Sanità

144, «da trent’anni al servizio dei ticinesi»

Il servizio di Ticino Soccorso festeggia l’importante anniversario e guarda al futuro - Il presidente Luciano Anselmi: «Siamo i primi della classe e vogliamo continuare a esserlo» - Matteo Cocchi: «Stare sotto lo stesso tetto ci permette di dare risposte celeri ai cittadini»
© CdT/Gabriele Putzu
Martina Salvini
14.04.2025 18:45

«Siamo i primi della classe e vogliamo continuare a esserlo». Non ha nascosto la propria soddisfazione, il dottor Luciano Anselmi, presidente della Federazione cantonale ticinese servizi ambulanze (FCTSA), nel descrivere il prestigioso traguardo dei trent’anni festeggiato proprio oggi da Ticino Soccorso 144. «Trent’anni - ha detto Anselmi - che sono sì un punto d’arrivo, ma anche una ripartenza per le sfide future». La creazione di Ticino Soccorso 144 ha permesso alla FCTSA «di passare dalla semplice associazione, che si occupava piccole attività, a una realtà che oggi aggrega tutti i servizi per la popolazione. Un’entità unica che facilita l’operato a più livelli, in una centrale - la CECAL - che è un unicum in Svizzera». Al 144, che dal 2021 ha trovato casa alla Centrale comune d’allarme di Bellinzona, arrivano in media oltre 140 mila chiamate. E chi risponde, ha spiegato Anselmi, «non solo è in grado di guidare chi sta dall’altro capo del telefono a esercitare manovre salvavita, ma rappresenta un punto d’ascolto per le persone bisognose di aiuto». Alla CECAL sono attivi 18 operatori e due medici, ha spiegato da parte sua Sandro Muschietti, caposervizio di Ticino Soccorso. «Personale specificatamente formato e attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno». Nel 2024, sono stati gestiti quasi 144.700 eventi e gli interventi sono stati 29.419, il 26% dei quali considerati urgenti. Negli anni, il servizio ha permesso di ridurre la mortalità per infarti e ictus. Eppure, ha sottolineato il presidente Anselmi, spesso la paura dei costi induce a non chiamare l’ambulanza: «Ancora in troppi si presentano al Pronto soccorso con la propria auto. Ma questo fa perdere minuti preziosi».

Più vicini, più efficaci

Da quattro anni, come detto, il servizio è stato collocato alla Centrale comune d’allarme di Bellinzona, dove sono raggruppati tutti gli enti di primo intervento. E proprio questa vicinanza «fisica» tra i vari operatori, ha spiegato il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi, «permette una comunicazione tempestiva ed efficace. Di riflesso, siamo in grado di dare risposte celeri ai bisogni della cittadinanza». Un esempio virtuoso, dunque, «che negli anni ha saputo portare risultati concreti e che oggi viene preso a modello dagli altri cantoni». Imprescindibili, ha poi aggiunto Cocchi, sono anche le formazioni e le esercitazioni comuni: «La pianificazioni e le esercitazioni ci hanno aiutato a reagire in maniera più celere per fronteggiare le situazioni più gravi».

Telemedicina e AI

La centrale 144 rappresenta «un modello avanzato, in cui la collaborazione tra professionisti e la condivisione delle informazioni sono realtà quotidiana», gli ha fatto eco il consigliere di Stato Raffaele De Rosa. Essere in centrale, ha aggiunto, «significa rispondere a una chiamata, sì, ma anche e soprattutto saper riconoscere nella voce dall’altro capo del telefono una persona con le sue paure, la sua urgenza, il suo bisogno. Non è un lavoro che si fa in automatico. Richiede empatia, lucidità, fermezza e capacità di ascolto». Guardando al futuro, De Rosa ha sottolineato alcune delle sfide che attendono il cantone: l’invecchiamento della popolazione, ma anche la digitalizzazione dei processi. A questo proposito, il presidente Anselmi ha voluto ricordare quanto la FCTSA sta già facendo. Ad esempio nel campo della telemedicina, «che potrebbe essere una delle opportunità del futuro, specialmente nelle zone periferiche, dove mancano medici, o con i pazienti più anziani». Senza dimenticare le possibilità offerte dall’intelligenza artificiale: «Abbiamo avviato un progetto con la SUPSI grazie al quale, con l’aiuto dell’AI, l’operatore riesce a ottenere una traduzione efficace delle diverse lingue parlate da chi chiama il 144». Ticino Soccorso, ha spiegato da parte sua anche il presidente dell’Ordine dei medici Franco Denti, rappresenta «un fiore all’occhiello del nostro cantone», grazie anche «alla collaborazione tra ambulanze e guardia medica sul territorio, che è riuscita a dare risposte efficaci anche in situazioni eccezionali come la pandemia». Nel 2024, ha aggiunto, «con il numero gratuito 091/800 18 28 abbiamo risposto a oltre 22 mila chiamate, di cui 15 mila per il picchetto medico e 5 mila per quello pediatrico».