Abbattimenti preventivi, nove lupi nel mirino in Ticino
Sì, il Ticino ha intenzione di regolare i branchi di lupi. Nel rispondere a un’interpellanza di Roberta Soldati (UDC) e Sem Genini (Lega), che chiedeva come intende attivarsi il Cantone alla luce delle nuove disposizioni contenute nell’ordinanza sulla caccia, Claudio Zali ha assicurato che le autorità intendono sfruttare la possibilità concessa da Berna. E, dunque, di agire proattivamente.
Il direttore del Dipartimento del territorio ha innanzitutto quantificato il numero di lupi presenti in Ticino, parlando – secondo le cifre e le analisi dell’Ufficio caccia e pesca – di tre branchi che si muovono a cavallo del confine con l’Italia. «Si tratta del branco dell’Onsernone, della Val Colla e di quello da poco identificato della Carvina», ha spiegato Zali in aula. Inoltre, è stata confermata la presenza di tre ulteriori coppie di lupi (due coppie in val Morobbia e una nella zona del Campo Tencia). I lupi singoli identificati negli ultimi 12 mesi sono invece una quindicina, distribuiti su tutto il territorio cantonale. Sulla base di queste evidenze, il Consiglio di Stato ha dunque deciso di intervenire sfruttando la «finestra» temporale (dal 1. dicembre al 31 gennaio) concessa dall’ordinanza.
«Il 15 novembre il Governo ha sottoposto all’Ufficio federale dell’ambiente la richiesta di regolazione proattiva del branco dell’Onsernone», ha confermato Zali. In totale verranno dunque abbattuti 5 esemplari: la coppia riproduttiva, un giovane nato lo scorso anno scorso e due cuccioli. Inoltre, come ha spiegato ancora il consigliere di Stato, è stata fatta richiesta di regolazione del branco della val Colla tramite l’abbattimento di tre dei cinque lupi nati nel 2023. È stata altresì richiesta la possibilità di una regolazione reattiva del branco del Carvina «con l’abbattimento di un cucciolo a seguito dei danni agli animali da reddito registrati nelle scorse settimane».
Per i primi due branchi, fa notare ancora Zali, in caso di approvazione da parte dell’UFAM si procederà con l’abbattimento nella finestra concessa dall’ordinanza, mentre per il terzo branco (regolazione reattiva) si potrà disporre di più tempo, fino a fine marzo. Per l’eliminazione del branco dell’Onsernone, poi, verrà presa in considerazione la possibilità di coinvolgere anche i cacciatori. Per i singoli lupi, infine, il Cantone non intende per il momento agire. Questo perché, ha chiarito Zali, i danni provocati e il comportamento non giustificano il loro abbattimento.