Addio a Elisabeth Kopp, la prima donna in Governo

(Aggiornato alle 15.47) L'ex consigliera federale Elisabeth Kopp è deceduta all'età di 86 anni lo scorso Venerdì Santo dopo una lunga malattia. Prima donna a sedere in governo, l'esponente zurighese del PLR durante la sua carriera politica - poi stroncata da uno scandalo - si è impegnata in modo particolare per l'uguaglianza tra sessi, sottolinea l'esecutivo in una nota odierna.
Kopp fu eletta in Consiglio federale al primo turno il 2 ottobre 1984, viene ricordato nel comunicato. La sua elezione segnò un punto di svolta per la parità tra generi in Svizzera: 13 anni dopo l'introduzione del suffragio femminile, per la prima volta nella storia una donna entrò in governo.
La liberale-radicale prese in mano il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Sotto la sua direzione, la Svizzera poté tra le altre cose beneficiare di una nuova legge per trattare più rapidamente le domande d'asilo.
Nel 1988, si apprese che la zurighese aveva telefonato a suo marito chiedendogli di dimettersi da una ditta sospettata di essere coinvolta in un affare riciclaggio di denaro. La pressione pubblica la indusse a ritirarsi dal Consiglio federale nel 1989, benché avesse sempre negato qualsiasi responsabilità morale o giuridica. Un anno più tardi, il Tribunale federale la prosciolse dall'accusa di violazione del segreto d'ufficio.
Nata nella città sulla Limmat il 16 dicembre del 1936, Kopp studiò diritto all'Università di Zurigo. La repressione della rivolta popolare in Ungheria del 1956 la spinse a impegnarsi per i rifugiati, la democrazia e i diritti umani, si legge nella nota. Fra i temi a lei più cari la tutela dell'ambiente, la parità di trattamento delle donne e, in particolare, il suffragio femminile.
La sua carriera iniziò con l'elezione nel Consiglio comunale di Zumikon (ZH), di cui in seguito divenne sindaco. Nel 1979 entrò in Consiglio nazionale e nel 1984 fu dapprima eletta vicepresidente del PLR svizzero e poi consigliera federale. Durante il suo mandato, si adoperò ad esempio per la revisione del diritto matrimoniale. Inoltre, si pronunciò chiaramente contro l'iniziativa popolare "Per la limitazione delle immigrazioni", bocciata alle urne nel 1988.
Dopo le sue dimissioni, la zurighese si ritirò per diversi anni dalla vita pubblica. In seguito non mancò di esprimersi in modo specifico su questioni che le stavano a cuore, come nel 2004, quando si impegnò per l'introduzione dell'assicurazione maternità. La parità di genere rimase per lei un argomento importante, che trattò nelle conferenze e nei dibattiti a cui prese parte ancora negli ultimi anni. Un'altra battaglia fu quella intrapresa per incoraggiare le donne a entrare in politica.
Nella nota, il Consiglio federale si dice profondamente addolorato dalla notizia della scomparsa e ne approfitta per porgere alla famiglia e ai parenti le proprie condoglianze.