Addio a Sergio Marchionne, morto a 66 anni

ZURIGO - Sergio Marchionne si è spento oggi all'Ospedale universitario di Zurigo. Lo ha indicato John Elkann, amministratore delegato di Exor, la holding del gruppo Agnelli, e la notizia è stata anticipata dai maggiori media italiani poco prima delle 11.30. Le sue condizioni erano state definite "irreversibili" solo pochi giorni fa. Con una lettera ai dipendenti, il presidente di Fiat Chrysler Automobiles (Fca) John Elkann aveva spiegato che Marchionne "non sarebbe più tornato". Marchionne era ricoverato dal 27 giugno per complicazioni post-operatorie dopo un intervento alla spalla destra. L'operazione si sarebbe dovuta risolvere con un breve periodo di convalescenza. Le condizioni di Marchionne si erano però improvvisamente aggravate, tanto che è stato accelerato il processo di transizione alla testa di Fca.
Secondo quanto ha appreso il quotidiano italiano con sede a Torino La Stampa, la causa del decesso sarebbe un arresto cardiaco avvenuto durante la fase di recupero dall'intervento. Marchionne sarebbe poi stato trasportato nel reparto di rianimazione dove avrebbe avuto un ulteriore attacco cardiocircolatorio che lo avrebbe portato a un decesso naturale. Secondo fonti dell'ospedale, citate sempre da La Stampa, il tumore non è la causa del decesso. Sulla camera ardente e sul funerale non ci sono ancora indicazioni.
Chi era Sergio Marchionne
Nato a Chieti il 17 giugno 1952, Sergio Marchionne era cresciuto in Canada ed era domiciliato in Svizzera, nel Canton Zugo, ma abitava a Blonay, nel Canton Vaud. Si laurea in filosofia all'Università di Toronto. Poi in legge alla Osgoode Hall Law School della York University (Ontario, Canada) e infine consegue presso la University of Windsor (Ontario, Canada) un Master in business administration.
Prima della Fiat
Dal 1983 al 1985 lavora per Deloitte Touche, dal 1985 al 1988 è controllore di gruppo e poi direttore dello sviluppo aziendale presso il Lawson Mardon Group di Toronto. Dal 1989 al 1990 è vice presidente esecutivo della Glenex Industries. Dal 1990 al 1992 è responsabile dell'area finanza della Acklands. Tra il 1992 e il 1994 ricopre, nell'ordine, la carica di Responsabile per lo sviluppo legale e aziendale e di Chief Financial Officer al Lawson Group, acquisito da Alusuisse Lonza (Algroup) nel 1994. Poi guida il Lonza Group Ltd, in veste di Amministratore Delegato (2000-2001), e di Presidente (2002). Nel 2002 diventa Amministratore Delegato della SGS di Ginevra. Nel 2006 è Presidente della Società di Ginevra. Dal 2008 fino ad aprile 2010 è vicepresidente non esecutivo e Senior Independent Director di UBS.
Al Lingotto
Entra nel consiglio di amministrazione di Fiat dal 2003. Il primo giugno 2004, dopo la morte di Umberto Agnelli, viene nominato amministratore delegato del gruppo torinese al posto di Giuseppe Morchio. A inizio 2009 del 35% di Chrysler di cui diventa CEO poco dopo. Nel 2014 nasce Fiat Chrysler Automobiles(Fca), settimo produttore mondiale di auto, con in pancia marchi del calibro di Ferrari, Alfa Romeo, Jeep, Ram, Dodge. Molti, durante la guida di Marchionne, i lanci di auto che diventano protagoniste della scena mondiale: dalla nuova '500' (2007), alla Panda del duemila, dalla Jeep Renegade, fino alle Maserati Ghibli e al primo Suv del «Tridente» (Levante).