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«Abbattuto un drone vicino a Mosca»

Questa notte il sistema di difesa aerea russo è entrato in azione nella capitale, nel quartiere Ramensky, come ha riferito il sindaco Sergey Sobyanin — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Abbattuto un drone vicino a Mosca»
Red. Online
07.09.2023 06:21
22:54
22:54
«Sanzioni a chi sosterrà le elezioni russe in Ucraina»

Dopo la Casa Bianca anche il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha bollato le elezioni della prossima settimana nelle zone occupate dalla Russia in Ucraina come una «farsa».

«Queste cosiddette elezioni si svolgono quasi un anno dopo che il Cremlino ha organizzato finti referendum per annettere Kherson, Zaporizhzhya, Donetsk e Luhansk, e più di nove anni dopo che la Russia ha annesso la Crimea e Sebastopoli», si legge in una nota del dipartimento di Stato Usa che definisce «illegittime» le rivendicazioni di Mosca verso l'Ucraina.

«Le azioni della Russia - prosegue Blinken - dimostrano il suo palese disprezzo per i principi della Carta delle Nazioni Unite come il rispetto della sovranità statale e dell'integrità territoriale, che sono alla base della sicurezza e della stabilità globale. Gli Stati Uniti non riconosceranno mai le rivendicazioni di Mosca su alcun territorio sovrano dell'Ucraina, e ricordiamo a tutti coloro che vogliano sostenere le elezioni farsa, anche agendo come cosiddetti »osservatori internazionali«, che potrebbero essere soggetti a sanzioni e restrizioni sui visti».

22:37
22:37
Gli USA annunciano il secondo invio di armi all'Ucraina in 24 ore

Il dipartimento della Difesa USA ha annunciato un nuovo pacchetto di armi all'Ucraina, il secondo in 24 ore dopo quello presentato dal segretario di Stato Antony Blinken in visita a Kiev. Si tratta, si legge in una nota del Pentagono, di un invio del valore di 600 milioni di dollari, che include tra l'altro munizioni per i sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (Himars), munizioni di artiglieria da 105 mm e strumento per lo sminamento.

22:25
22:25
«Stiamo avendo successo in direzione di Bakhmut»

«La direzione principale della nostra offensiva è a sud, mentre la direzione principale dell'offensiva del nemico è a est. Ma l'est non è omogeneo. Ci sono quattro aree principali in cui il nemico sta cercando di sfondare le nostre difese: Kupyansk, Lyman, Avdiivka e Maryinka. Ma c'è anche la zona di Bakhmut, dove stiamo facendo progressi e stiamo avanzando gradualmente». Lo ha dichiarato la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar a United News, come riporta Unian.

Questa situazione «confonde» i russi che «stanno cercando di fare ogni sforzo per fermare la nostra offensiva a sud e nella direzione di Bakhmut, a est. La lotta principale è intorno a questo», ha concluso Malyar.

15:45
15:45
«Nessuno può vincere la guerra in Ucraina, si rischia un'escalation»

La Svizzera dovrebbe rimanere neutrale e lontano dalla NATO: è l'opinione del generale tedesco a quattro stelle Harald Kujat, ex presidente del comitato militare della stessa NATO ed ex ispettore generale della Bundeswehr, massima autorità militare in Germania. Che aggiunge: nessuno può vincere la guerra in Ucraina, si rischia una pericolosa escalation.

«La Confederazione ha ottenuto la sua sicurezza grazie alla neutralità e ora dovrebbe difendere questo status con le unghie e con i denti», afferma l'ufficiale in pensione in un'intervista pubblicata oggi dalla Weltwoche. «Se dovesse partecipare al Patto Atlantico si applicherebbe il vecchio motto 'mitgefangen, mitgehangen'» (letteralmente: catturato insieme, impiccato insieme, cioè bisogna sopportare le stesse conseguenze negative dei sodali).

«In tal modo la Svizzera sarebbe parte nell'attuale conflitto: e questa è una situazione che può diventare molto scomoda, lo dico anche come ex presidente del comitato militare della Nato» (dal 2002 al 2005), sottolinea l'alto graduato.

