Addio alla chitarra rock di Vic Vergeat
Lutto nel mondo della musica rock, italiana, svizzera e ticinese: all’età di 72 anni è mancato infatti il chitarrista e cantante Vittorio «Vic» Vergeat, autentica colonna della scena musicale svizzera e internazionale sia come virtuoso, sia come compositore e interprete. Originario di Domodossola ma cresciuto tra l’Ossola e Basilea, Vergeat aveva iniziato la carriera musicale giovanissimo all’interno di gruppi locali, prima di trasferirsi a Londra dove collaborò con la prog band degli Hawkwind. Tornato a casa (sulla rive del Reno) fondò assieme al bassista bassista Werner Frihlich e al batterista Cosimo Lampis i Toad, il primo «power trio» nonché la prima vera band elvetica di hard rock, con la quale ebbe un buon successo anche al di fuori dei confini patrii e incise tre album tra cui il pluripremiato Tomorrow Blue. Trasferitosi negli States incise un album Down to the Bone (che per un errore della casa discografica uscì come Vic Vergat) che fu il primo di un artista rock italiano ad entrare nella «Top 50» di Billboard e collaborò con molti artisti di primo piano della scena americana. Rientrato dopo quell’esperienza in Europa, è stato un apprezzatissimo chitarrista a fianco di artisti come Gianna Nannini (portano la sua firma buona parte delle canzoni dell’album Cuore dell’artista senese) e Gotthard (importante il suo contributo nell’album Defrosted e in molte altre occasioni, tra cui un abbozzato progetto solista di Steve Lee interrotto dalla prematura scomparsa del cantante ), ha fondato una propria band e lavorato con proficui esiti nelle colonne sonore (suo il tema del celebre cartone animato Pingu nonché le colonne sonore del programma tv italiano Le Iene).
È stato però soprattutto sul versante «live» che Vic Vergeat ha sempre dato il meglio di se stesso, imbracciando anche insoliti strumenti (come una chitarra di pietra realizzata appositamente per lui utilizzando il granito di Peccia), spaziando dal rock al beat (grande il suo amore per i Fab Four di cui ha inciso alcune pregevolissime cover), dal blues al pop (settore in cui ha sempre messo in mostra una felicissima vena compositiva) e rendendosi disponibile a partecipare ai più svariati progetti, spesso a fine benefico. Oltre che dalla musica Vic Vergeat è stato da sempre attratto anche dalla pittura, arte che ha sempre frequentato con ottimi risultati e che ha sempre avuto un importante spazio anche all’interno dei suoi variegati progetti.