L'autobiografia di Renato Pozzetto, è proprio vero che la vita l'è bela
Malinconico senza essere nostalgico. Divertente. E per lunghi tratti surreale, in linea con il registro comico che ne ha caratterizzato gran parte della carriera di attore e di autore. L’autobiografia di Renato Pozzetto, uscita qualche giorno fa per Rizzoli, è un libro sorprendente, a partire dal titolo: Ne uccide più la gola che la sciarpa. Una storia. Lunga decine di anni e scandita in capitoli brevi, talvolta slegati tra loro, ciascuno dedicato al ricordo di un singolo episodio, di un singolo incontro.
«È stato come ascoltare qualcosa che mi raccontava un’altra persona per la prima volta – ha spiegato Pozzetto in un’intervista al Corriere della Sera – Ho sorriso, mi sono emozionato, ho riscoperto qualcosa che si era perduto nella memoria. E ho cercato di essere onesto nel descrivere le storie preziose della mia vita».
Un memoir intimo che, incrociando le esistenze di personaggi famosi, quando non famosissimi, diventa ovviamente storia generale: storia del Paese, storia di costume, storia di un mondo in buona parte, purtroppo, scomparso.
Buon ascolto!