Secondo Kujat nessuno può vincere la guerra attualmente in corso in Ucraina. «Né la Russia, né gli Stati Uniti e certamente non l'Ucraina. La Russia voleva impedire l'allargamento della Nato: ora deve assistere all'ingresso di Finlandia e Svezia nel Patto Atlantico. Gli Stati Uniti volevano indebolire la Russia: ma la Russia è pienamente in grado di agire, la sua economia si sta sviluppando meglio di quella tedesca. L'Ucraina vuole entrare nella Nato e cacciare le truppe russe dal suo territorio: neanche questo funzionerà».

«Le forze armate russe puntano a decimare l'esercito ucraino, nel senso di Clausewitz, rendendo gli avversari inermi», spiega l'82enne il cui padre è caduto quale soldato della Wehrmacht durante la Seconda Guerra mondiale. «E questo è esattamente ciò che sta accadendo ora. L'Ucraina ha subito enormi perdite nell'offensiva, perdite di effettivi, e l'Occidente crede ancora di poter compensare le perdite di soldati fornendo armi. Questo è un errore fondamentale. La vittoria e la sconfitta non sono decise dalle armi, ma dai militi che le utilizzano».

«Tutte le armi consegnate finora erano presentate come in grado dare una svolta al conflitto: i carri armati, gli obici. Ora si suppone che lo siano gli aerei F-16», osserva Kujat. «Ovviamente, questi velivoli rafforzerebbero il potere di combattimento degli ucraini, soprattutto perché i russi hanno la superiorità aerea e sfruttano anche questo vantaggio. Utilizzano elicotteri d'attacco, che sono un'arma efficace contro i carri armati e la fanteria meccanizzata. Gli F-16 sarebbero quindi un rinforzo per la difesa aerea ucraina. Ma anche con essi, rimarrebbe estremamente difficile penetrare nello spazio aereo russo. La difesa aerea integrata russa, con il suo sistema di difesa all'avanguardia S-400, è molto efficace. All'Occidente non piacerebbe se gli F-16 cadessero continuamente dal cielo».

In Germania intanto si sta discutendo della fornitura di missili da crociera Taurus. «Taurus ha sistemi di navigazione multipli, un forte potere di penetrazione ed è difficile da combattere. Questi sarebbero i primi sistemi d'arma tedeschi a essere dispiegati sul suolo russo dal 1945. Sarebbe un'escalation enorme. L'Ucraina ha già attaccato la base Engels vicino a Saratov il 26 dicembre 2022. Si tratta di un aeroporto strategico per le forze armate russe, importante per il dispiegamento di armi nucleari. Con Taurus, gli ucraini sarebbero in grado di effettuare regolarmente tali attacchi. Ciò provocherebbe una reazione massiccia da parte della Russia».

«L'esistenza dello stato e del popolo russo non deve essere messa a rischio», mette in guardia Kujat. «Altrimenti, la dottrina russa giustificherà l'uso di armi nucleari. E queste non saranno dirette contro le forze ucraine, come credono molti esperti, ma contro obiettivi strategici in Europa».

Se nessuno può vincere la guerra - chiede il giornalista della Weltwoche - come evolveranno le cose nei prossimi mesi? «Penso che la Russia cercherà di contrattaccare non appena le forze ucraine saranno adeguatamente indebolite», risponde l'intervistato. «Hanno già iniziato a farlo, nel nord del fronte e vicino a Lyman. Stanno guadagnando terreno in modo significativo. L'obiettivo è presumibilmente quello di conquistare completamente le quattro aree che il presidente Vladimir Putin ha dichiarato territorio russo il 30 settembre 2022. Penso che sia abbastanza probabile che Putin dica che l'obiettivo dell'operazione militare speciale è stato raggiunto».

«I capi di governo occidentali si troverebbero allora nella spiacevole situazione di dover decidere come procedere in questo conflitto», prosegue il generale. «L'Ucraina può subire una sconfitta militare dopo tutto il sostegno dell'Occidente? O si dirà che le armi devono essere seguite dai soldati? Questa situazione deve essere evitata a tutti i costi: e va fatto ora, non quando si presenterà. In tal caso ci troveremmo in un vicolo cieco».

