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Aerei israeliani colpiscono un edificio residenziale in Libano

L’attacco è avvenuto a Baalbek, nella parte orientale del Paese, e ha interessato uno stabile che ospitava rifugiati siriani – DA parte sua l’IDF ha dichiarato di aver colpito un deposito di armi appartenente all'Unità di Difesa Aerea di Hezbollah – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Aerei israeliani colpiscono un edificio residenziale in Libano
Red. Online
09.04.2025 06:00
19:59
19:59
Katz: «Se si raggiunge accordo sui rapiti, stop a offensiva»

«Qualora si raggiunga un accordo sugli ostaggi (israeliani detenuti a Gaza), l'offensiva (dello stato ebraico) si fermerà immediatamente, ma nel frattempo l'esercito si sta preparando a una grande mossa per sconfiggere (il movimento islamista) Hamas, che include la mobilitazione di un ampio numero di riservisti», ha dichiarato il ministro della difesa di Gerusalemme Israel Katz.

Katz ha anche affermato che le forze armate stanno conquistando vaste aree a Gaza e le stanno incorporando in zone cuscinetto liberate dai loro abitanti nel tentativo di costringere Hamas a rilasciare gli ostaggi.

«Vaste aree vengono prese dall'esercito e aggiunte alle zone di sicurezza di Israele, lasciando Gaza più piccola e isolata», ha affermato Katz durante una visita al corridoio Morag, che divide Gaza tra le città meridionali di Rafah e Khan Yunis.

Il ministro ha aggiunto che l'offensiva ha già portato a «grandi risultati», tra cui l'uccisione di oltre 40 comandanti di Hamas e la scoperta di nuovi tunnel.

«Il trasferimento della popolazione, la conquista del territorio e il blocco umanitario rafforzano la pressione su Hamas per la liberazione degli ostaggi, un accordo è più probabile di prima», ha sostenuto.

Intanto il primo ministro Benyamin Netanyahu, come reso noto questa sera dal suo ufficio, ha incontrato oggi John Ratcliffe, il direttore della CIA, i servizi segreti civili statunitensi. Ratcliffe è in visita ufficiale per la prima volta in Israele. All'incontro ha partecipato anche David Barnea, il capo del Mossad, il servizio segreto israeliano focalizzato sulle operazioni all'estero.

14:16
14:16
«Il 75% dei tunnel a Gaza è ancora intatto»

Secondo fonti della sicurezza israeliana citate da Channel 12, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno finora distrutto solo un quarto della rete di tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza, quindi il 75% è ancora intatto.

Le stesse fonti riferiscono che anche un numero significativo di tunnel usati per i contrabbando di armi che attraversano il confine tra Egitto e Gaza risulta ancora intatto.

Due settimane fa, l'unità Yahalom dell'Idf ha smantellato un tunnel lungo un chilometro, e attualmente, tre divisioni dell'Idf sono operative nell'area.

Secondo l'Idf, un numero significativo di membri di Hamas ha abbandonato le zone di combattimento, nascondendosi tra la popolazione civile e all'interno dei tunnel per evitare scontri diretti.

Le operazioni si stanno facendo più decentrate, con pochi combattimenti ravvicinati, ma l'Idf prevede che si tratti di una fase temporanea. «Le nostre forze stanno approfondendo l'operazione e continueranno con determinazione», ha dichiarato il capo di stato maggiore Eyal Zamir, aggiungendo che l'unico elemento che potrebbe rallentare l'avanzata è la liberazione degli ostaggi.

14:08
14:08
«L'Iran ha trasferito missili a lungo raggio alle milizie in Iraq»

L'Iran ha trasferito missili a lungo raggio alle milizie sciite filo-Teheran in Iraq. È quanto si legge sul Times online, secondo cui questo accade per la prima volta e segna un rafforzamento della presenza militare iraniana in Medio Oriente nonostante le forti pressioni del presidente statunitense Donald Trump contro l'attività di Teheran nella regione.

Sempre secondo il quotidiano britannico, che cita fonti dell'intelligence coinvolta nel monitoraggio del confine di quasi 1.600 chilometri tra Iran e Iraq, la consegna dei missili terra-terra è stata organizzata la scorsa settimana dall'aeronautica militare delle Guardie rivoluzionarie.

«È una mossa disperata da parte degli iraniani, che mette a rischio la stabilità dell'Iraq», ha dichiarato una fonte al Times. La fornitura in segreto dei missili, alcuni dei quali «capaci di arrivare fino in Europa», potrebbe, stando al giornale, avere ripercussioni rispetto ai colloqui tra Usa e Iran sul nucleare di Teheran che si aprono sabato in Oman in quanto rappresenta una «sfida» a Trump.

