Lugano

A fine anno chiuderà il Club del Centro

La decisione è stata presa all’unanimità dal Comitato, con la consapevolezza di aver contribuito in modo significativo alla promozione, animazione e difesa del centro cittadino
©Chiara Zocchetti
Red. Online
01.12.2024 19:10


Con la fine del 2024, il Club del Centro chiuderà ufficialmente le proprie attività, segnando la conclusione di un percorso straordinario iniziato quasi cinquant’anni fa. La decisione è stata presa all’unanimità dal Comitato, con la consapevolezza di aver contribuito in modo significativo alla promozione, animazione e difesa del centro cittadino di Lugano.

Fondato nell’autunno del 1977 da dieci commercianti luganesi – tra cui Demetrio Poggioli, ideatore e fondatore, insieme a Rolando Benedick, Elio Bollag, Elvezio Cavadini, Fabio Fumagalli, Lino Gabbani, Camillo Luzzani, Fernando Sommaruga, Sandro Vanini e Vincenzo Vicari – il Club del Centro ha lasciato un’impronta indelebile grazie a iniziative innovative e all’instancabile collaborazione tra i suoi membri. Nel corso degli anni, altre figure di rilievo tra i commercianti ed esercenti della città hanno dato un prezioso contributo al Club, come Gianni Macconi, il cui impegno e dedizione hanno sostenuto attivamente ogni progetto e azione.

Tra i progetti più significativi promossi dal Club del Centro ricordiamo:

  • L'acquisto del trenino turistico per il giro del centro, diventato un simbolo amato anche oltre Gottardo.
  • Il celebre adesivo “Vivo a Lugano, compro a Lugano”, ispirato a iniziative analoghe a Ginevra, per incentivare il commercio locale.
  • Eventi culturali di grande successo, come la mostra “Sculture in città”.
  • Il Logo “Lugano città del mio Cuore”, un messaggio di colore e amore ideato da Elio Bollag e realizzato dal celebre grafico Herbert Leupin.
  • La proposta del “Marché aux puces”, ispirata ai mercati di Zurigo e Ginevra, purtroppo mai realizzata.
  • Le ripetute richieste per la gratuità dei posteggi il sabato, volte a favorire il commercio cittadino.
  • L’idea visionaria di un autosilo sotterraneo sotto il piazzale “delle scuole”, un progetto innovativo che avrebbe potuto rivoluzionare viabilità e servizi cittadini.

Nonostante alcune proposte non siano state realizzate, il Club del Centro si è sempre distinto per il suo entusiasmo, la lungimiranza e il profondo amore per Lugano, affrontando con spirito di servizio anche i momenti difficili per il commercio e la comunità.

Il Club ha visto susseguirsi alla presidenza figure emblematiche come Alberto Mènasche, Guido Sassi e, più di recente, Lorenza Sommaruga, che ha guidato l’associazione con dedizione, sostenuta dall’incoraggiamento e dall’impegno del Comitato e di personalità come Giorgio Foppa.

Conscio dei cambiamenti nei tempi e nei bisogni, e riconoscendo che la presenza di tre associazioni di categoria in città sia ormai eccessiva, il Club ha deciso di concludere la sua storia con la stessa dignità e passione che ne hanno caratterizzato gli albori.

Come stabilito nello statuto, i fondi residui sono stati devoluti a tre associazioni caritatevoli che riflettono i valori del Club: Fondazione Ares, impegnata nella promozione della conoscenza dei disturbi dell’autismo; Associazione Triangolo, dedicata al volontariato e al supporto ai pazienti oncologici e alle loro famiglie; e Associazione Alzheimer Ticino, a sostegno di malati e familiari.

Il Comitato del Club del Centro ringrazia sentitamente tutti coloro che, negli anni, hanno sostenuto e collaborato con l’associazione. «Speriamo che i nostri sforzi abbiano contribuito a rendere Lugano una città più viva, accogliente e attrattiva per tutti».