«In Occidente oggi si dice che l'Ucraina deve essere messa militarmente in condizione di dettare le proprie richieste ai russi nei negoziati. Questo è il discorso ufficiale di questa guerra dell'informazione. I due professori Peter Brandt e Hajo Funke, Horst Teltschik - ex consigliere del cancelliere Helmut Kohl - e io abbiamo elaborato una proposta. In breve, essa prevede tre fasi: cessate il fuoco, negoziati, zona demilitarizzata. Questa terza fase in particolare è importante perché sono convinto che ci potrà essere un ordine di pace stabile in Europa solo se la Russia e l'Ucraina avranno un posto nell'architettura di sicurezza».

«Se si prosegue questa guerra perché non si vuole negoziare con la Russia allora si accettano altre centinaia di migliaia di morti e la distruzione del paese. Per cosa? Per un principio», si rammarica il generale in pensione. «Cosa è moralmente superiore: punire un aggressore o porre fine alle sofferenze del popolo ucraino? Inoltre, la questione riguarda soprattutto il Donbass. Prima della guerra, lì vivevano soprattutto ucraini di lingua russa, compresi quelli che si definivano russi. L'Ucraina vuole riconquistare quest'area. Non perché la gente che ci vive lo voglia, ma perché lo impone un principio», conclude Kujat.

14:53
14:53
«Nuovo ministro della Difesa di Kiev indagato per corruzione»

La portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova ha affermato che il nuovo ministro della difesa ucraino Rustem Umerov è stato nominato nonostante sia coinvolto in un'inchiesta per un caso di corruzione.

«Il 25 agosto - scrive Zakharova sul suo canale Telegram - l'Alta Corte anticorruzione (Hacc) dell'Ucraina ha ordinato all'Ufficio nazionale anticorruzione (Nabu) di avviare un procedimento penale contro Rustem Umerov per aver abusato dei suoi poteri ufficiali quando era a capo della Corte Fondo del Demanio».

«Cioè - si chiede la portavoce - (il presidente ucraino Volodymyr) Zelensky ha licenziato un ministro della difesa a causa della corruzione, senza avviare alcuna indagine, e ne ha nominato un altro contro il quale è in corso un'indagine anti-corruzione?!».

14:46
14:46
Il capo della difesa aerea di Mosca arrestato per corruzione

Due generali russi, tra cui il comandante della difesa aerea e missilistica di Mosca, sono stati arrestati con l'accusa di corruzione. Gli arresti sono avvenuti in luglio, ma soltanto ora i media russi ne danno notizia, essendo venuti a conoscenza del prolungamento del periodo di carcerazione preventiva deciso dalla Corte militare che si occupa del caso.

Uno dei due indagati, il generale Kostantin Ogienko, è stato responsabile della difesa aerea di Mosca fino al luglio scorso, quando è stato rimosso dall'incarico per l'apertura dell'inchiesta.

L'altro accusato è Dmitry Belyatsky, comandante della 4a Divisione della difesa aerea, che secondo gli inquirenti avrebbe organizzato per conto di Ogienko la ricezione di una tangente per l'assegnazione di terre appartenenti alla difesa al capo di un'organizzazione civile.

Sempre secondo l'accusa Ogienko alla fine di giugno avrebbe ricevuto un acconto di 500.000 rubli (circa 4.500 franchi) su una tangente concordata di 30 milioni di rubli.

Sarebbe stato Byalyatsky a chiamare in causa Ogienko nell'ambito di un accordo con gli inquirenti dopo essersi dichiarato colpevole. Ogienko, invece, respinge le accuse.

Interrogato sulla vicenda, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto di non avere notizie in proposito.

14:01
14:01
«Iniziato l'export di grano attraverso i porti croati»

Kiev ha iniziato a esportare grano attraverso i porti croati: lo ha detto la ministra dell'economia ucraina Yulia Svyridenko, come riporta Rbc-Ucraina.

Svyridenko ha discusso dell'export di grano con il premier croato Andriy Plenkovich durante un incontro bilaterale al vertice dell'iniziativa dei Tre Mari a Bucarest.

«Il grano ucraino è già stato esportato attraverso i porti croati», ha affermato Svyridenko. «Sebbene questa rotta commerciale sia di nicchia, è già popolare (...) Crediamo che questa rotta logistica svolgerà un ruolo importante nel commercio bilaterale tra i nostri Paesi anche dopo la guerra», ha aggiunto.