14:03
14:03
Hamas condanna l'attacco dell'Idf nel nord di Gaza, 29 le vittime

In una dichiarazione ufficiale, Hamas condanna l'attacco israeliano al quartiere di Shuja'iya, nella Striscia di Gaza settentrionale, in cui sono rimaste uccise 29 persone. Hamas non distingue tra vittime civili e miliziani.

13:55
13:55
Il capo dello Shin Bet escluso dalla riunione sulla sicurezza

In Israele il gabinetto di sicurezza si riunirà questa sera senza la partecipazione dei vertici della sicurezza, inclusi il capo dello Shin Bet, nonostante la sentenza dell'Alta Corte abbia stabilito ieri che «non si possono limitare le sue competenze» né alterare le consuete modalità di lavoro tra lui, il governo e il primo ministro«. Lo riferisce il sito di informazioni con sede in Israele Ynet.

Durante la riunione, verrà fornito un aggiornamento sugli incontri del primo ministro Benjamin Netanyahu a Washington, rientrato questa mattina dopo l'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nel quale gli ha comunicato l'avvio di negoziati diretti con l'Iran.

13:41
13:41
«L'Idf ingloba Rafah nella zona cuscinetto al confine»

L'esercito israeliano si sta preparando a incorporare la città di Rafah e i quartieri circostanti nel sud di Gaza nella zona cuscinetto che sta creando lungo il confine con l'Egitto. Lo rivela Haaretz che cita funzionari della Difesa.

Si tratta di circa 75 chilometri quadrati, un quinto della Striscia: «Separare Rafah dal resto del territorio trasformerebbe Gaza in un'enclave all'interno della zona controllata da Israele, isolandola dal confine egiziano», dice Haaretz. L'area, tra l'asse Filadelfia e il Morag, ospitava circa 200'000 palestinesi prima della guerra. Nelle ultime settimane è rimasta quasi completamente deserta.

Finora, l'esercito si era sempre astenuto dall'incorporare grandi città come Rafah nella zona cuscinetto. Secondo i funzionari della difesa, la decisione è arrivata dopo che il governo ha ripreso la guerra, il 18 marzo, con il primo ministro Benjamin Netanyahu convinto a «conquistare vaste aree di Gaza».

Le fonti hanno spiegato che la mossa mira anche a creare nuove leve di pressione su Hamas. Le Forze di difesa israeliane (Idf) ritiene che sia improbabile che Israele riceva il sostegno internazionale, incluso quello di Washington, per una campagna prolungata a Gaza. Allo stesso tempo, non si prevede che le minacce dei ministri di ultradestra del governo israeliano di bloccare gli aiuti umanitari a Gaza si traducano in politiche concrete. Nell'ambito delle operazioni, l'esercito sta già lavorando per ampliare la rotta Morag, demolendo le strutture lungo il percorso. In alcuni tratti, l'asse diventerà largo diverse centinaia di metri e in alcune zone potrebbe superare il chilometro.

Le fonti riferiscono che non è ancora stato deciso se l'intera area verrà semplicemente designata come zona cuscinetto interdetta ai civili, come è stato fatto in altre parti della zona di confine, oppure se la zona verrà completamente bonificata e tutti gli edifici demoliti, di fatto cancellando la città di Rafah.

13:19
13:19
L'Idf amplia l'operazione antiterrorismo a Nablus, in Cisgiordania

Tre ulteriori battaglioni di due unità speciali delle Forze di difesa israeliane (Idf) sono entrati nel campo profughi di Balata, a Nablus, nell'ambito dell'operazione 'Muro di ferro' per contrastare il terrorismo in Cisgiordania.

L'Idf sta rafforzando le misure di sicurezza in vista della Pasqua ebraica e amplia così l'operazione in corso da quasi tre mesi.

13:00
13:00
«Hezbollah sono pronti a trattare il loro disarmo»

Gli Hezbollah libanesi si sono detti disponibili a trattare il loro disarmo - così come chiesto da Israele e Stati Uniti - con il capo di Stato libanese Joseph Aoun, a patto che Israele si ritiri dal sud del Libano.

Lo hanno detto fonti del Partito di Dio libanese alleato dell'Iran citate oggi dai media di Beirut. Per il momento l'ufficio stampa di Hezbollah non ha smentito né confermato, così come nessun commento ufficiale è stato rilasciato dalla presidenza libanese.

Nei prossimi giorni è atteso in Oman l'avvio dei negoziati tra Stati Uniti e Iran.

