Alain Berset chiude con una battuta: «Bello poter andare in pensione da vivo»
Tre dei suoi predecessori sono morti in carica dopo sei o dodici anni. «Quindi, poter andare in pensione ancora in vita è una cosa piuttosto piacevole». Si è congedato con una battuta Alain Berset (PS), che al termine del suo discorso di commiato ha ottenuto una risata e una standing ovation dell'Assemblea federale. «Il mio augurio per la Svizzera è quello di affrontare sempre le questioni fondamentali, non importa se di politica interna o estera, nello spirito della nostra cultura politica, cioè insieme, con rispetto, e nella costante consapevolezza, che anche i nostri avversari politici vogliono il meglio per la Svizzera», ha detto in italiano il presidente della Confederazione.
Un discorso incentrato sul tema della concordanza: «La ricerca di compromessi e gli equilibri necessari per raggiungerli richiedono l'integrazione di diversi punti di vista, la ponderazione di vari interessi e l'integrazione di valori complementari», ha dichiarato.
Il «ministro» socialista lascerà il Consiglio federale alla fine dell'anno e non ha dimenticato di citare le «crisi che si moltiplicano» e le «voci che cercano di dividere anziché unire», invitando a «prendersi il tempo necessario per sviluppare soluzioni stabili ed equilibrate e progetti che siano ampiamente sostenuti e accettati»: «La democrazia diretta e la consapevolezza che nessuna decisione importante sarà presa se non dal popolo, ci lascia poca scelta».
Quindi, i ringraziamento al Consiglio federale. «Ora la politica va avanti e auguro a tutti il meglio, tanta forza e resistenza per la nuova legislatura».