ABB vittima di un attacco informatico

Il colosso elettrotecnico ABB è vittima di un attacco informatico. «ABB ha recentemente identificato un incidente di sicurezza informatica che ha un impatto diretto su alcuni luoghi e su alcuni sistemi», ha indicato oggi la società all'agenzia Awp.
Per affrontare la situazione e contenerne le conseguenze sono state adottate misure che sono ancora in corso. «Questi provvedimenti hanno comportato alcune interruzioni dell'attività, che l'azienda sta attualmente superando», fa sapere la società.
La maggior parte dei sistemi e degli stabilimenti sono operativi. «ABB continua a servire i suoi clienti in modo sicuro», viene assicurato. Il gruppo lavora con la clientela e con i suoi partner per affrontare la difficoltà e per minimizzarne l'impatto. Non vengono forniti ulteriori dettagli sulla vicenda.
Come noto ABB è una delle più grandi industrie svizzere: opera in vari campi che vanno dalla robotica all'energia, passando dall'automazione. A livello mondiale l'azienda - nata nel 1988 dalla fusione fra la svedese ASEA e l'argoviese Brown, Boveri & Cie (BBC), con radici che risalgono però a più di 130 anni or sono - impiega 105'000 dipendenti in oltre 100 paesi. Nel 2022 ha realizzato un fatturato di 29,5 miliardi di franchi.
Un «gruppo criminale russo»?
Ci sarebbe un gruppo criminale russo dietro all'attacco informatico che sta interessando il colosso elettrotecnico svizzero ABB. Lo scrive Bleeping Computer, un sito di notizie legate al mondo tecnologico.
L'aggressione di tipo ransomware - che prevede cioè il blocco dei computer attraverso un software maligno, per poi chiedere un riscatto - sarebbe stata effettuata dal gruppo denominato Black Basta il 7 maggio scorso. Il portale online cita diversi dipendenti che affermano di aver visto colpiti centinaia di dispositivi. L'attacco disturberebbe la normale attività, ritarderebbe i progetti e interesserebbe anche le fabbriche.
Sempre stando a Bleeping Computer Black Basta ha fatto la sua apparizione per la prima volta nell'aprile 2022 con tentativi di estorsione. Il sodalizio criminale di solito punta sulla doppia estorsione: cioè dapprima viene installato sui computer della vittima un software di crittografia e viene chiesto un riscatto per operare lo sblocco, poi in una seconda fase vengono rubati dati sensibili e viene richiesto denaro per la loro restituzione.