Addio anche a Franco Califano

ROMA - Franco Califano, noto anche come "Il Califfo",è morto nella sua casa ad Acilia. Malato da tempo, era nato nel 1938 a Pagani - in provincia di Salerno - e in settembre avrebbe compiuto 75 anni. Solo pochi giorni fa, il 18 marzo scorso, si era esibito al Teatro Sistina di Roma. Tra i suoi grandi e indimenticabili successi, "Tutto il resto è noia" (guarda il video). La musica italiana piange un altro suo grande interprete dopo la scomparsa, ieri, di Enzo Jannacci. Ancora in piena attivitàCalifano era in piena attività artistica. «Fino all'ultimo giorno non ha smesso di cantare e di scrivere canzoni», spiega il cantautore Enrico Giaretta, suo pianista e figlio artistico. «Il Maestro - racconta - stava per partire per un "mini tour" con accompagnamento di pianoforte, batteria, chitarra e contrabbasso. Era entusiasta di questa nuova avventura. Avremmo dovuto suonare il 4 aprile a Porto Recanati e, pochi giorni dopo, avevamo un appuntamento in sala di incisione ad Avezzano. Stasera, all'improvviso, la notizia della sua morte. Siamo tutti increduli. Si è chiuso per noi un'era» conclude. Califano stava lavorando anche ad un progetto di canzoni in romanesco rivisitate in chiave jazz.Una vita di eccessi"Il Califfo" è stato autore di brani indimenticabili scritti anche per Mia Martini ("Minuetto"), Ornella Vanoni ("La musica infinità", "Una ragione in più"), Peppino di Capri ("Un grande amore e niente più" che vince il Festival di Sanremo nel 1973), ma anche per Edoardo Vianello e Wilma Goich, Mina e Loretta Goggi, che porta al successo le sue "Notti d'agosto".Cantautore, poeta, come amava definirsi, Franco Califano ha firmato celebri hit. "Tutto il resto è noia", "La mia libertà", 'Io nun piango", "Cesira", "Avventura con un travestito", "Pasquale l'infermiere", spesso autobiografiche, ispirati alle sue personali vicende private.Una vita di eccessi mai negati, la sua, tra canzoni, concerti, night, serate nei piani bar, alcol e droga. Arrestato la prima volta nel 1970 per possesso di stupefacenti, venne assolto con formula piena. Da questa esperienza carceraria è nato l'album "Impronte digitali".Giovanissimo aveva avuto una figlia, Silvia, che ora fa la ballerina. Non aveva mai negato la sua paternità, le aveva dato solo il nome, ma era sparito qualche mese dopo la sua nascita. «Perchè i figli si devono crescere e amare - aveva detto un giorno - Io, questa possibilità me la sono sempre negata». Negli ultimi tempi si era dato al sociale e alla tv. "Frequentavà le carceri, preparava concerti ed era amatissimo dai detenuti, che forse si riconoscevano nella sua storia personale, nella sua travagliata esistenza".Anche personaggio televisivoFranco Califano, negli ultimi tempi, era tornato anche in tv, partecipando a programmi cult. "Music Farm", "Ciao Darwin" e in qualità di guest-star alla trasmissione "Tale e Quale Show".