Svyrydenko non ha indicato quanto grano ucraino sia già stato esportato attraverso i porti croati.

Il ministro degli esteri Dmytro Kuleba aveva concluso, durante una visita a Zagabria alla fine di luglio, un accordo per l'utilizzo dei porti croati sul Danubio e sull'Adriatico per l'esportazione del grano ucraino.

13:59
13:59
Kiev: «19 morti negli attacchi russi delle ultime 24 ore»

Almeno 19 persone sono morte e altre 48 sono rimaste ferite durante gli attacchi russi in Ucraina nelle ultime 24 ore, che hanno danneggiato case e infrastrutture civili: lo hanno reso noto le autorità regionali, come riporta il Kyiv Independent.

Nel complesso, sono state prese di mira 10 regioni: Dnipropetrovsk, Sumy, Lugansk, Mykolaiv, Chernihiv, Zaporizhzhia, Donetsk, Kherson, Odessa e Kharkiv e le vittime sono state segnalate nelle ultime cinque.

In particolare, ieri un attacco russo che ha colpito un mercato nella città di Kostiantynivka, nel Donetsk, ha provocato 16 morti e 33 feriti.

12:30
12:30
Peskov: «Brutta notizia le munizioni USA all'uranio»

«Una notizia molto brutta»: così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito la decisione degli USA di fornire all'Ucraina proiettili all'uranio impoverito. Lo riferiscono le agenzie russe.

Peskov ha sottolineato che le munizioni all'uranio impoverito sono state ampiamente utilizzate dalle forze NATO nelle guerre in ex Jugoslavia. «L'uso di questi proiettili - ha aggiunto - ha avuto conseguenze molto, molto tristi, registrate anche dalle organizzazioni internazionali».

Il portavoce ha affermato che la responsabilità per le conseguenze dell'uso di proiettili all'uranio impoverito «sarà interamente nelle mani degli Stati Uniti d'America, che hanno preso tale decisione». «Tutti dovrebbero esserne consapevoli», ha concluso Peskov.

Questi ha anche affermato che Mosca «non lascerà senza risposta» la decisione degli USA di utilizzare fondi confiscati a imprenditori russi sanzionati per finanziare le forze armate ucraine. Il portavoce ha aggiunto che saranno avviate azioni legali contro la confisca o il blocco di beni russi all'estero.

12:28
12:28
Zelensky: «Il ministero della Difesa sia più efficiente»

I soldati ucraini impegnati al fronte sono la «priorità principale» del ministero della Difesa, che deve intraprendere cambiamenti «immediati» per il «loro bene»: lo ha detto oggi il presidente Volodymyr Zelensky nel presentare il nuovo ministro della difesa Rustem Umerov.

«Il ministero della Difesa è responsabile del coordinamento dell'intero settore della difesa - ha scritto Zelensky su Telegram -. Il soldato ucraino è la priorità principale delle forze di difesa. Se sono necessari cambiamenti nelle forze di difesa per il bene e la forza del soldato, allora tali cambiamenti devono essere immediati. Questo vale per tutto: dalle procedure burocratiche che sottraggono tempo ed energia ai soldati, alle forniture per i nostri soldati».

«Tutto ciò che può essere digitalizzato deve essere digitalizzato - ha aggiunto -. Ogni procedura burocratica che può essere cancellata deve essere cancellata. Ogni articolo che può salvare la vita e la salute dei soldati deve essere trovato e fornito all'esercito ucraino. Abbiamo bisogno di una nuova filosofia di atteggiamento nei confronti dei soldati ucraini: le persone non sono sacrificabili. Il loro tempo e il loro impegno sono un valore per lo Stato».

Zelensky ha inoltre sottolineato che «le Forze di difesa dell'Ucraina hanno la più grande esperienza al mondo di difesa di successo nella guerra moderna. Tutto ciò che garantisce tale protezione dovrebbe funzionare per ogni soldato ucraino, per il nostro Stato in generale e per la sicurezza dei nostri partner. Questo deve essere fatto. Volutamente. Questo vale per tutto: dall'addestramento dei soldati al supporto medico delle brigate, dal supporto in combattimento alla comunicazione con i parenti dei nostri soldati».

