Abuso sessuale e diffamazione, confermata la condanna a Trump
Un giudice federale ha confermato il verdetto della giuria che in maggio ha condannato Donald Trump a pagare 5 milioni di dollari alla sua accusatrice Jean Carroll, respingendo la tesi dell'ex presidente americano secondo cui la somma è eccessiva considerando che la giuria lo ha scagionato dall'accusa di aver stuprato la scrittrice nel camerino di un centro commerciale di lusso negli anni '90.
Secondo il giudice Lewis A. Kaplan, l'ammontare dei danni compensativi e punitivi per abuso sessuale e diffamazione è ragionevole. Gli avvocati del tycoon avevano chiesto di ridurli a meno di un milione o di istruire un nuovo processo, sottolineando che la giuria ha concluso non per lo stupro ma per un più generico abuso sessuale.
Il magistrato ha tuttavia precisato che la decisione della giuria è legata al fatto che l'accusatrice non ha potuto dimostrare lo stupro in base alla descrizione della legge penale di New York, che è tecnicamente più restrittiva di quella comunemente intesa, o definita in alcuni dizionari e in alcune leggi federali.