A letto senza il preventivo
Il preventivo di Lugano ha fatto le ore piccole. E alla fine non è stato votato: tutto rimandato alla seconda serata.
Si è in compenso votato su alcuni emendamenti proposti: quello di Raoul Ghisletta per ridurre di centomila franchi le risorse a disposizione per il Plan B (bocciato), quelli di Edoardo Cappelletti per assumere tre unità lavorative in più fra gli apprendisti (approvato), per potenziare con due unità l’Ufficio dell’intervento sociale (bocciato) e per evitare il taglio di due settimane dell’asilo estivo (approvato) e infine quello di Raide Bassi contro gli affitti condonati dalla Città (bocciato).
Per il resto il dibattito sui conti, che ipotizzano per il 2024 un disavanzo di 9 milioni, è fluito fra rimproveri al Municipio, preoccupazioni e la consapevolezza di una situazione finanziaria che rimane delicata. E il sindaco Michele Foletti è parso seccato dalle osservazioni di alcuni consiglieri comunali. «Posso capire che questo preventivo non piaccia – ha fatto notare – ma è frutto di una situazione molto instabile che non ci permette di avere delle visioni sul futuro».
Foletti ha poi lanciato lo sguardo verso la prossima legislatura, dicendo a chiare lettere che sarebbe disposto a cedere ad altri municipali le finanze cittadine: «Spero che qualcuno avrà la coscienza e la responsabilità di prendere in mano questo dicastero. Io lo faccio dal 2013 – ha aggiunto – e avrò sbagliato tantissimo, continuerò a sbagliare, ma lo faccio».