Lugano

AIL Servizi con il colpo a sorpresa: vuole i cinque palazzi della EFG

La società «sorella» delle AIL valuta l’acquisto di uno o più stabili della banca in zona Sant’Anna - Vorrebbe affittare al Cantone gli spazi necessari per la Giustizia
© CdT/Gabriele Putzu

A Lugano sta andando in scena un tetris logistico e commerciale che vede protagonisti enti pubblici, parapubblici e privati, e che sullo sfondo ha la ricerca di nuovi spazi per la Giustizia cantonale. Un pezzo che potrebbe rivelarsi decisivo nei vari incastri si trova in via Peri. Anzi, si tratta di cinque pezzi della stessa forma e dimensione: gli stabili un tempo utilizzati dalla EFG. Sarebbero sei, ma uno lo ha già comprato il gruppo Artisa. La notizia nuda e cruda è che quelli rimanenti sono finiti nel mirino di un potenziale e inaspettato acquirente: la AIL Servizi SA. È una società «sorella» della più conosciuta AIL SA, ed è anch’essa di proprietà della Città. Il perché vorrebbe comprare uno, due o forse anche tutti e cinque i palazzi in zona Sant’Anna – sono in corso valutazioni – ce lo ha spiegato il suo direttore Lucas Bächtold. «Sì, ci stiamo informando sulla possibilità di questo acquisto. È nato tutto da una nostra esigenza operativa: in prospettiva dovremo infatti lasciare i nostri spazi attuali a Gemmo, che sono di proprietà di AIL SA e devono essere risanati». Questa riflessione è stata tuttavia solo un primo passo, perché AIL Servizi, attiva principalmente nel controllo di impianti elettrici e fotovoltaici, nella misurazione dei consumi e nel noleggio di fibre ottiche, ha solo otto dipendenti. «Abbiamo prospettive di crescita – fa notare Bächtold – e poi intravediamo l’opportunità di mettere a disposizione degli spazi amministrativi al Cantone per le esigenze della Giustizia». Esigenze diventate pressanti dopo il no popolare a un altro acquisto, da parte dello Stato, dalla EFG: quello del complesso di viale Franscini, sempre come nuova casa per le autorità giudicanti. Esigenze che nella giornata di oggi, fra l’altro, saranno al centro di un momento che potrebbe rappresentare una svolta: nella sede bellinzonese della Sezione della logistica, infatti, verranno svelate le proposte delle persone o entità interessate a mettere a disposizione delle location utili alla causa. È un passaggio molto atteso dalla Città, che ci tiene molto a mantenere il Terzo potere in riva al Ceresio. Sulla lista ci saranno anche i cinque palazzi della EFG (che ieri ha preferito non commentare l’operazione)?

E pensare che il Cantone, alla soluzione di via Peri aveva già pensato quasi dieci anni fa. Rispondendo, nel gennaio del 2020, a un’interpellanza di Natalia Ferrara, il Consiglio di Stato spiegava di aver commissionato, cinque anni prima, «uno studio di fattibilità per la nuova sede esterna dei servizi giudiziari del Luganese nello stabile Sant’Anna di Lugano», che allora era ancora di proprietà della Banca della Svizzera italiana. Poi era subentrata EFG. «Ciò ha rallentato gli approfondimenti e le trattative – scriveva sempre il Governo – che sono però state riprese nell’estate del 2016», quando è emersa «la possibilità di acquisire lo stabile già sede della Banca del Gottardo» in viale Franscini. L’ipotesi poi scelta dal Cantone ma bocciata dalla popolazione. Ora, seppur con modalità e «traiettorie» diverse, si potrebbe tornare in via Peri. Dipenderà dalle valutazioni di AIL Servizi. «Siamo in piena analisi – dice Bächtold – e l’obiettivo è arrivare a una decisione entro la fine di quest’anno. È un progetto complesso, gli stabili in questione andrebbero sistemati e c’è la grande incognita della futura uscita del tram-treno: bisogna capire se limiterà o meno la possibilità di affittare quegli spazi». Va detto che la stessa uscita, guardando oltre il seppur grande cantiere, farà crescere il valore di tutto il complesso rendendolo più accessibile.

Si muove anche BancaStato

Grazie al tram sarà più raggiungibile tutto il centro di Lugano, dove sorge un altro palazzo che forse, ragionando per pura ipotesi, avrebbe potuto tornare utile alla Giustizia: quello di via Vegezzi dove era attivo il Credit Suisse. Usiamo il condizionale passato perché non sarà così: da luglio quell’edificio accoglierà BancaStato. L’istituto di credito, da noi contattato, conferma che «riprenderà il contratto di affitto dello stabile finora occupato da UBS-Credit Suisse, che ha deciso di concentrare le attività negli stabili di piazza della Riforma, piazzetta della Posta e via Pretorio». BancaStato sarà operativa nei nuovi spazi dal prossimo ottobre. «La decisione è stata presa allo scopo di soddisfare le moderne esigenze di flessibilità degli spazi e la necessità di disporre di postazioni aggiuntive. Ma non solo: la sua ubicazione – aggiunge la banca – consente di ripensare e rafforzare la nostra presenza nel pieno centro della piazza finanziaria luganese, acquisendo maggiore visibilità e rappresentanza». Da notare che BancaStato non prevede di lasciare l’attuale sede di via Pioda. A due passi dal Palazzo di giustizia.

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