A causa di Trump, l'Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere licenzierà oltre 100 persone
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Anche l'Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere (ACES) avrà serie ripercussioni dopo la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di smantellare l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID). Il blocco degli aiuti umanitari americani causerà infatti il licenziamento di oltre 100 persone.
Si tratta di dipendenti impiegati in Ucraina, Etiopia e Repubblica Democratica del Congo per progetti finanziati dall'USAID. L'ACES dovrà chiuderli, ha indicato oggi a Keystone-ATS la responsabile dei media presso la sede romanda dell'associazione Joëlle Herren Laufer.
In totale, oltre a chi perderà il proprio lavoro, più di 800.000 persone saranno colpite dallo smantellamento imposto da Washington. I progetti in questione prevedono la distribuzione di cibo, acqua potabile e kit igienici. Le attività dell'ACES sul campo però non si sono fermate del tutto, dato che l'organizzazione può contare su altri finanziamenti, ha precisato Herren Laufer.
A suo dire, il blocco comporterà un mancato guadagno di 7,5 milioni di franchi, ossia il 6% del budget. «Il futuro dell'associazione non è in pericolo, ma è un'enorme perdita di entrate», ha fatto notare l'addetta stampa.
Sempre oggi, l'ong Terre des hommes ha comunicato che con lo stop all'USAID mancheranno 10 milioni di dollari di contributi annuali. I progetti in nove Paesi sono interessati e circa 1,5 milioni di beneficiari perderanno «un sostegno vitale», ha dichiarato la più grande organizzazione elvetica di assistenza all'infanzia.