Il progetto

A Locarno c’è un nuovo quartiere in città e «guarda a un futuro verde»

Pubblicato il messaggio con la visione di un’ampia area strategica del Comune, il cosiddetto «Settore 4»: una torre, l’albergo in zona Lido e la vegetazione - Ma altresì la conversione da «contenuti culturali a commerciali»
Ecco come potrebbe presentarsi il comparto Quartiere ex-Gas/Macello: tanto verde, spazi pedonali e un edificio iconico © Città di Locarno
Jona Mantovan
27.03.2024 06:00

Tre varianti di Piano regolatore («Completamento della pianificazione del Settore 4», «Marina e Centro Balneare Regionale» e «Quartiere ex-Gas/Macello»), finora gestite in modo separato, sono state raggruppate in un unico documento. Pubblicato sul sito internet della Città di Locarno sotto l’intestazione «Messaggio 80», rappresenta una visione per un «futuro sostenibile e all’insegna del verde» del quartiere. I piani di sviluppo includono il completamento della pianificazione del Settore 4 cittadino, l’adeguamento alla Legge sullo sviluppo territoriale e una visione aggiornata per lo sviluppo di aree strategiche come il comparto scolastico-amministrativo Peschiera-Morettina e la fascia a lago.

Sottoponendo il testo al Consiglio comunale, il Municipio sottolinea poi l’importanza del coinvolgimento comunitario nelle decisioni urbanistiche attraverso una fase di consultazione pubblica. E così, tra una torre di 60/70 metri e un albergo sul terreno del Lido, compare anche una conversione da contenuti «culturali» a «commerciali»: i 5.000 metri quadrati, fino a oggi designati a spazio espositivo museale ai Giardini Arp.

Il Municipio sottolinea quanto sia importante il coinvolgimento di tutta la comunità nelle decisioni

Il progetto

In ogni caso, sarà indubbiamente un volto nuovo, quello che avrà l’area strategica che si estende dal Porto Regionale al Centro Balneare Regionale, includendo zone come il comparto scolastico-amministrativo Peschiera-Morettina e la riva del lago (con un riesame della fruibilità della riva lago e una definizione dei contenuti compatibili con la passeggiata), fino alla sponda destra del fiume Maggia, con una definizione dei limiti della zona edificabile e una codifica delle aree agricole secondo il Piano direttore cantonale. Aree al centro dell’attenzione per quanto riguarda la mobilità e gli spazi pubblici, aspetti chiave per il futuro della Città. Ma andiamo con ordine.

La Sinistra Unita ha iniziato a raccogliere firme per bloccare un albergo da edificare sul terreno del Lido

I punti critici

Le criticità dell’ampia fetta di città si concentrano, per il momento, sul comparto Riva Lago. La Sinistra Unita, infatti, ha iniziato a raccogliere firme per bloccare l’iter pianificatorio che vedrebbe la realizzazione di una struttura alberghiera che non permetterebbe di «sviluppare un progetto di valorizzazione delle aree verdi e di svago lungo la riva a misura delle persone», come si legge nella petizione su internet, che accusa come questa sia «un’operazione speculativa promossa dalla Città».

Un altro capitolo che potrebbe essere visto come fonte di possibili tensioni, riguarderebbe la creazione di un fondo cieco in via alla Peschiera e la contemporanea limitazione o proibizione del traffico motorizzato in via Francesco Chiesa, che potrebbe avere un influsso negativo sul percorso della linea 316 con l’inevitabile soppressione di due fermate lungo Via Angelo Nessi («Case popolari» e «Atelier Remo Rossi»).

L’area oggi occupata dalla Falconeria e dal relativo posteggio è poi riservata all’edificazione, con il mantenimento del solo boschetto centrale. In questo caso, la Città rischierebbe di restare privata di una delle sue attuali attrazioni.

Il manufatto di 60-70 metri

Nel documento si parla anche di una torre alta 60-70 metri, collocata in quella che è definita «Zona mista dell’Isolino», un elemento che «si pone in modo adeguato in relazione con le componenti naturalistiche adiacenti e con quelle antropiche» accompagnato da un secondo «volume orizzontale» che si dovrebbe affacciare sul «vuoto urbano della nuova piazza, ergendosi a punto focale degli assi pedonali che, attraversando il Quartiere Nuovo, collegano Largo Zorzi ai nuovi comparti». All’epoca, la notizia di questo insediamento aveva suscitato qualche interrogativo diffuso da un paio di cittadini attraverso i media sociali.

Si conclude un capitolo

Il documento appena pubblicato conclude quindi una fase iniziale di pianificazione per la creazione di un nuovo quartiere definito ecosostenibile. «Mantenendo il potenziale edificatorio esistente, questa fase permette di realizzare un progetto urbanistico innovativo e di alta qualità, con un forte focus sugli spazi pubblici e sulla loro accessibilità».

Un complesso iter avviato con dei mandati di studio paralleli, dai quali era scaturito il progetto urbanistico per la codifica delle basi giuridico-pianificatorie.