«E, soprattutto, serve più fiducia - ha concluso -. Fiducia nelle decisioni prese, fiducia negli acquisti fatti, fiducia nella fornitura pianificata ed eseguita e fiducia nella comunicazione tra le unità e nei collegamenti di cui hanno bisogno del sistema di difesa dell'Ucraina. Sono sicuro che Rustem Umerov sarà in grado di fornirla».

12:27
12:27
Mosca: Giornalista condannato a 5 anni e mezzo per «notizie false»

Un giornalista russo, Mikhail Afanasyev, è stato condannato a 5 anni e mezzo di reclusione perché riconosciuto colpevole di avere diffuso «notizie false» in base ad una legge approvata nel 2022 subito dopo l'inizio dell'operazione militare di Mosca in Ucraina.

Afanasyev, della repubblica siberiana della Chakassia, è caporedattore della testata locale «Vovyi Fokus» ed è stato tra i primi giornalisti ad essere arrestato sulla base della nuova normativa, secondo quanto rende noto il Moscow Times.

Afanasyev, 47 anni, è stato condannato per un articolo pubblicato nell'aprile del 2022 in cui affermava che 11 agenti della polizia anti-sommossa della Chakassia avevano rifiutato di essere schierati in Ucraina.

Il giornalista, che respinge le accuse, intende presentare ricorso in appello, secondo quanto ha fatto sapere Nikolai Rybakov, presidente del partito di opposizione Yabloko, che ha presenziato all'udienza.

Dopo l'inizio dell'intervento in Ucraina, la Russia ha introdotto una nuova legge che punisce con pene fino a 15 anni di reclusione chi è ritenuto colpevole di screditare le forze armate con la diffusione di notizie giudicate «false».

10:55
10:55
«Le vittime di Kostyantynivka sono 16»

La polizia ucraina ha corretto oggi al ribasso il numero delle vittime dell'attacco russo di ieri a a Kostyantynivka da 17 a 16. Lo riporta Rbc-Ucraina.

«Secondo le informazioni ufficiali, abbiamo 16 morti e 33 feriti. Inizialmente si parlava di 17 morti. Quando abbiamo condotto un esame visivo dei resti, abbiamo scoperto che appartenevano a 16 persone», ha dichiarato Oleksandra Havrylko, portavoce della polizia di Donetsk, aggiungendo che solo una delle vittime non è stata ancora identificata.

10:54
10:54
«Gli ucraini guadagnano circa 100 metri al giorno»

«Non abbiamo mai pensato che la controffensiva sarebbe stata facile. I russi hanno preparato linee di difesa multiple: non abbiamo mai visto nella storia così tante mine come in Ucraina. Ma Kiev sta guadagnando terreno, circa 100 metri al giorno». Lo ha detto il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg parlando davanti alla Commissione esteri del Parlamento europeo.

«L'esercito russo era il secondo più forte nel mondo e ora è il secondo più forte in Ucraina: la realtà è che gli ucraini stanno superando le aspettative un'altra volta e il nostro dovere è sostenerli», ha affermato Stoltenberg.

Quanto alla presunta caduta di frammenti di drone russo sul territorio della Romania nella notte tra domenica e lunedì, il segretario generale dell'Alleanza atlantica ha spiegato che «non abbiamo indicazioni di un attacco intenzionale della Russia in Romania e aspettiamo i risultati delle indagini».

Stoltenberg ha anche sottolineato che «quest'anno ci aspettiamo che gli alleati aumentino la spesa in difesa in media dell'8%: si tratta del più grande aumento di spesa in decenni ma è necessario, perché quando le tensioni aumentano si deve investire in sicurezza».

08:38
08:38
«Nella notte abbattuti 25 droni russi su 33»

Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 25 droni kamikaze russi su un totale di 33 lanciati contro il paese: lo ha reso noto l'Esercito, come riporta Rbc-Ucraina.

I russi hanno attaccato le regioni di Sumy e Odessa dalle direzioni nord, sud-est e sud (Kursk e Primorsko-Akhtarsk in Russia, oltre a Capo Chauda nella Crimea occupata).

I 33 droni sono stati lanciati soprattutto in direzione dei distretti meridionali della regione di Odessa. In effetti un civile è rimasto ferito la notte scorsa in seguito a un altro attacco con droni russo contro il distretto di Izmail, che ha colpito anche infrastrutture civili e portuali, ha reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale Oleg Kiper, come riporta Ukrinform.

