È il campionato del «salto delle auto»
Già dalle prime luci del mattino, i grandi mezzi da cantiere sono all'opera con le loro enormi braccia idrauliche. Con la differenza che qui non si costruisce nessun immobile, anzi. Qui si arriva per vedere distruzione. Rottami allo sbando. Trabiccoli che si scassano. Gli addetti stanno sistemando le carrozzerie di quel che una volta erano automobili, allineandole una a fianco dell'altra. Mentre il primo manipolo di persone ha raggiunto Angmering, in Inghilterra. Tutti sono ben attrezzati. Camper, seggioline pieghevoli, cappellini... Ben presto saranno in buona compagnia, tra le centinaia di sostenitori accorsi in questo paesino sperduto nel sud est del Paese. Qualcuno, tra la folla, ha pure un megafono. Il pubblico è quello delle grandi occasioni. Quello che ci si aspetterebbe dalla «Car Jumping Competition». Il campionato di salto dell'auto (guarda il video allegato a quest'articolo).
I piloti accelerano a turno su una rampa, nel tentativo di volare sopra quella linea di «carcasse» di vecchie auto sistemate dagli addetti al mattino. Lo scopo? Atterrare in sicurezza. Cosa che molti riescono a fare. Soprattutto mantenendo la maggior parte del loro veicolo intatta. Alcuni, però, dopo un istante di apparente assenza di peso, precipitano con il loro bolide dal cielo per poi schiantarsi sulla linea di relitti... per la gioia e il visibilio della folla.
Colori vivaci e carrozzerie stravaganti dominano la scena. Come la faccia tosta dei piloti. «È divertente, lo rifarei se continuasse a camminare!», esclama il 49.enne Blake McDowell, al volante di un trabiccolo nero e rosso resistito appena il tempo di un paio di salti. Alla domanda dietro gli obiettivi dell'agenzia Reuters «Cosa ti spinge a farlo?», risposta pronta presto detta: «Ero in cima a guardare tra il pubblico. Poi ho pensato di andare a farlo, se un giorno ci fosse stata la possibilità».
Tempo fa sul Daily Mail, l'organizzatore dell'evento annuale non si è fatto scrupoli a descrivere i piloti in cerca di emozioni come «idioti»: «Salgono in macchina, puntano su una rampa e la cosa successiva che vedono è il cielo, nella speranza di librarsi su una lunghezza di dieci auto. È solo l'emozione del momento. Ci sono i pazzi che non possono andare sulla strada e che vogliono correre per fare qualcosa di speciale. Devi essere un idiota, per pensare a questo genere di cose. Oppure non avere paura. È solo questione di fortuna, perché dipende dal peso della macchina, da quanto tempo tieni premuto l'acceleratore...».
Secondo quanto dicono gli esperti, sembrerebbe che le auto a trazione posteriore siano più efficaci di quelle a trazione anteriore, dato che le ruote posteriori possono girare anche quando l'auto è a metà della rampa. Un'auto a trazione anteriore va subito in picchiata.
Ogni tentativo messo a segno dai partecipanti è giudicato in base all'altezza, alla distanza e, naturalmente... all'accoglienza della folla. Come fosse una tradizione del lunedì di Pasqua, i piloti sulle loro quattroruote (o perlomeno il ricordo di una quattroruote) per mettere alla prova il loro coraggio e cercare di «superarsi» a vicenda. Anche se hanno vinto un piccolo premio in denaro, il vincitore Kevin Lording—alla guida di «Sonic Boom Boy»—si è guadagnato persino un trofeo e il clamore della folla. Un motivo di vanto senza pari, insomma. Alla domanda ‘Ma come hai fatto’? Preso dalla forte emozione (o dall'esito di qualche colpo di troppo sulla testa) è riuscito soltanto a dire... «È solo questione di andare a tavoletta, sai. Senza preoccupazione. Vai a tavoletta e via!», senza aggiungere altro e allontanandosi a favore della folla di sostenitori. Coronando la sua giornata con un giro della pista salutando il pubblico.