare degli ospiti: i Pooh, Chiara Ferragni ma soprattutto Sergio Mattarella, primo Presidente della Repubblica presente a Sanremo. Noi seguiremo l'evento dalla sala stampa, commentando le esibizioni con pagelle, aneddoti e raccontando le reazioni dei giornalisti. Seguiteci!