Intanto nella notte anche l'Ucraina ha lanciato diversi droni verso il territorio russo. Le autorità locali riferiscono di un veicolo aereo senza pilota abbattuto dal sistema di difesa aerea nel quartiere Ramensky della regione di Mosca e di uno nella regione di Bryansk. Non vi sarebbero feriti o danni. Sono stati abbattuti anche altri due droni che volavano sopra la città russa meridionale di Rostov sul Don, danneggiando alcune auto e ferendo una persona.

07:10
07:10
EEF: Mosca nega gli accrediti ai giornalisti «provenienti da Paesi ostili»

La Russia vieta la presenza di giornalisti «provenienti da Paesi ostili» anche al Forum economico orientale (EEF), che si terrà la prossima settimana nella città estremorientale di Vladivostok.

«Quest'anno i giornalisti provenienti da Paesi ostili non sono stati accreditati, così come è stato per il Forum economico internazionale di San Pietroburgo (Spief)», ha detto all'agenzia Tass il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.

Il più grande forum economico della Russia, lo Spief si è tenuto a metà giugno. Ai giornalisti occidentali è stato negato l'accreditamento, per la prima volta nella sua storia. Peskov disse allora alla Tass che l'accreditamento dei media occidentali ai successivi eventi in Russia sarebbe dipeso da «come si comporteranno».

Come allo Spief, anche all'EEF partecipa tradizionalmente il presidente russo Vladimir Putin. Il suo intervento è previsto alla sessione plenaria del forum il 12 settembre. L'ottava edizione dell'EEF si terrà a Vladivostok dal 10 al 13. Lo slogan del forum di quest'anno è 'Sulla via del partenariato, pace e prosperità'.

06:48
06:48
Mosca: «Consegnare le munizioni all'uranio è un atto disumano»

L'ambasciata russa negli Stati Uniti ha definito «disumana» la scelta di Washington di fornire munizioni all'uranio impoverito all'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Tass.

«La decisione dell'amministrazione americana di inviare munizioni all'uranio impoverito a Kiev è un chiaro segno di disumanità», scrive la sede diplomatica sul suo canale Telegram.

«Ossessionata dall'idea di infliggere una 'sconfitta strategica' alla Russia - continua l'ambasciata -, Washington è pronta a combattere non solo fino all'ultimo ucraino ma anche a mettere a una croce sulle generazioni future. L'amministrazione americana rivela la sua vera natura: è profondamente indifferente sia al presente dell'Ucraina che al futuro della repubblica e dei suoi vicini europei».

«Gli Stati Uniti - aggiunge la rappresentanza di Mosca - trasferiscono deliberatamente armi con effetti indiscriminati. Sono pienamente consapevoli delle conseguenze: le esplosioni di tali munizioni provocano la formazione di una nube radioattiva in movimento. Piccole particelle di uranio si depositano nelle vie respiratorie, nei polmoni, nell'esofago, si accumulano nei reni e al fegato, causano il cancro e portano all'inibizione delle funzioni dell'intero organismo».

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, ieri il Pentagono ha confermato che gli Usa manderanno proiettili all'uranio impoverito all'Ucraina. «Le munizioni all'uranio impoverito sono molto efficaci e diversi studi dimostrano che non c'è il rischio di radiazioni», ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby in un briefing con la stampa estera. «Molti eserciti le usano, inclusa la Russia. Non c'è nulla di controverso, è Mosca che ne vuole fare un caso», ha sottolineato.

06:46
06:46
«Drone abbattuto sulla regione russa di Bryansk»

Mosca afferma che un drone ucraino è stato abbattuto stanotte nella regione russa di Bryansk, secondo quanto riportano i media locali.

Sul suo canale Telegram, il governatore Alexander Bogomaz ha detto che «nella notte è stato sventato un tentativo ucraino di attacco terroristico con l'uso di un veicolo aereo senza pilota. Le forze del Ministero della Difesa russo lo hanno distrutto sopra il distretto di Bryansk. Nessuno è rimasto ferito, nessun danno è stato fatto».