11:38
11:38
«L'Iran resta impegnato nel Trattato di non proliferazione nucleare»

«L'Iran resta impegnato nel Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) e collabora in modo costruttivo con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) per garantire trasparenza e rispetto delle Salvaguardie», ha dichiarato l'ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani.

«Se le pressioni politiche esterne sull'Aiea venissero rimosse e l'agenzia adottasse un approccio indipendente, tecnico, imparziale e professionale, si potrebbe giungere alla risoluzione delle poche divergenze ancora esistenti tra le due parti», ha aggiunto Iravani, citato dall'agenzia iraniana Irna.

Ha inoltre sottolineato che «le nuove tecnologie non devono diventare un monopolio di pochi Paesi. Inoltre, le possibili implicazioni di tali tecnologie nel contesto della sicurezza internazionale non devono essere utilizzate come pretesto per imporre regimi paralleli di controllo delle esportazioni o misure coercitive unilaterali.»

11:38
11:38
Israele, centinaia di riservisti e veterani chiedono lo stop al servizio

Centinaia di riservisti e veterani dell'aeronautica israeliana hanno firmato una lettera che intendono rendere pubblica in cui chiedono di interrompere il servizio. La lettera è stata scritta dopo la ripresa dei combattimenti a Gaza. Lo riferisce Channel 12.

Nella missiva spiegano che secondo loro la decisione di continuare la guerra è motivata da ragioni politiche: dall'avanzamento della riforma giudiziaria del governo, il licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e il tentativo di rimuovere il procuratore generale Gali Baharav-Miara.

Il capo dell'aeronautica Tomer Bar, ha incontrato riservisti e veterani e ancora la lettera non è stata pubblicata, le Forze di difesa israeliane (Idf) non hanno ancora commentato. Durante la prima iniziativa del governo per la revisione giudiziaria, sospesa il 7 ottobre 2023, centinaia di riservisti, tra cui decine di piloti, si rifiutarono di prestare servizio per protesta, affermando che la riforma del sistema giudiziario minava la democrazia in Israele e gettava ombre sulla legittimità degli ordini impartiti all'esercito.

11:28
11:28
Idf: «Colpiti 45 obiettivi di Hamas nelle ultime 24 ore a Gaza»

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito che l'aeronautica israeliana ha attaccato oltre 45 obiettivi nella Striscia di Gaza nell'ultima giornata.

Tra i siti colpiti un impianto per la produzione di armi, una postazione di lancio con razzi pronti all'uso, strutture militari, depositi di armamenti e cellule di Hamas. Secondo l'esercito, le truppe attive a Rafah, nel sud della Striscia, hanno localizzato ingressi di tunnel e distrutto edifici e infrastrutture sotterranee utilizzate per attività terroristiche.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

Aerei da combattimento dell'Aeronautica Militare israeliana hanno sferrato un attacco aereo sulla città di Baalbek, nel Libano orientale, colpendo un edificio che ospitava rifugiati siriani. Lo scrive - riporta la Tass - il portale di notizie Naharnet. Pochi minuti prima del raid aereo, l'esercito israeliano ha avvertito i residenti dell'imminente attacco e ha intimato loro di abbandonare l'edificio. Testimoni oculari hanno riferito che potenti esplosioni hanno seguito il raid aereo. Ambulanze e veicoli di soccorso sono stati avvistati nella zona. Le autorità libanesi non hanno ancora commentato le conseguenze. Nel frattempo, l'ufficio stampa delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) ha dichiarato di aver colpito un deposito di armi appartenente all'Unità di Difesa Aerea di Hezbollah. «La presenza di armi nella zona rappresenta una minaccia per lo Stato di Israele e costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano», ha affermato l'IDF in una nota.

Intanto il vicepresidente del Consiglio italiano e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto a Cartabianca, ricordando l'impegno italiano a favore della popolazione palestinese e in particolare dei minori, che «la situazione a Gaza è quella che vediamo, l'Italia sta facendo il possibile per portare aiuti umanitari e lavorare anche in quel teatro di guerra per la pace. Non abbiamo posizioni permissive sulle azioni di Israele a Gaza, ma non possiamo decidere noi, "purtroppo, non dipende da noi. Abbiamo fatto tutte le pressioni necessarie. Domani ho appuntamento telefonico col premier palestinese Muhammad Mustafa per fare un punto della situazione. Noi siamo amici dei palestinesi come degli israeliani e lavoriamo per la pace», ha affermato Tajani ricordando «la responsabilità di Hamas» per quanto sta accadendo nella Striscia.