«Abbiamo trovato una salma»
Il corpo di uno dei tre dispersi di Sorte, frazione di Lostallo, è stato ritrovato senza vita. Lo ha annunciato in conferenza stampa da Roveredo William Kloter, responsabile delle operazioni della Polizia cantonale grigionese. «La salma dell'uomo è stata rinvenuta dal soccorso alpino nel fiume, tra Grono e Roveredo», ha aggiunto sollecitato da un giornalista. «Il corpo è stato trascinato per ben otto chilometri. Le ricerche degli altri due dispersi si devono ora concentrare su questa zona, lungo il fiume Moesa. Gli specialisti lavorano con tanta dedizione e precisione, ma ci sono molti rischi. Abbiamo potuto subito identificare la persona e abbiamo informato la famiglia, che ora è seguita da professionisti per un sostegno socio-psicologico. È tutto molto triste».
È ormai una lotta contro il tempo, dunque, per ritrovare le altre due persone disperse dopo il nubifragio che ha colpito la valle nella serata di venerdì. Le possibilità di trovarli ancora in vita, è stato detto, sono minime.
Le conseguenze sono devastanti
Il presidente del Governo grigionese, Jon Domenic Parolini, ha preso per primo la parola: «Tante persone si stanno mobilitando per cercare di portare la situazione alla normalità. Ringrazio tutti. Senza di loro tutto sarebbe ancora più drammatico. Avrete il nostro massimo appoggio».
Il sindaco di Lostallo, Nicola Giudicetti, ha ringraziato tutti per la solidarietà: «Il mio pensiero è ancora legato a quella brutta notte e ai dispersi che abbiamo». Ha quindi parlato della situazione in cui versa la popolazione: «Solo a Lostallo abbiamo un depuratore delle acque completamente da risanare, diversi bacini da vuotare nei prossimi giorni e molti altri interventi da fare. Ci sono diversi chilometri di strada da risanare. Due grotti distrutti. La fermata di Sorte che non c'è più. Speriamo nella solidarietà e nella comprensione di tutti per queste urgenze». Nei prossimi mesi, insomma, ci sarà da ripristinare depuratori e bacini per la messa in sicurezza del Paese. Il sindaco ha fatto l'elenco dei danni riportati dal Comune: strade da riparare, linee elettriche da riportare in funzione, case inagibili. Ben 35 abitazioni sono allagate, 6 sono inagibili. E 3 sono completamente distrutte.
La vicinanza del Ticino
Christian Vitta, presidente del Consiglio di Stato, ha portato la vicinanza del Ticino: «Fin dall'inizio è stata forte l'emozione creata dalle immagini che arrivavano dalla valle. La Mesolcina è Grigioni ma è anche Ticino. Fin da subito abbiamo manifestato vicinanza e sostegno e questo continuerà anche nelle prossime settimane. Abbiamo visto come la natura può fare anche molto male, la natura non ha confini». Un ringraziamento, quindi, anche a tutti quelli che sono intervenuti: «In momenti come questo si deve dimostrare di essere presenti, e noi ci siamo».
200 persone al lavoro senza sosta
William Kloter, responsabile delle operazioni della Polizia cantonale grigionese, si è mostrato visibilmente emozionato: «Le ultime ore sono state difficili, hanno dimostrato la forza di questa regione, ci vuole ancora tanto lavoro per tornare a quello che conoscevamo». I lavori delle autorità si concentrano, come detto, sulla ricerca delle altre due persone disperse. Ma anche sul ripristino delle strade. «Abbiamo un settore di impiego di 20 chilometri e diverse problematiche e rischi. 200 persone sono al lavoro senza interruzioni. Vorremmo riaprire al più presto il settore Sorte-Lostallo-Cabbiolo. Mentre il tratto tra Soazza e Mesocco intanto rimane ancora chiuso e lo resterà per diverso tempo. Bisogna fare il giro da San Bernardino».
Per le emergenze, è stato istituito un un trasporto con l'elicottero tra Mesocco e Roveredo. «L'Ufficio tecnico lavora con tanta dedizione e sappiamo che la gente vuole usare la strada cantonale, ma ci sono molti rischi». L'A13 non è a disposizione, c'è un blocco a Thusis e uno a Lostallo, la strada non è percorribile, fatta eccezione per i cittadini che devono recarsi al lavoro. È stata creata anche una hotline riservata alla popolazione per ricevere informazioni più precise.
«State lontani dalla zona, non abbiamo bisogno di curiosi»
Kloter ha chiesto a tutte le persone che non sono impegnate nei soccorsi di stare lontane dalla zona, per non impedire le operazioni e mettersi a loro volta in pericolo. Il consigliere federale Ignazio Cassis, dal canto suo, ha spiegato che informerà i Paesi confinanti per evitare che il traffico dei vacanzieri intasi in qualche modo la zona della Mesolcina. Albert Rösti, a capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), si confronterà con l'USTRA per capire come agire nelle prossime ore e nelle prossime settimane. Informazioni al riguardo sono quindi attese nel prossimo futuro.
«È un momento difficile per tutti. Sono qui per portare la vicinanza della Confederazione», ha aggiunto Cassis. «Rivolgo un pensiero a chi sta aspettando novità in merito alle due persone disperse. E ovviamente esprimo solidarietà alla famiglia dell'uomo ritrovato morto».
La donna salvata a Sorte aveva attivato l'app della Rega
La donna salvata, estratta ieri mattina dalle macerie a Sorte, ha lasciato il reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Lugano. Lo ha spiegato il responsabile delle operazioni della Polizia grigionese William Kloter. La donna è stata trasferita in reparto. Fisicamente, tenuto conto delle circostanze, sta bene. La donna, di circa 70 anni, viveva in una casa spazzata via da una colata di detriti. È riuscita ad attivare l'applicazione della Guardia aerea svizzera di soccorso (Rega) sul suo cellulare. Questo le ha permesso di essere salvata.