06:32
06:32
Mosca: «Abbattuto un drone vicino alla capitale»

Un drone è stato abbattuto stanotte dal sistema di difesa aerea russo nel quartiere Ramensky della regione di Mosca, ha detto il sindaco Sergey Sobyanin citato dai media locali.

«Questa notte le forze di difesa aerea hanno sventato un attacco di droni su Mosca. Nessun danno o vittima è stato segnalato in via preliminare dal luogo in cui i frammenti hanno colpito il suolo», ha scritto Sobyanin sul suo canale Telegram.

06:27
06:27
Il punto alle 6.00

Oggi, giovedì 7 settembre, è il 562.esimo giorno dallo scoppio del conflitto in Ucraina. Ecco i principali aggiornamenti delle ultime ore.

Gli USA manderanno proiettili all’uranio impoverito
Gli USA manderanno proiettili all'uranio impoverito all'Ucraina: lo ha confermato il Pentagono, dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi. «Le munizioni all'uranio impoverito sono molto efficaci e diversi studi dimostrano che non c'è il rischio di radiazioni», ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale USA, John Kirby, in un briefing con la stampa estera, dopo che il Pentagono ne ha annunciato l'invio all'Ucraina. «Molti eserciti le usano, inclusa la Russia. Non c'è nulla di controverso, è Mosca che ne vuole fare un caso», ha sottolineato.

Blinken a Kiev: «Continuo sostegno degli USA»
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato ieri mattina a Kiev. Si tratta del primo viaggio nella capitale di un alto funzionario statunitense dall'inizio della controffensiva ucraina. Il portavoce del dipartimento di Stato ha reso noto che Blinken avrebbe annunciato aiuti all'Ucraina per un miliardo di dollari. Il nuovo pacchetto di aiuti, ha osservato, mirerà a migliorare la difesa aerea e a rafforzare le forze armate per sfondare le «linee di difesa davvero potenti» dei russi, riferisce Rbc-Ucraina. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha riferito ieri su X: «Ho dato il benvenuto al Segretario Blinken in Ucraina. Il Segretario è stato il primo interlocutore a iniziare la sua giornata a Kiev rendendo omaggio ai nostri eroi caduti nel cimitero di Berkovetske. Questo è un segno di rispetto per tutti i guerrieri ucraini che hanno dato la vita per la nostra libertà e il diritto di vivere». Blinken ha affermato che la sua visita a Kiev è volta a dimostrare il continuo sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina e ad assicurarsi che il Paese abbia tutto ciò di cui ha bisogno nel lungo termine. Parlando con i media, riferisce un corrispondente di Ukrinform, il segretario di Stato americano ha detto che si trova oggi a Kiev anzitutto per dimostrare il continuo e forte sostegno all'Ucraina mentre affronta l'aggressione russa. Gli Stati Uniti vedono buoni progressi nella controffensiva, che ha definito molto difficile, e vogliono assicurarsi che l'Ucraina abbia ciò che le serve non solo per lanciare una controffensiva di successo, ma anche che abbia forti capacità di difesa nel lungo periodo, in modo che aggressioni simili non si ripetano in futuro. Blinken ha inoltre sottolineato che gli USA sono anche determinati a lavorare con i loro partner per ricostruire un'economia e una democrazia forti: sono pronti a fare tutto ciò che è necessario per garantire non solo la sopravvivenza dell'Ucraina, ma anche la sua prosperità futura. Blinken ha visitato Kiev per la prima volta insieme al capo del Pentagono Lloyd Austin nell'aprile 2022 dopo la liberazione della regione di Kiev. La seconda visita a Kiev ha avuto luogo nel settembre 2022, durante la controffensiva nella regione di Kharkiv.

Romania: «I frammenti di un drone russo sono caduti sul nostro territorio»
Il ministro della difesa romeno Angel Tilvar ha detto ieri che frammenti di un drone russo sono caduti sul territorio della Romania, Paese della NATO, nel corso di un recente attacco delle truppe di Mosca ad un porto ucraino sul Danubio. Lo ha fatto in dichiarazioni all'emittente romena Antena 3. Nei giorni scorsi lo stesso ministero della difesa di Bucarest aveva smentito seccamente le notizie rilanciate da Kiev sulla caduta di pezzi del drone russo sul territorio romeno. E una smentita era giunta martedì anche dal presidente romeno Klaus Iohannis.