Migranti

A Lampedusa l'ennesima tragedia in mare

Erano partiti giovedì mattina da Sfax, in Tunisia, ma il loro viaggio è durato solo sei ore – 41 i dispersi, tra cui 3 bambini – «Ci siamo salvati solo noi 4, avevamo il salvagente»
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Red. Online
09.08.2023 11:46

Quarantuno migranti sono morti dopo che un barchino, salpato da Sfax in Tunisia, si è ribaltato ed è affondato durante la navigazione nel Canale di Sicilia. A raccontare quella che è l'ennesima tragedia di migranti in mare sono i (soli) quattro sopravvissuti, tre uomini e una donna originari di Costa d'Avorio e Guinea Konakry, salvati dalla motonave Rimona che, stamattina, li ha trasbordati sulla motovedetta CP327 e portati a Lampedusa.

Hanno raccontato che il loro barchino si è ribaltato a causa del forte vento ed è affondato. Loro quattro si sarebbero salvati poiché muniti di salvagente. Hanno nuotato per ore, finché non hanno trovato un appiglio su cui salire. Poi, è arrivata la motonave che li ha soccorsi. 

Da Sfax – città portuale situata sulla costa orientale del Paese, seconda città e centro economico della Tunisia – erano partiti in 45, tra cui anche tre bambini, alle ore 10 di giovedì. Dopo sei ore di navigazione, il barchino di circa sette metri si sarebbe capovolto a causa di un’onda. I migranti sono finiti tutti in mare e solamente una quindicina avevano il salvagente. Ma non è stato sufficiente per tutti, e anche quegli 11 sono annegati.

I corpi senza vita delle 41 persone, compresi i tre bambini, non sono per il momento stati avvistati né dalla nave che li ha soccorsi né dalle motovedette della Guardia costiera. I soccorsi sono avvenuti ieri, a giorni dal naufragio e distante da dove è avvenuto il naufragio. 

«Evitate di commuovervi, di pronunciare frasi di occasione. Al naufragio di Lampedusa, dove sarebbero annegate 41 persone, si risponde solo con l’istituzione di una flotta europea di soccorso. Il resto sono chiacchiere. Restiamo umani», ha scritto su X il responsabile Informazione della segreteria nazionale, Sandro Ruotolo.

La situazione a Lampedusa

Sull’isola, intanto, continuano incessantemente gli sbarchi. Attualmente all’interno dell’hotspot di Lampedusa sono circa 1.500 gli ospiti (la capienza è di 400, ma può crescere in caso di necessità). In giornata circa 1.100 di questi dovrebbero essere trasferiti per alleggerire la struttura di contrada Imbriacola. Secondo quanto pianificato dalla Prefettura di Agrigento, in mattinata la polizia accompagnerà 557 migranti per essere imbarcati sul traghetto Galaxy con destinazione Porto Empedocle. A seguire, altri 400 migranti verranno imbarcati sulla nave San Marco che farà rotta su Augusta. In serata, saranno trasferite altre 150 persone con nave Cossyra, sempre per Porto Empedocle.

Nella serata di venerdì 4 agosto, una ventina di migranti avevano trovato riparo su una scogliera sull'isola di Lampedusa. Il loro barchino si era schiantato contro gli scogli e loro, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, erano rimasti bloccati sulla costa Ponente. A causa del forte vento di Maestrale, si era reso impossibile l'intervento di un elicottero. I Vigili del fuoco hanno quindi fornito alle persone sacchetti di viveri e acqua via mare, aiutandosi con delle funi.

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